Le 7 sculture più famose di Antonio Canova: capolavori del neoclassicismo
Antonio Canova: il nuovo Fidia e la ricerca della bellezza ideale
Antonio Canova è stato un importantissimo scultore e pittore italiano, esponente di spicco del neoclassicismo, tanto da essere soprannominato il nuovo Fidia. Nato a Possagno nel 1757 da una famiglia di tagliapietre, scoprì la sua passione per lo scalpello grazie al nonno, che lo portava con sé nei lavori presso la villa di Asolo del senatore Giovanni Falier, suo primo mecenate. Le sculture di Antonio Canova esprimono la sua costante ricerca della perfezione e della bellezza ideale dell’arte antica, in particolare quella greca. Per l’artista, la bellezza era il risultato di un processo artistico guidato da amore e passione.
Le 7 sculture più importanti di Canova
1. Amore e Psiche
Fonte: Wikipedia
Una delle principali sculture di Canova, realizzata in marmo bianco tra il 1788 e il 1793 e oggi conservata al Museo del Louvre di Parigi. L’opera rappresenta i due amanti un istante prima del bacio, in un momento di tensione amorosa sospesa. Con la sua leggerezza e delicatezza, la scena incarna perfettamente la ricerca canoviana del bello, sia naturale che ideale.
2. Le Grazie
Fonte: Wikipedia
Insieme alla precedente, è una delle più celebri sculture di Canova, realizzata in due versioni, la più nota delle quali si trova al Museo dell’Ermitage. Realizzata tra il 1812 e il 1817, ritrae le dee della mitologia greca Aglaia, Eufrosina e Talia, figlie di Zeus. L’intenzione di Canova era riprodurre l’ideale di bellezza femminile secondo i canoni neoclassici di Johann Joachim Winckelmann. Le tre sorelle si abbracciano teneramente, e le loro curve armoniose incarnano la purezza del bello ideale.
3. La Maddalena Penitente
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Realizzata in marmo tra il 1793 e il 1796, fu la prima tra le sculture di Canova a raggiungere Parigi. L’opera presenta una figura femminile, Maddalena, in ginocchio su un masso, con gli occhi pieni di lacrime e un crocifisso tra le braccia. Il suo corpo, pur nella sofferenza, esprime una bellezza sensuale, creando un forte contrasto tra la consapevolezza del peccato e la richiesta del perdono divino.
4. Perseo trionfante
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Realizzata in marmo tra il 1797 e il 1801 e oggi ai Musei Vaticani, questa statua ritrae l’eroe greco Perseo, fiero dopo aver decapitato Medusa. La figura è nuda e in una posa che richiama la statuaria classica, come l’Apollo del Belvedere, incarnando la bellezza ideale degli eroi greci.
5. Paolina Borghese come Venere Vincitrice
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Questa è una tra le più celebri sculture di Canova, commissionata dal principe Camillo Borghese per ritrarre la moglie Paolina, sorella di Napoleone. La donna è distesa su un’agrippina, con il busto nudo e un leggero drappo che le copre la parte inferiore del corpo. In mano stringe una mela, simbolo del pomo della discordia. Scolpita con eleganza e raffinatezza, simboleggia la Venere Vincitrice ed è conservata alla Galleria Borghese di Roma.
6. Venere Italica
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Questa scultura fu realizzata per sostituire un capolavoro dell’arte classica, l’Afrodite Medici, trafugata dall’esercito Napoleonico. Canova si ispira solo in parte all’opera greca, rappresentando la dea nella posa della Venus pudica: seminuda, mentre si guarda attorno e tenta di coprirsi il corpo con un panno, in un gesto di naturale e timida umanità.
7. Teseo sul Minotauro
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In quest’opera, conservata al Victoria and Albert Museum di Londra, il protagonista è Teseo, l’eroe greco che, secondo il mito narrato anche nelle metamorfosi di Ovidio, uccise il Minotauro. Canova rappresenta il momento posteriore al combattimento: Teseo è seduto sul corpo del nemico appena sconfitto, in un momento di quiete contemplativa che esprime la vittoria della ragione sulla bestialità.
L’eredità di Canova nella storia della scultura
Le sculture di Canova non sono semplici riproduzioni di modelli antichi, ma opere che dialogano con il passato per creare un nuovo linguaggio. La sua abilità nel lavorare il marmo per infondere vita, grazia ed emozione nella pietra ha lasciato un’impronta indelebile, consacrandolo come l’ultimo grande artista della scultura italiana di fama mondiale.
Fonte immagine in evidenza per l’articolo sulle sculture di Canova: Wikipedia