Re e regine inglesi siedono sul trono britannico da più di mille anni, ma storicamente è importante distinguere tra i sovrani d’Inghilterra e quelli del Regno Unito. Sebbene Atelstano sia considerato il primo Re d’Inghilterra dal 925, la monarchia del Regno Unito come la conosciamo oggi ha origini più recenti.
La monarchia britannica è un regime parlamentare dal 1215, quando con la Magna Charta vennero istituite la House of Commons e la House of Lords, le due camere del Parlamento. Il monarca è comunque riconosciuto come capo di stato, per quanto il suo potere sia ad oggi limitato dal parlamento e dalla costituzione. Il re è fonte del potere esecutivo, legislativo e giudiziario del Regno Unito. Tuttavia, la sovranità completa non risiede più nel monarca dal 1689, anno di approvazione del Bill of Rights, che stabilì il principio di sovranità parlamentare. Il ruolo del monarca, oggi ricoperto da Re Carlo III, e della sua famiglia è legato a mansioni ufficiali, cerimoniali e diplomatiche, come conferire onorificenze e nominare il primo ministro. Il re o la regina sono inoltre tradizionalmente a capo delle Forze armate britanniche.
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Attualmente in Gran Bretagna la monarchia vede sicuramente ridotto il suo ruolo rispetto al passato, puramente formale e svuotato di significato. Eppure la monarchia in Gran Bretagna suscita ancora un ampio consenso nella popolazione (o nei suoi sudditi), forse come simbolo di unione e patriottismo.
Ma guardando a ritroso alla storia della Gran Bretagna, ripercorriamo insieme il succedersi di re e regine inglesi che hanno lasciato un segno nella storia ormai da secoli.
Le dinastie reali inglesi in sintesi
La storia della monarchia inglese è scandita da una successione di casate o dinastie. Comprendere questa suddivisione aiuta a orientarsi tra i secoli e i diversi sovrani.
Dinastia | Periodo di regno |
---|---|
Normanni | 1066 – 1154 |
Plantageneti | 1154 – 1485 |
Tudor | 1485 – 1603 |
Stuart | 1603 – 1714 |
Hannover | 1714 – 1901 |
Windsor | 1901 – oggi |
Re e regine inglesi: i più famosi per dinastia
La dinastia dei Normanni (1066-1154)
Guglielmo I, detto anche Guglielmo il Conquistatore fu Duca di Normandia dal 1035 con il nome di Guglielmo II e re d’Inghilterra dal 1066 fino alla morte. Definito il Conquistatore ancor prima di diventare re, per le vittorie sui Bretoni, venne anche definito il Bastardo perché nato da un’unione non riconosciuta dalla Chiesa. Guglielmo ascese al trono d’Inghilterra dopo la vittoria nella battaglia di Hastings, le cui gesta sono immortalate nel famoso Arazzo di Bayeux.
Con il suo regno ebbe inizio la dinastia dei Normanni, dalla quale discendono tutti i sovrani d’Inghilterra.
La dinastia dei Plantageneti (1154-1485)
Questa lunga dinastia ha segnato il Medioevo inglese con figure leggendarie e conflitti epocali come la Guerra dei cent’anni e la Guerra delle due rose.
Riccardo I d’Inghilterra (1189-1199), noto anche con il nome di Riccardo Cuor di Leone è stato re d’Inghilterra dal 1189 fino alla sua morte. Era il terzo dei cinque figli maschi del re Enrico II d’Inghilterra e della duchessa d’Aquitania e Guascogna e contessa di Poitiers, Eleonora. Riccardo era, per parte di madre, il fratellastro minore di Maria di Champagne e di Alice di Francia. Era anche il fratello minore di Guglielmo, Conte di Poitiers, di Enrico e di Matilda d’Inghilterra, e il fratello maggiore di Goffredo II, Duca di Bretagna, di Leonora d’Aquitania, di Giovanna d’Inghilterra e di Giovanni senza terra.
