Sculture di Calder: le 3 da conoscere

Sculture di Calder: le 3 da conoscere

Uno degli scultori su cui si dovrebbe porre maggiore attenzione è Alexander Calder. Essendo un figlio d’arte, decide di dedicarsi in tutto e per tutto alle sua passione per la scultura iscrivendosi all’Art Students League di New York. In questo periodo riceve anche le sue prime commissioni e i suoi primi incarichi, che consistono principalmente nel disegnare delle figure legate al mondo circense: rimarrà così folgorato da questa tematica che in seguito diventerà parte integrante del suo stile di scultura e pittura. A questa esperienza se ne aggiunge un’altra particolarmente importante per la carriera artistica dello scultore, che consiste nella progettazione e realizzazione di giocattoli presso il quartiere francese di Montparnasse, molto famoso nel palcoscenico artistico parigino. Dal punto di vista della formazione artistica dello scultore, quest’esperienza sarà di grande aiuto, conferendo alle sculture di Calder un segno unico, indistinguibile e riconoscibile in tutto il mondo.

Il termine giusto per definire le sculture di Calder è sicuramente Arte cinetica: strutture caratterizzate da cavi di ferro sospesi e mossi tramite l’utilizzo di flussi d’aria continui. Inoltre, Calder si cimenta anche nella realizzazione di sculture pubbliche su larga scala e dall’aspetto alquanto antropomorfo, ravvisabile soprattutto nella fluidità organica tipica di queste opere. Queste ultime consistono principalmente in strutture poggianti a terra composte da legno, metallo e altre tipologie di leghe.

Vediamo insieme 3  sculture di Alexander Calder da conoscere!

1. Cirque Calder

Una delle sculture di Calder che rispecchia a pieno la tematica circense è Cirque Calder. Stiamo parlando di una vera e propria trasposizione artistica di un circo, realizzato attraverso modelli di filo armato, modellati al tal punto da assumere le sembianze di coloro che lavorano in un circo: contorsionisti, mangiatori di spade, domatori di leoni e così via. Nonostante Calder utilizzò una vasta gamma di materiali per la realizzazione di quest’opera, il legno e il metallo sono nettamente i più utilizzati, andando così a rappresentare gli elementi tipici della scultura di Calder.

2. Mercury Fountain

Ci riferiamo ad una composizione scultorea che utilizza il mercurio liquido per funzionare, al contrario delle comuni fontane. Le fontane di mercurio esistevano già in alcuni castelli della Spagna islamica, e la più famosa si trovava al Kasr-al-Kholaifa a Cordova. Tra le varie sculture di Calder, questa gli fu commissionata dal governo repubblicano spagnolo per l’esposizione mondiale di Parigi del 1937. L’opera simboleggia un memoriale e fa riferimento all’assedio di Almadén da parte delle truppe del generale Franco. Per via della sua valenza simbolica, quest’opera viene molto spesso intesa come una versione scultorea del dipinto Guernica di Pablo Picasso: entrambe rappresentano un segno di protesta contro le atrocità della guerra civile spagnola.

3. Flying Dragon

Quest’opera è un esempio tipico di come le sculture di Calder, col passare del tempo, abbiano sempre di più abbandonato l’elemento cinetico per guadagnare una maggiore stabilità: sebbene Calder sia soprattutto conosciuto per le sue sculture mobili, spesso chiamate Mobiles, negli ultimi anni della sua vita ha prodotto sculture stazionarie, chiamate anche Stabiles, come l’Intermediate Model for the Arch, Saurien o Homage to Jerusalem. Flying Dragon è una scultura situata a nord dell’Art Institute of Chicago: si tratta di un’opera d’arte in lamiera d’acciaio verniciata di colore rosso.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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