Parvula Domus, gestita dall’associazione Il Tulipano, è una realtà socio-culturale sita nell’area del parco archeologico di Pompei, respiro arso del passato, ricordo eterno, patrimonio dell’umanità per l’UNESCO.
Il parco archeologico di Pompei
La storia del parco archeologico di Pompei è antica come la polvere che stratifica incessante sopra i suoi selciati, come i segreti celati fra le sue colonne, come il vento che scorre lungo le sue ferite.
Pompei è un viaggio che travalica la comune nozione del tempo: passato e presente si assommano nei passi di chi l’attraversa.
L’Istituto del parco abbraccia diverse aree archeologiche: oltre alla stessa Pompei, ricordiamo i siti napoletani dell’Antiquarium di Boscoreale, del Castello di Lettere, del Parco Archeologico di Longola, della Reggia del Quisisana, degli scavi archeologici di Oplontis, degli scavi archeologici di Stabiae, del sito archeologico di Villa Regina; e il sito salernitano dell’ex Real Polverificio borbonico di Scafati.
All’interno del parco, inoltre, da alcuni anni è presente anche una fattoria socio-culturale, la Parvula Domus, (di cui si faceva menzione all’inizio di questo articolo), gestita dall’associazione Il Tulipano, che ha l’intento di aggiungere servizi alla persona e benessere sociale, all’interno del contesto culturale e profondissimo del parco.
Per parlarne ai nostri lettori, abbiamo intervistato Giovanni Minucci, referente dell’associazione Il Tulipano.
Parvula Domus: intervista a Giovanni Minucci
Parvula Domus: come e quando nasce il progetto di una fattoria socio-culturale all’interno del Parco archeologico di Pompei?
La Cooperativa sociale Il Tulipano è presente nel Parco Archeologico di Pompei dal 2022 proponendo attività di fruizione del Parco per persone con Autismo e disabilità cognitiva e proponendo progetti di agricoltura sociale con recupero delle risorse orto-frutticole delle aree verdi del Parco al fine di realizzare conserve e confetture a km 0. Dalla nostra esperienza e dal comprovato beneficio che ne hanno tratto i giovani partecipanti nasce l’idea della Fattoria Culturale e Sociale Parvula Domus, inaugurata nell’ex struttura della Circumvesuviana –nel perimetro del Parco Archeologico, area extra moenia (Anello Verde) – attorno alla cinta muraria che delimita i confini dell’antica Pompei. Parvula Domus è oggi un presidio stabile di comunità per giovani neurodivergenti, luogo di incontro e di socializzazione, punto di arrivo e di partenza come lo fu un tempo la stazione della circumvesuviana.
Quali sono le intenzioni che muovono la Parvula Domus? Quali le attività in essa svolte?
La Parvula Domus è animata dall’intento di creare un “Luogo di Benessere” che unisce Natura, Archeologia e Persona, puntando alla cura dell’ambiente, alla valorizzazione delle relazioni umane e alla formazione dei nostri giovani (15 giovani maggiorenni con autismo e disabilità cognitiva) mirata all’inserimento lavorativo nella filiera dei servizi culturali. Con essa, e con i suoi giovani che se ne prendono cura, si intendono promuovere opportunità per uno sviluppo sostenibile ambientale, sociale ed economico della comunità territoriale, coinvolta attivamente nella realizzazione e nella partecipazione alle nostre attività, che includono: orto sociale per la produzione ortofrutticola di stagione, attività di apicoltura per la produzione di miele; percorsi di orti didattici per scuole, associazioni e famiglie; giornate di “sollievo” con attività outdoor per famiglie di persone con disabilità; accoglienza di gruppi, associazioni, scuole per esperienze nel verde, accompagnati dai Giovani del Tulipano che condividono con i visitatori del Parco Archeologico di Pompei l’agricoltura della città antica: a partire dall’esperienza e dalle conoscenze sviluppate negli orti sociali da loro curati, i giovani accompagnano i visitatori presso le domus di Casa di Pansa (vivaio) e di Casa di Nesso (orto botanico) per una conoscenza dei siti e delle attività agricole ivi praticate sotto la direzione scientifica dell’Ufficio Aree del Verde del Parco Archeologico di Pompei.