Nonostante fosse nato in Inghilterra, dove trascorse l’infanzia, la maggior parte della sua vita adulta la passò nel Ducato d’Aquitania, nel sud-ovest della Francia. Fu uno dei comandanti cristiani della terza crociata.
Enrico V di Monmouth (1413-1422) fu re d’Inghilterra dal 1413 alla sua morte. Nonostante la brevità del suo regno, la sua azione politico-militare influenzò notevolmente le sorti d’Europa; egli è riconosciuto come uno dei sovrani più famosi del Medioevo.
Enrico riuscì a ricomporre lo Scisma d’Occidente, stipulando con l’imperatore Sigismondo il trattato di Canterbury. La sua fama è inoltre immortalata da William Shakespeare nel dramma omonimo, che ne esalta le virtù e la religiosità.
Enrico VI d’Inghilterra (1422-1461 e 1470-1471) è stato re d’Inghilterra e re di Francia dal 1422 al 1453. Asceso al trono ancora in fasce, assistette alla conclusione della sanguinosa Guerra dei cent’anni, con la conseguente disfatta inglese. La sua incapacità di governo provocò una crisi che portò alla Guerra delle due rose con la rivale casata degli York, durante la quale Enrico perse la vita.
Durante il regno di Enrico VI però una nota positiva furono sicuramente le iniziative culturali, tra cui la costruzione del College di Eton e del King’s College dell’Università di Cambridge. William Shakespeare lo rese protagonista della trilogia di opere teatrali: Enrico VI, parte I, Enrico VI, parte II e Enrico VI, parte III, in cui Enrico è forzato contro il suo volere a vestire i panni del re.
La dinastia dei Tudor (1485-1603)
L’epoca Tudor è una delle più affascinanti e turbolente, segnata dallo scisma religioso e da figure monarchiche di enorme carisma.
Enrico VIII Tudor (1509-1547) governò il Regno Unito dal 21 aprile 1509 fino alla sua morte.
Egli fu il secondo monarca della dinastia Tudor. Fiero oppositore delle teorie di Lutero, ottenne nel 1521 da papa Leone X il titolo di Defensor Fidei, poi ritirato da papa Paolo III.
Enrico VIII fondò la Chiesa anglicana nata in seguito allo scisma religioso, quindi alla separazione dalla Chiesa cattolica di Roma. La sua azione politica fu altrettanto incisiva e turbolenta quanto la sua vita privata; si sposò infatti sei volte. Decretò inoltre lo scioglimento dei monasteri e l’unione dell’Inghilterra con il Galles. A lui successero il figlio Edoardo VI e le figlie Maria e Elisabetta, avute dalla prima e dalla seconda moglie.
Maria I Tudor (1553-1558) è stata regina d’Inghilterra e Irlanda dal 19 luglio 1553 alla morte, nonché regina consorte di Spagna dal 1554. È nota con gli appellativi di Maria la Cattolica e Maria la Sanguinaria (Bloody Mary), avendo fatto giustiziare almeno trecento oppositori religiosi tra cui Thomas Cranmer. Figlia di Enrico VIII e di Caterina d’Aragona, Maria tentò di restaurare il cattolicesimo in Inghilterra dopo lo scisma del padre, ma invano.
Elisabetta I Tudor (1558-1603) è stata regina d’Inghilterra e d’Irlanda dal 17 novembre 1558 fino alla sua morte.
Figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena, fu l’ultima monarca della dinastia Tudor; liberata dalla prigionia, succedette alla sorellastra, morta senza eredi. A differenza di Maria però Elisabetta sostenne la Chiesa d’Inghilterra, non senza malcontenti e congiure in cui rimase coinvolta anche la cugina Maria Stuart, che ella fece giustiziare nel 1587 dopo averla imprigionata per diciannove anni. In seguito alla vittoria con la Spagna, pose le basi per la potenza marittima e coloniale della monarchia inglese. Il suo lungo governo, denominato età elisabettiana, vide uno straordinario sviluppo culturale grazie a pensatori e artisti quali William Shakespeare, Christopher Marlowe, Ben Jonson, Edmund Spenser, Francis Bacon.
