Retorica e dialettica: differenze e similitudini

Retorica e dialettica

La parola è da sempre lo strumento con cui l’essere umano comunica, argomenta e persuade. Da questa consapevolezza nascono due discipline fondamentali del pensiero occidentale: la retorica e la dialettica. Sebbene spesso confuse, rappresentano due approcci distinti all’uso del linguaggio: una mira a convincere, l’altra a ricercare la verità. Analizziamo le loro definizioni, le origini e il loro complesso rapporto.

Retorica vs dialettica: le differenze in sintesi

Aspetto Dialettica Retorica
Scopo Ricercare la verità, raggiungere una conoscenza superiore. Persuadere un pubblico, vincere un dibattito.
Metodo Dialogo, domande e risposte, logica rigorosa. Monologo, discorso continuo, uso di figure retoriche ed elementi emotivi.
Contesto Discussione filosofica tra pochi interlocutori esperti. Discorso pubblico davanti a un’assemblea o a una giuria.
Risultato Una conclusione necessaria o altamente probabile. Il consenso dell’uditorio, anche su conclusioni solo verosimili.

La dialettica: l’arte del ragionare

Dal greco διαλεκτική τέχνη (dialektiké tékhne, “arte della discussione”), la dialettica è l’arte di argomentare attraverso il dialogo per giungere a una verità. Il suo presunto fondatore è Zenone di Elea. Il suo significato ha subito importanti evoluzioni nel pensiero filosofico.

L’evoluzione del concetto di dialettica

  • Per Socrate: è il metodo per eccellenza (il “dialogo socratico”), basato su domande e risposte brevi per far emergere le contraddizioni dell’interlocutore e avvicinarsi alla verità.
  • Per Platone: la dialettica diventa la scienza suprema, il processo attraverso cui l’anima risale dal mondo sensibile al mondo delle Idee, cogliendo i rapporti che le legano.
  • Per Aristotele: la dialettica è un metodo razionale ma non scientifico. A differenza della dimostrazione scientifica, che parte da premesse vere, la dialettica parte da premesse probabili e fondate sull’opinione comune (endoxa), per giungere a conclusioni altrettanto probabili.

La retorica: l’arte del persuadere

Dal latino rhetorica ars, è tradizionalmente intesa come l’arte del dire, del parlare in pubblico con il fine di convincere un uditorio. Le sue origini risalgono alla Sicilia del V secolo a.C., dove i primi retori insegnavano ai cittadini come difendersi efficacemente nei processi.

Le componenti della persuasione

Per persuadere non basta la logica. L’arte retorica, come teorizzato da Aristotele, si basa su tre pilastri:

  • Logos (ragione): la solidità e la coerenza delle argomentazioni.
  • Pathos (emozione): la capacità di suscitare emozioni nel pubblico attraverso il linguaggio, il tono di voce e la gestualità.
  • Ethos (carattere): l’autorevolezza e la credibilità che l’oratore riesce a trasmettere.

Il rapporto tra le due discipline: due facce della stessa medaglia?

Per Aristotele, retorica e dialettica sono discipline speculari. Entrambe si occupano di ciò che è probabile e non di certezze scientifiche. La differenza sta nel metodo e nel contesto: la dialettica usa domande e risposte brevi in un contesto privato, la retorica usa discorsi lunghi in un contesto pubblico. Si può quindi affermare che la componente razionale del discorso (dialettica) deve essere integrata da quella persuasiva (retorica) per essere efficace di fronte a un pubblico. La dialettica trova la via, ma è la retorica che convince gli altri a percorrerla.

Domande frequenti 

Quale delle due è “migliore”?

Non esiste una disciplina “migliore” in assoluto; dipende dallo scopo. Se l’obiettivo è la ricerca rigorosa della verità in un contesto filosofico, la dialettica è superiore. Se l’obiettivo è convincere un’assemblea o una giuria in un contesto democratico, la retorica è indispensabile.

Un politico usa più la retorica o la dialettica?

Un politico efficace usa entrambe. Si serve della dialettica per costruire argomentazioni logiche e coerenti (il programma, i dati) e della retorica per presentarle in modo convincente, emozionante e memorabile al suo elettorato.

Queste discipline esistono ancora oggi?

Sì, anche se con nomi diversi. La dialettica sopravvive nella logica, nella filosofia e nel pensiero critico. La retorica è alla base di discipline moderne come la comunicazione, il marketing, il public speaking e la scrittura argomentativa.

Fonte immagine: pixabay.com

Articolo aggiornato il: 25/08/2025

 

Altri articoli da non perdere
Letteratura epistolare medievale: scambi e corrispondenze
Letteratura epistolare medievale: scambi e corrispondeze

Le origini della letteratura epistolare medievale La letteratura epistolare medievale risale alla prima metà del Duecento, quando inizia a diffondersi Scopri di più

Successione di Fibonacci: la bellezza aurea dei numeri
Sequenza di Fibonacci

La successione di Fibonacci è una sequenza di numeri di notevole importanza, introdotta dal matematico italiano che le diede il Scopri di più

Pittori italiani del Novecento: quali ricordare
Pittori italiani del Novecento: la pittura come espressione

L’arte, e soprattutto la pittura, hanno da sempre affascinato persone di ogni generazione. Con il trascorrere del tempo, la pittura Scopri di più

Il Carnevale di Trinidad e Tobago, storia e caratteristiche
Carnevale di Trinidad e Tobago

Carnevale di Trinidad e Tobago, il più bello del mondo  Si dice che il carnevale di Trinidad e Tobago sia Scopri di più

Schwa: cos’è il simbolo del linguaggio inclusivo e come si usa
Schwa: pro e contro del nuovo simbolo linguistico

L'uso della schwa (adattamento italiano di schwa, che può essere tradotto con «insignificante», «zero» o «nulla») è il nome di Scopri di più

Il modello della grammatica valenziale nella prassi didattica
Il modello della grammatica valenziale nella prassi didattica

Nel modello valenziale, il verbo regola la struttura della frase nella quale esso è sempre presente e ne costituisce il Scopri di più

A proposito di Carmen Lippiello

Vedi tutti gli articoli di Carmen Lippiello

Commenta