Parliamo di un movimento religioso cristiano appartenente al calvinismo puritano e nato nel XVII secolo in Inghilterra, ispirato dalla predicazione di George Fox. Il movimento ha avuto diversi nomi prima di essere conosciuto come quello dei Quaccheri; è stato il movimento dei Figli della Luce e, in seguito, la Società degli Amici (di Gesù), il suo nome ufficiale. Il termine “Quaccheri”, derivante dall’inglese “quakers” (tremanti), fu un soprannome che rimase nel tempo.
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Quando e come nasce il movimento dei Quaccheri
Il movimento nasce dalle correnti generatesi dopo la Riforma protestante, in un’Inghilterra percorsa da forti istanze di rinnovamento. Queste correnti condividevano l’avversione a un clero distinto dal laicato, la richiesta di una semplificazione del culto e la convinzione che chiunque potesse predicare la parola di Dio. Tali idee erano molto sentite, soprattutto tra le classi meno abbienti che vedevano nella chiesa ufficiale un’istituzione lontana dai loro bisogni.
Il fondatore dei Quaccheri fu George Fox (1624-1691), nato da una famiglia puritana. A 19 anni, considerando la sua religione troppo formale, iniziò un percorso spirituale personale. Dopo anni di ricerca, ebbe un’illuminazione: scoprì che l’uomo deve essere guidato dalla “luce interiore” di Cristo presente in ogni individuo, senza la mediazione di un libro sacro o di riti come i sacramenti.
«Per troppo tempo Cristo è stato chiuso nella Bibbia e nei riti religiosi, sia Egli il vostro profeta, il vostro sacerdote, il vostro re, ubbiditegli».
Fin da subito il movimento fu sottoposto a persecuzioni, ma raccolse velocemente seguaci, raggiungendo in pochi anni quota 50.000. L’Atto di Tolleranza del 1689 concesse loro di professare liberamente il proprio credo. Il testimone di Fox passò a William Penn, che continuò l’opera in America e fondò la colonia della Pennsylvania, basata sui principi di tolleranza religiosa e pacifica convivenza.
I principi fondamentali della dottrina quacchera
Il soprannome Quaccheri viene dall’aggettivo “tremanti”, coniato dal giudice Gervase Bennet nel 1650 perché durante le loro riunioni, quando invocavano lo Spirito Santo, gli adepti erano colti da tremori, interpretati come manifestazioni della presenza divina. I principi della loro fede furono esposti sistematicamente dal teologo Robert Barclay nella sua Apologia del 1678.
Principio Chiave | Descrizione |
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Luce Interiore (Inner Light) | La convinzione che in ogni essere umano ci sia “quella di Dio”, una guida divina interiore. La vera rivelazione non viene dalla Bibbia o dal clero, ma dall’ascolto di questa luce. |
Rifiuto di clero e sacramenti | Poiché lo Spirito può parlare attraverso chiunque, non è necessaria la figura di un sacerdote ordinato. I riti come il battesimo e l’eucaristia sono visti come esperienze interiori, non cerimonie esterne. |
Pacifismo (Peace Testimony) | Un’assoluta avversione alla guerra e alla violenza. Questo porta al rifiuto del servizio militare e all’impegno attivo per la risoluzione nonviolenta dei conflitti. |
Uguaglianza | Poiché tutti possiedono la luce interiore, tutti gli esseri umani sono uguali. Ciò ha portato i Quaccheri a essere pionieri nella parità di genere e nella lotta contro la schiavitù. |
Semplicità e Integrità | Vivere una vita semplice, onesta e coerente con i propri valori, evitando il lusso, le mode e le attività mondane superflue. |
Il culto e l’organizzazione della comunità
Il momento centrale della vita quacchera è la riunione di culto (Meeting for Worship), che si svolge principalmente in silenzio. I fedeli si siedono insieme attendendo che lo Spirito parli loro interiormente. Chiunque si senta ispirato, uomo o donna, può alzarsi e condividere un breve messaggio. La comunità è diretta da ministri, che possono essere di entrambi i sessi e non ricevono compenso. Il loro ruolo è di vigilare sulla condotta spirituale della comunità, specialmente dei giovani. Le varie comunità si riuniscono in adunate mensili, trimestrali e annuali per rafforzare i legami e discutere questioni di fede.
L’impegno sociale: abolizionismo, riforme e il Nobel per la Pace
Guidati dal principio di uguaglianza, i Quaccheri sono stati tra i primi a combattere la schiavitù in America. Il loro impegno sociale si è esteso all’estensione dell’istruzione popolare e a importanti riforme nelle carceri e nei manicomi. Molti Quaccheri fondarono banche e istituzioni finanziarie di successo, utilizzando i profitti per opere filantropiche. Questo impegno costante per la pace e i diritti umani ha portato la Società degli Amici a vincere il premio Nobel per la Pace nel 1947, come si può verificare sul sito ufficiale del Premio Nobel. Il loro pacifismo ha ispirato anche la nascita del Servizio Civile Internazionale come alternativa al servizio militare.
I Quaccheri oggi in Italia e nel mondo
Il movimento non è estinto. Secondo i dati del Friends World Committee for Consultation, oggi nel mondo ci sono circa 400.000 adepti, con le comunità più numerose in Africa, Nord America e America Latina. In Italia i Quaccheri non sono mai stati un gruppo numeroso. Oggi la comunità di riferimento si fa chiamare “Amici del Silenzio” e continua a portare avanti i principi fondamentali del quaccherismo, adattandoli al contesto contemporaneo.
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