Il nome della prima colonia inglese in America, la Virginia, fu scelto proprio in suo onore; Elisabetta era infatti denominata “regina vergine”, non essendosi mai sposata.
Dagli Stuart ai Windsor: la monarchia moderna
Alla morte di Elisabetta I senza eredi, il trono passò alla casata scozzese degli Stuart, unificando le corone di Inghilterra e Scozia. Dopo un periodo turbolento che incluse una guerra civile e un breve periodo repubblicano, la monarchia fu restaurata. Agli Stuart succedettero gli Hannover dalla Germania, che governarono durante l’ascesa dell’Impero Britannico. Per approfondire la storia completa, il sito ufficiale della Famiglia Reale offre una cronologia dettagliata.
Alexandrina Victoria, regina con il nome di Victoria (1837-1901) e Imperatrice d’India dal 1876 fino alla sua morte. Il suo lunghissimo regno viene anche conosciuto come epoca vittoriana.
Vittoria era la figlia del principe Edoardo, duca di Kent e Strathearn, quarto figlio del re Giorgio III. Sia il duca sia il re morirono nel 1820, e Vittoria crebbe sotto la supervisione di sua madre, la principessa tedesca Vittoria di Sassonia-Coburgo-Saalfeld. Alla morte degli zii paterni, divenne regina a soli diciotto anni. Nonostante lo svuotamento del potere monarchico inglese, Vittoria cercò di influenzare il governo e la nomina dei ministri, oltre ad imporsi come un’icona nazionale, modello di forti valori e di morale.
Si sposò con suo cugino, il principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, nel 1840, con il quale ebbe nove figli. Venne definita “nonna d’Europa” in quanto venti dei suoi quarantadue nipoti si sposarono con altri membri dell’aristocrazia europea. Dopo la morte di Alberto, nel 1861 evitò di apparire in pubblico; in seguito però, la sua popolarità aumentò e venne celebrata in tutto il regno.
Governò per 63 anni, sette mesi e due giorni, il regno più lungo di tutta la storia britannica, superato solo dalla sua pronipote Elisabetta II, un periodo di sviluppo industriale, culturale, politico, scientifico e militare nel Regno Unito e segnato dall’espansione dell’Impero britannico. La dinastia regnante, a causa delle sue origini tedesche, cambiò nome da Sassonia-Coburgo-Gotha a Windsor nel 1917 durante la Prima guerra mondiale.
Alla sua storia è dedicata la serie tv omonima, Victoria, con Jenna Coleman nei panni della regina.
Elisabetta II (1952-2022) è stata la regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord per oltre 70 anni.
Figlia maggiore del Duca di York, poi re Giorgio VI, e di sua moglie Elisabetta. Elisabetta sposa nel 1947 il principe Filippo Mountbatten dal quale ha avuto quattro figli: Carlo, Anna, Andrea ed Edoardo. Diventa regina all’età di venticinque anni alla morte del padre, il 6 febbraio 1952.
Il suo regno è il più lungo di tutta la storia britannica, avendo superato il 9 settembre 2015 il precedente record detenuto dalla sua trisavola Vittoria. La sua scomparsa, avvenuta l’8 settembre 2022, ha segnato la fine di un’epoca e ha portato all’ascesa al trono di suo figlio, Re Carlo III.
Di recente Netflix ha lanciato una serie dedicata alla vita della regina più longeva di sempre, intitolata The Crown; acclamata dal pubblico soprattutto per le interpretazioni di Claire Foy e Olivia Colman, ha ricevuto premi quali Golden Globe e Emmy.
Fonte immagine: Wikipedia.
Articolo aggiornato il: 07/09/2025