“Coltivare la bellezza” è uno dei concetti cardine del vostro percorso: cosa significa nello specifico per voi?
“Coltivare la bellezza” significa promuovere cultura ed inclusione attraverso la valorizzazione dell’unicità di ogni persona, che possa trarre beneficio dall’attività di agricoltura sociale svolta presso la Parvula Domus. I Giovani del Tulipano diventano “narratori di bellezza”, condividendo con i visitatori esperienze educative e di inclusione, in un contesto unico come quello del Parco Archeologico di Pompei. La bellezza è intesa anche come strumento di partecipazione, accessibilità e benessere per tutti e con tutti. Coltivare Bellezza vuol dire anche saper cogliere il particolare di un fiore di una pianta così come di un reperto archeologico unico ed irripetibile come è unica ed irripetibile ogni persona.
La fattoria lavora in sinergia con scuole, reti socio-sanitarie ed enti territoriali: quali le iniziative promosse?
La Parvula Domus si propone come spazio di welfare di comunità di partecipazione attiva per scuole, associazioni ed enti del territorio, contribuendo alla costruzione di un presidio di welfare di comunità educante inclusiva. In particolare: sono stati sottoscritti protocolli di intesa con il Liceo Pascal e l’Istituto comprensivo Maiuri di Pompei che ci vedono collaborare in attività e laboratori di educazione alla Bellezza e percorsi di alternanza scuola lavoro; numerose sono state ad oggi le iniziative ed attività con il Comune di Pompei e con le diverse associazioni del territorio con cui si sono sottoscritti protocolli di intesa e collaborazione; si organizzano ciclicamente attività per le famiglie del territorio intendendo promuovere la fattoria come luogo di appartenenza della comunità territoriale; si è attivato un progetto di formazione nel campo dell’agricoltura sociale per otto giovani dell’ambito socio-sanitario del territorio. Parvula Domus intende essere “Piccola Casa” di una Grande Comunità, network territoriale aperto alla partecipazione di quanti si fanno promotori dei processi di cittadinanza attiva a partire della persone.
Il progetto della “Parvula Domus” nasce in seno alle attività della cooperativa Il Tulipano: quali sono le ulteriori attività sociali a cui vi state dedicando?
La Cooperativa Sociale Il Tulipano opera da anni con accordi di compartecipazione e attraverso convenzioni con i maggiori Musei e Luoghi della Cultura del territorio campano, promuovendo il modello di welfare culturale “Tulipano Art Friendly” che consente alle persone con autismo e con disabilità cognitiva di vivere l’esperienza di visita museale come momento piacevole di apprendimento e di socializzazione insieme con i propri caregiver, compagni di classe, familiari o amici. Attraverso la CAA (comunicazione aumentativa alternativa), l’Easy to Read ed il supporto di agende visive, si propone la visita ai luoghi della cultura come esperienza inclusiva per tutti e con tutti. Le visite e gli strumenti di fruizione vengono progettati e realizzati da un gruppo di giovani neurodivergenti, oggi dipendenti della cooperativa, che nel tempo si sono specializzati nella realizzazione di servizi volti all’accessibilità e alla fruizione dei Musei e che fanno di queste opportunità uno strumento per la realizzazione del proprio progetto di Vita indipendente; in tal modo i luoghi della cultura, luoghi di fragilità, accolgono persone fragili che a loro volta se ne prendono cura e “Parvula Domus” oggi rappresenta il luogo fisico di incontro e di progettazione di tali servizi, snodo dell’accessibilità dove si esperisce, si esprime e si dà voce al pensiero della neurodivergenza, promuovendo una rivoluzione culturale che, a partire dalla valorizzazione della persona, promuova una società più viva, autentica ed inclusiva nei confronti di ogni differenza.
Fonti immagini in evidenza e nell’articolo: cooperativa sociale Il Tulipano, Parco Archeologico di Pompei