Manoscritti miniati: i 3 da conoscere

Manoscritti miniati: i 3 da conoscere

I manoscritti miniati sono manoscritti al cui testo vengono aggiunte delle decorazioni, solitamente in oro e argento, attraverso delle tecniche complesse e costose. Questo procedimento risale intorno al IV-V secolo nei monasteri in Italia e nell’Impero Romano d’Oriente. Il segno lasciato dagli uomini tramite invenzioni e racconti durante il corso della storia è sicuramente uno dei ricordi più importanti che lega il nostro percorso odierno a quello dei nostri antenati e di coloro che verranno dopo di noi. In questo articolo non si parlerà solo di invenzioni senza le quali non saremmo qui oggi, ma di libri. Specificatamente di codici, che risalgono al periodo medievale e spesso fanno riferimento a quella che è la sfera sacra dell’individuo, concentrandosi in particolare sulle Scritture e sulla liturgia. Oggi infatti analizzeremo 3  dei manoscritti miniati più belli, i cui testi vengono abbelliti con materiali preziosi attraverso procedure complesse e costose. I codici miniati erano spesso creati proprio nelle abbazie, dai monaci in particolare. Tuttavia, con l’invenzione della stampa nel XV secolo e la conseguente diffusione dei libri, la rinomata tecnica della miniatura venne sostituita, superando il limite della quantità rispetto alla qualità del prodotto.

Per questi motivi, oggi vi presentiamo i manoscritti miniati più belli che dal Medioevo sono arrivati a noi

1. Libro di Kells

Il Libro di Kells è uno dei manoscritti miniati più importanti tra tutti quelli giunti fino a noi, conservato al Trinity College a Dublino. Si tratta di un codice realizzato intorno all’800 dai monaci irlandesi, riconosciuto da molti studiosi come uno dei migliori ritrovamenti e oggetto di pregio risalente a quest’epoca. Al suo interno sono rappresentati i 4 Vangeli in lingua latina a cui si aggiungono ricche spiegazioni, illustrazioni e miniature di pregio. Il Libro di Kells prende il nome dall’omonima località in Irlanda nella contea di Meath. Di questo straordinario manoscritto, tuttavia, non è stato possibile determinare né la data e né il luogo di realizzazione, al centro del quale vi è una grande disputa tra gli studiosi.

2. Codex Amiatinus

Il Codex Amiatinus, anche chiamato  Bibbia Amiatina, rappresenta una delle più antiche e prime edizioni della Bibbia di San Girolamo. Il secondo dei manoscritti miniati della lista, infatti, rappresenta la traduzione in lingua latina dalla versione greca/ebraica della Bibbia effettuata proprio da San Girolamo. Ne vennero realizzate 3 copie, di cui una perfettamente intatta che si trova in Italia, composta da 1040 fogli. Questo codice non solo rappresenta, nelle sue miniature, un simbolo di lavoro che ha richiesto anni per essere realizzato, ma in particolare resta anche esempio di ottima calligrafia medievale. Di questa Bibbia, inoltre, venne realizzata un’edizione facsimile nel 2008.

3. Bestiario dell’Abbazia di Westminster

All’interno dei manoscritti miniati venivano trattati non solo argomenti sacri, ma spesso si lasciava largo spazio anche ai cosiddetti bestiari, ovvero delle raccolte di informazioni su animali veri o immaginari, particolarmente diffusi durante il medioevo. Nel Bestiario dell’Abbazia di Westminster troviamo numerose illustrazioni di animali con delle brevi descrizioni in lingua latina e con relativa spiegazione. Spesso le miniature di questi bestiari, in particolare quello di cui stiamo parlando, proprio per il loro pregio venivano replicati anche in altre opere, non solo libri e manoscritti, ma anche arazzi o quadri.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia (foto di Ajay Suresh)

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