Los Milagros de Nuestra Señora è l’opera più importante della letteratura medievale spagnola dedicata alla Vergine, scritta da Gonzalo de Berceo. Questo testo non solo ha un profondo valore devozionale, ma rappresenta anche un momento fondativo per la lingua e la letteratura castigliana.
Indice dei contenuti
La figura di Gonzalo de Berceo
Gonzalo de Berceo è il primo scrittore in lingua castigliana di cui si conosca il nome, nato intorno al 1197 a San Millán de la Cogolla. Fu un chierico colto, esponente del “Mester de Clerecía”, la scuola poetica dei dotti che si contrapponeva al “Mester de Juglaría” dei cantastorie popolari. Lavorò come notaio presso il Monastero di San Millán de la Cogolla e frequentò un’università medievale a Palencia. Tutte le sue opere trattano temi religiosi, spesso legati ai santi locali.
La sua poesia è caratterizzata dall’uso della “cuaderna vía”, una strofa formata da 4 versi alessandrini (14 sillabe) monorima, con una forte cesura a metà di ogni verso che impedisce la sinalefe. Questo stile, seppur rigido, conferisce alla narrazione un tono solenne e didattico, tipico della sua produzione letteraria.
La struttura de Los Milagros de Nuestra Señora
Per la sua opera, Gonzalo de Berceo seleziona e traduce dal latino 24 miracoli, a cui ne aggiunge un 25esimo di fonte incerta, forse di sua invenzione. L’opera si apre con un prologo allegorico e presenta poi i 25 racconti. Ogni miracolo ha una struttura narrativa semplice e lineare: una breve introduzione, la presentazione del protagonista e la localizzazione dell’evento in un luogo definito, mentre il tempo è spesso un passato generico. L’intento è sempre didattico: esaltare la misericordia e il potere della Vergine Maria per incoraggiare la devozione dei fedeli.
Le tre tipologie di miracoli
I miracoli narrati possono essere raggruppati in tre categorie principali, che mostrano diversi aspetti dell’intervento della Vergine.
Tipologia di Miracolo | Descrizione ed Esempio |
---|---|
La Vergine premia o castiga | La Madonna ricompensa i suoi devoti fedeli e punisce severamente chi manca loro di rispetto o agisce con superbia. L’esempio perfetto è “La casulla de San Ildefonso“. |
La Vergine perdona i peccatori | La Madonna intercede per salvare dalla dannazione eterna i suoi devoti, anche se peccatori, purché le abbiano dimostrato fede. L’esempio è “El sacristán fornicario“. |
La Vergine aiuta nelle crisi | I personaggi affrontano una crisi spirituale o personale e la Vergine interviene per aiutarli a superare il conflitto e a ritrovare la retta via. L’esempio è “La abadesa preñada“. |
Il miracolo “La casulla de San Ildefonso”
Testo
En España cobdicio de luego empezar,
en Toledo la magna, un famado logar,
ca non sé de qual cabo empieze a contar
ca más son que arenas en riba de la mar.
[…Testo completo del poema come nell’originale…]
Amigos, a tal madre servirla bien debemos.
Si así lo hacemos, nuestro provecho buscaremos,
Honraremos los cuerpos, las almas salvaremos.
Por un pequeño servicio gran premio obtendremos.
Analisi del miracolo
In questo miracolo ambientato a Toledo, si narra la storia di San Ildefonso, un arcivescovo pio e devoto alla Vergine. Per ringraziarlo della sua fede e per aver istituito una festa in suo onore, la Madonna gli dona una casula (un paramento liturgico) di origine angelica, con la promessa che solo lui potrà indossarla. Alla morte di Ildefonso, il suo successore, un uomo superbo e arrogante, pretende di indossare la stessa casula, affermando di non essere da meno del suo predecessore. La Vergine, che “premia i buoni e punisce i malvagi”, interviene: non appena il nuovo arcivescovo indossa la veste, questa si stringe attorno al suo collo fino a strangolarlo, punendo così la sua presunzione.
Il miracolo “El sacristán fornicario”
Testo
Amigos, si quisiéssedes un poco esperar,
aun otro miraclo vos querría contar,
que por Sancta María dennó Dios demostrar,
de cuya lege quiso con su boca mamar.
[…Testo completo del poema come nell’originale…]
Muchos tales miraclos e muchos más granados
fizo Sancta María sobre sos aclamados;
non serién los millésimos por nul omne contados,
mas de lo que sopiéremos, seed nuestros pagados.
Analisi del miracolo
Questa è la storia di un sacrestano devoto alla Vergine, che salutava sempre la sua statua, ma che di notte conduceva una vita dissoluta. Una sera, uscendo dal convento, annega in un fiume. La sua anima diventa oggetto di contesa tra angeli e diavoli. Questi ultimi la reclamano, poiché il monaco è morto in stato di peccato. Ma la Vergine interviene per salvarlo, non per i suoi meriti, ma per la costante devozione che le ha sempre mostrato. Chiede a suo Figlio, Gesù Cristo, di restituire l’anima al corpo. Il sacrestano resuscita, torna al monastero, confessa i suoi peccati e si redime, vivendo il resto della sua vita in santità.
Altre informazioni e curiosità su Los Milagros de Nuestra Señora
Di cosa parla l’opera?
L’opera narra 25 miracoli compiuti dalla Vergine Maria a favore dei suoi devoti. I racconti mostrano la Madonna come una figura materna e potente, capace di perdonare i peccatori, premiare i giusti e punire i superbi. L’obiettivo principale è didattico: insegnare ai fedeli l’importanza della devozione mariana come via per la salvezza.
Qual è lo stile di Gonzalo de Berceo?
Lo stile di Berceo è quello del “Mester de Clerecía”. Utilizza un linguaggio semplice e diretto, con tratti colloquiali per essere compreso da un pubblico illetterato, ma lo inquadra nella rigida struttura metrica della “cuaderna vía”: strofe di quattro versi alessandrini con la stessa rima consonante. Questo crea un equilibrio tra intento popolare e forma colta.
Perché l’opera è importante?
“Los Milagros de Nuestra Señora” è un’opera fondamentale per diverse ragioni: è una delle prime grandi opere letterarie scritte in lingua castigliana, contribuendo a nobilitarla come lingua di cultura; definisce un modello di narrazione religiosa che avrà grande influenza; e offre uno spaccato vivido della mentalità e della religiosità del XIII secolo in Spagna.
Articolo aggiornato il: 02/09/2025