Muramasa e le spade maledette

Muramasa e le spade maledette

Muramasa e le spade maledette

Al pari del celeberrimo Masamune, il nome di Muramasa è entrato negli annali della storia e nelle leggende che hanno attraversato i secoli. Il misterioso fondatore della scuola e soprattutto l’aura affascinante e le vicende oscure che circondano le spade Muramasa, vere e proprie opere d’arte, non fanno altro che alimentare l’interesse di studiosi e appassionati verso le lame fra le più celebri del Giappone.

Le incerte origini di Muramasa I e la sua scuola

Data la scarsità di notizie sicure o fonti abbastanza attendibili, risulta ancora oggi difficile per gli studiosi ripercorrere la storia di Sengo Muramasa e della scuola di mastri fabbri da egli fondata. Si suppone che Sengo, poi Muramasa I sia nato a Kuwana, nella provincia di Ise, durante il periodo Muromachi e che la sua scuola (anch’essa dalle origini non chiare) sia durata all’incirca tre generazioni. Una leggenda vuole che Muramasa I abbia studiato l’arte della produzione di spade presso Masamune, racconto poi smentito da molte indagini svolte da esperti dall’epoca Azuchi-Momoyama fino ad anni più recenti. Un’altra teoria invece ipotizza che egli sia stato studente del fabbro Heianjō Nagayoshi a Kyōto. Anche sull’epiteto Sengo vi sono diverse ipotesi. Si pensa derivi dal suo luogo natio, ma nelle vicinanze di Kuwana non vi erano città o villaggi con questo nome, oppure si crede che esso derivi dall’abbreviazione di Senju no ko (千手の子, figlio di Senju), dunque Sengo, appellativo donatogli dalla madre molto devota a Senju Kannon Bosatsu.

Muramasa e i Tokugawa

Non si può non citare il legame venutosi a creare fra le lame della scuola Muramasa e lo shogunato Tokugawa. Un collegamento inizialmente positivo, dato il generale apprezzamento di Tokugawa Ieyasu, dei suoi antenati e dei samurai di Mikawa da lui guidati per le pregiate spade Muramasa. Basti pensare che Honda Tadakatsu e Sakai Tadatsugu, due dei Quattro Grandi Generali di Ieyasu possedevano rispettivamente Tonbokiri e Inoshishi-giri (o Inokiri), una lancia e una spada forgiate da Fujiwara Masazane, studente della scuola Muramasa. Tuttavia fu la stessa dinastia Tokugawa ad essere “perseguitata” da gravi incidenti che riguardavano proprio le armi Muramasa, e in seguito a ritenere che ci fosse qualcosa di malvagio in esse, favorendo la nascita di tante dicerie sul loro conto.

Leggende sulle spade maledette

Molti avvenimenti particolari riguardano le Muramasa, così come il fondatore della scuola. Si dice infatti che Sengo Muramasa fosse colui che avesse canalizzato delle caratteristiche demoniache in tutte le opere della sua scuola, a causa anche della sua violenta personalità (ipotesi tuttavia non dimostrabile). Secondo la leggenda era un uomo irascibile, con imprevedibili cambiamenti di umore e con un’incredibile sete di sangue. La sua furia dunque pare si possa essere trasferita nelle spade, che conducevano i propri possessori alla follia e a causare carneficine indiscriminate, pur donando loro un’abilità nel combattimento ineguagliabile. I vari miti che circondano il celebre fabbro raccontano anche di come egli, desiderando maniacalmente di creare le migliori spade possibili e migliori portatrici di distruzione, fece un patto con i demoni che gli permise di realizzare delle armi perfette ma terrificanti.

Altre storie riguardo la maledizione di tali lame si ritrovano nelle vicende dei Tokugawa. Per esempio Matsudaira Kiyoyasu, un nonno di Ieyasu, venne ucciso con una Muramasa da Abe Masatoyo, figlio di un vassallo dello stesso Kiyoyasu. Anche il padre di Ieyasu, Matsudaira Hirotada, si trovò coinvolto in un episodio violento con una Muramasa. Infatti venne quasi assassinato da un uomo completamente ubriaco che brandiva la famigerata spada. Inoltre lo stesso Ieyasu si tagliò accidentalmente con una Muramasa quando era tenuto ostaggio della famiglia Imagawa dopo la morte di suo padre. La ferita non risultò grave, ma nonostante ciò si narra fosse inaspettatamente dolorosa. Una volta diventato shōgun, sempre secondo una leggenda, Ieyasu pare abbia bandito tutte le produzioni della scuola dalla sua corte.

Le Muramasa divennero anche le spade più desiderate dalle fazioni anti-governative durante il Bakumatsu, vista la loro nomea di portare sfortuna allo shogunato Tokugawa.

Nella cultura popolare

La fama di Muramasa e delle sue yōtō ha fatto che entrassero nell’immaginario collettivo giapponese e anche mondiale, a partire da spettacoli kabuki rappresentanti guerrieri corrotti dal potere demoniaco delle spade, fino a innumerevoli videogiochi, manga e anime in cui le lame maledette ed esponenti della scuola sono ripetutamente citati. Ad esempio nel 1987 Tezuka Osamu diresse un cortometraggio animato intitolato proprio Muramasa. Si può inoltre notare come molte armi con lo stesso nome siano ricorrenti nella saga videoludica Final Fantasy. Muramasa è anche il nome di una Zanpakutō principale antagonista di una saga all’interno dell’anime Bleach. Tonbokiri e una spada denominata Sengo Muramasa sono fra i personaggi ottenibili nel videogame Touken Ranbu. Infine il fabbro Muramasa è presente nelle classi Alter Ego e poi Saber all’interno del mobile game Fate/Grand Order avente le fattezze dello storico protagonista del franchise Fate, Emiya Shirō.

Fonte immagine di copertina: pixabay

A proposito di Roberta Napolitano

Ciao! Il mio nome è Roberta e sono una studentessa frequentante il terzo anno dell'indirizzo di studi "Lingue e Culture Comparate" all'Università degli studi di Napoli L'Orientale, scegliendo come lingue da inserire nel percorso l'inglese e il giapponese. Fin dalla tenera età le mie passioni riguardano manga, anime, videogiochi e libri e ovviamente all'appello non possono mancare la musica (in particolare se del paese del Sol Levante) e il buon cibo!

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