Campania Felix: storia di una regione antica e fertile

Campania Felix

Da dove nasce e perché la denominazione Campania Felix?

La Campania è una terra antichissima, ricca di storia e cultura, che nel tempo non ha mai smesso di sorprendere, testimone ancora oggi di un passato glorioso che la rende unica nel mondo.
La letteratura antica riguardante la storia e l’identità vera e propria della Campania e delle relative caratteristiche geografiche è particolarmente vasta, sono numerose le testimonianze (alcune frammentarie) sulle accezioni toponomastiche attribuite alla regione.

Polibio, storico greco, individuò i punti di forza dell’eccellenza della regione: la fertilità, la bellezza, la vicinanza al mare, la possibilità di fruire di scali; e fu Plinio a definirla con un attributo ancora oggi spesso citato ed utilizzato, dall’immenso valore simbolico, destinato a grandissima fortuna, ossia “Campania illa Felix”; essa comprendeva territori che si estendevano dalle pendici del Monte Massiccio (a nord) fino a lambire l’area flegrea e vesuviana (a sud).

In seguito alla divisione Augustea, l’Italia fu divisa in undici regioni o province, raggruppando il Lazio e la Campania, dal Tevere fino al Sele, con a capo Capua (Capoa), escludendo la porzione dell’Irpinia e precisamente la zona inferiore delle attuali provincie di Benevento e Avellino, che andarono a far parte della Puglia e della Calabria. Per questo motivo Plinio distingueva la Campania Antiqua, cioè quella del primo periodo, meno estesa e collocata intorno a Capua, dalla Campania Nova, quella della divisione augustea, che comprendeva anche una parte del Lazio, cioè la Campania di Roma. Dunque, la Campania antica (Antiqua) andava dalle pendici del Monte Massico, al Nord, fino ai Campi Flegrei a Sud.
Fu Plinio il Vecchio a parlare di “Campania Felix, sia per sottolineare la fertilità della regione, sia per distinguere la Campania antica, cioè la Campania di Capua, dalla Campania “nuova”, la quale, comprendeva una porzione dell’attuale Lazio. Attualmente, delle terre un tempo appartenenti alla Campania Felix è rimasto ben poco, eccetto le testimonianze di un passato glorioso.
Plinio il Vecchio, in realtà, non fa riferimento esclusivamente al suolo, particolarmente fertile e adatto alla coltivazione, ma la scelta di associare l’aggettivoFelixal nome della regione sembrerebbe nascere da una vera e propria esigenza di dare un valore distintivo alla Campania, notevolmente estesa. La denominazione di Campania Felix fa riferimento al territorio chiamato “Terra Leborina”, citata nella “Carta anonima del Regno di Napoli”, detta “Della libreria della stella”, del 1557.

Campania Felix, un’accezione ancora usata

La denominazione ancora in uso di “Campania Felix” conferita alla Campania in epoca romana rimanda a quell’ampia fase di unificazione politica che vide un territorio di ampie dimensioni rifondato come un’unica grande struttura agricolo-urbana, a seguito della guerra annibalica che segnò la confisca dell’ager campanus ai Capuani sconfitti. Ossia l’inizio della fase di unificazione politica che successivamente diede luogo ad una vera e propria attività globale di rifondazione agricola, basata sulla sua suddivisione in centurie, che nei secoli ha acquisito la valenza di struttura permanente di supporto ai vari insediamenti.
In Campania esiste un patrimonio in cui il passato si presenta in tutte le sue possibili alterazioni ed evoluzioni. Inoltre ogni area, ogni territorio, per gli antichi coloni greci, ha un mito che spiega il proprio nome e il motivo per il quale è lì.
La Campania Felix, di cui hanno parlato Plinio il Vecchio e Virgilio, e tanti altri filosofi e pensatori, era un territorio fertile con clima temperato, folti boschi, bellezze paesaggistiche e monumentali straordinari nella loro unicità, con tradizioni storiche, culturali e agroalimentari uniche al mondo. C’erano, quindi, tutte le condizioni per fare della Campania un territorio operoso, ricco ed accogliente.

La Campania ancora oggi si caratterizza per la fertilità, che la identifica in svariati ambiti, come il clima, la storia, la cultura, i monumenti, la conformazione morfologica del territorio, l’enogastronomia. Tutti elementi che contribuiscono a rendere la regione unica al mondo, viva e attiva ancora oggi.

[Immagine in evidenza: Ulixes.it]

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