Alexander Calder (1898-1976) è stato uno scultore statunitense che ha rivoluzionato il concetto stesso di scultura nel XX secolo. Figlio d’arte, si iscrisse all’Art Students League di New York, dove le sue prime commissioni lo portarono a illustrare il mondo circense. Questa tematica divenne parte integrante del suo stile, portandolo a “disegnare nello spazio” con il filo di ferro.
Un’altra esperienza formativa fu la progettazione di giocattoli a Montparnasse, Parigi. Qui entrò in contatto con l’avanguardia artistica e, dopo una visita rivelatrice allo studio di Piet Mondrian, abbracciò l’astrazione. Questa evoluzione conferì alle sculture di Calder un segno unico, dando vita a un nuovo linguaggio artistico.
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Mobiles e Stabiles: la rivoluzione di Calder
Il termine più corretto per definire le sculture di Calder è Arte Cinetica. Egli introdusse il movimento nella scultura, creando due tipologie di opere diventate iconiche:
- Mobiles: sono sculture sospese, composte da elementi collegati da fili che si muovono e ruotano grazie ai flussi d’aria, creando composizioni in perenne mutamento. Il nome “Mobiles” fu coniato dal suo amico artista Marcel Duchamp.
- Stabiles: sono sculture stazionarie, ancorate a terra, spesso di dimensioni monumentali. Realizzate in lamiera di metallo, presentano forme organiche e fluide. Il termine “Stabiles”, in contrapposizione a Mobiles, fu suggerito dall’artista Jean Arp.
La Calder Foundation è oggi l’istituzione di riferimento per lo studio e la preservazione del suo immenso lascito artistico.
Le opere di Calder in sintesi
Opera | Caratteristica chiave |
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Cirque Calder (1926–31) | Un’intera performance circense in miniatura, che unisce scultura e azione. |
Mercury Fountain (1937) | Un mobile che utilizza mercurio liquido, creato come protesta contro la guerra civile spagnola. |
Flamingo (1974) | Un monumentale stabile pubblico, esempio perfetto del suo stile maturo e del suo iconico colore rosso. |
3 sculture di Alexander Calder da conoscere
1. Cirque Calder (1926–31)

Quest’opera è una vera e propria trasposizione artistica di un circo in miniatura, oggi conservata al Whitney Museum of American Art. È realizzata con modelli di filo di ferro, legno, tessuto e altri materiali di recupero, modellati per rappresentare le figure tipiche del circo: contorsionisti, domatori di leoni, trapezisti. Cirque Calder non è una scultura statica; è un’installazione performativa che l’artista stesso animava, muovendo le figure per inscenare un vero spettacolo. Rappresenta l’essenza del suo legame con il mondo circense e il suo primo approccio al movimento nell’arte.
2. Mercury Fountain (1937)
Questa è una delle più potenti sculture di Calder, una composizione che utilizza il tossico mercurio liquido al posto dell’acqua. Fu commissionata dal governo repubblicano spagnolo per l’Esposizione Internazionale di Parigi del 1937, lo stesso padiglione che ospitava la Guernica di Pablo Picasso. L’opera è un memoriale che fa riferimento all’assedio di Almadén, principale fonte di mercurio, da parte delle truppe franchiste. Per la sua potente valenza simbolica, viene spesso considerata la versione scultorea della *Guernica*, un segno di protesta contro le atrocità della guerra civile spagnola.
3. Flamingo (1974)
Situata nella Federal Plaza di Chicago, “Flamingo” è l’esempio per eccellenza di uno Stabile monumentale. Questa imponente scultura in acciaio, alta oltre 16 metri, è verniciata in una tonalità di rosso brillante, oggi conosciuta come “Calder red”. A differenza delle sue opere precedenti, non c’è alcun movimento fisico; la sua dinamicità è data dalle curve fluide e dalle arcate che creano un contrasto vibrante con gli edifici rigidi e squadrati circostanti. Flamingo rappresenta l’apice della carriera di Calder nella scultura pubblica, un’opera che interagisce con lo spazio urbano e lo ridefinisce.
Fonte immagine in evidenza: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 30/09/2025