Monasteri abbandonati: i 7 più famosi e le loro caratteristiche

Monasteri abbandonati: i 7 più famosi e le loro caratteristiche

Diverse possono essere le ragioni per cui un monastero viene abbandonato, queste possono includere i cambiamenti sociali e/o politici, carenze di fondi, epidemie o semplicemente il declino del numero dei membri della comunità monastica. In questo articolo parleremo dei 7 monasteri abbandonati più famosi e le loro relative caratteristiche.

Cenni storici sui monasteri abbandonati

Quando un monastero viene abbandonato, le strutture vanno incontro a un processo di deterioramento se non vengono preservate, a causa dell’assenza di manutenzione e uso regolare. Tuttavia è curioso come effettivamente alcuni monasteri vengano preservati come siti turistici, e di conseguenza restaurati. Tra questi monasteri abbandonati, il Monastero di Santa Maria delle Grazie a Milano ne è un esempio: non è completamente abbandonato poiché è un sito Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Al suo interno ospita il famoso affresco di Leonardo da Vinci L’ultima Cena in cui viene raffigurato Gesù che annuncia ai suoi apostoli che uno di loro lo tradirà.

Diversa è invece la situazione per il Monastero di San Juan de la Cruz, in Spagna: questo monastero risale al XVI secolo ed è parzialmente in rovina e abbandonato. Dedicato a San Giovanni della Croce, l’architettura di questo monastero è un importante esempio di architettura rinascimentale spagnola. Sempre in Spagna, il Monastero di Santa Maria de Moreruela rientra nella medesima classifica dei monasteri abbandonati più famosi: fondato attorno al 1133, è uno dei monasteri medievali meglio conservati ma ciò non significa che sia stato preservato: ad oggi, gran parte del monastero è in rovina anche se alcune strutture continuano ad esistere e possono essere visitate.

In Irlanda, la stessa sorte la trova il Monastero di Kilmacduagh, il quale risale al XI secolo ma è completamente in rovina. Anche il Monastero di Ross Errilly, un altro dei monasteri medievali meglio conservati, è abbandonato e in rovina. Ciò non toglie che queste rovine siano un posto suggestivo e che possano essere visitate con delle guide.

Tra la classifica dei monasteri abbandonati, uno dei più affascinanti è sicuramente il Monastero di Bannerman Castle, negli Stati Uniti: trasformato in una struttura residenziale nel XIX e successivamente andato in rovina a causa di un incendio, questo edificio è ritenuto anche come uno dei luoghi abbandonati più belli al mondo. Era stato progettato in stile medievale, ispirato ai castelli europei infatti presenta diverse torri e merli; più che un monastero, era un castello ed è possibile visitarlo tutt’oggi con tour guidati in barca.

Infine, il Monastero di Tintagel nel Regno Unito: oggi è un sito storico di notevole importanza situato nella contea della Cornovaglia. È famoso per la sua connessione storica leggendaria con il re Artù e la sua corte: un sovrano mitico del ciclo arturiano. Questo sito storico, secondo la leggenda, è alla base della nascita del re Artù: suo padre, Uther Pendragon, giacque con Igraine, moglie del duca di Tintagel, grazie all’inganno di Merlino e da qui nacque Artù. Anche questo è un monastero in rovina che presenta edifici che appartengono a diversi periodi storici, tra cui i resti di un antico insediamento dell’età del ferro, un castello medievale e altri edifici associati al periodo arturiano. Tutte queste caratteristiche lo rendono altrettanto uno dei monasteri abbandonati non solo più famosi, ma anche più affascinanti dal punto di vista storico.

Fonte immagine in evidenza: Pixabay

A proposito di Maria Russo

Vedi tutti gli articoli di Maria Russo

Commenta