La caduta dell’Impero Romano d’Occidente, avvenuta nel 476 d.C., causò anche la fine delle scuole pubbliche romane, in particolare di quelle municipali. A partire dal VI secolo, a colmare il vuoto istituzionale furono le scuole ecclesiastiche: nacquero istituzioni di vario tipo, tra cui possiamo ricordare le scuole parrocchiali, le scuole episcopali anche dette scuole cattedrali. Queste ultime, che principalmente fornivano un’istruzione medio-secondaria, sorsero innanzitutto per la formazione della classe ecclesiastica, ma erano aperte anche ai laici. Queste scuole devono il proprio nome al fatto di essere state istituite all’interno di monasteri, parrocchie e cattedrali, e possono essere definite come le precorritrici delle scuole primarie, delle scuole secondarie e delle università dell’epoca moderna.
Le caratteristiche delle scuole cattedrali
Le prime testimonianze di queste istituzioni ecclesiastiche si trovano nella Spagna dei Visigoti; in queste scuole, la priorità era l’apprendimento dei precetti religiosi, i quali venivano insegnati dalle figure ecclesiastiche più importanti. A cavallo tra il VI e il VII secolo ne sorsero più di venti nella sola area della Gallia, identificabile nell’attuale Francia occidentale. Le scuole cattedrali conobbero un grande successo anche in Inghilterra, a seguito della missione di Sant’Agostino di Canterbury; tra le più importanti possiamo ricordare quelle di Canterbury (597), Rochester (604) e York (627). Ad oggi, queste tre scuole sono le più antiche ancora operanti. Un’importante funzione che queste scuole assunsero, particolarmente nel periodo altomedievale, fu quella di assoldare ed istruire le voci bianche, necessarie per i cori ecclesiastici.
Carlo Magno, prima Re dei Franchi e poi Imperatore del Sacro Romano Impero, riconobbe l’importanza dell’istruzione, soprattutto per i membri della nobiltà e della Chiesa; attraverso una serie di editti, tra cui ricordiamo l’Admonio Generalis del 789, impose la presenza di un’istituzione scolastica in ogni monastero e vescovado, in cui ognuno poteva apprendere la lettura, la grammatica, il canto e la matematica. Di conseguenza, nacquero scuole cattedrali in tutte le città più importanti del Sacro Romano impero, tra cui bisogna menzionare Chartres, Parigi, Orleans, Laon, Utrecht, Metz e Colonia. Queste scuole si distingueranno per la formazione della classe ecclesiastica fino al Rinascimento ecclesiastico del XII secolo, e per la formazione di importanti uomini politici, tra cui l’intera corte del Re inglese Enrico I.
Le Scuole Cattedrali, essendo specializzate nella formazione di ecclesiastici e nobili, non erano aperte alle donne; tuttavia, nel corso della loro storia, queste istituzioni accettarono anche studenti che non erano interessati al proseguimento della carriera politica o ecclesiastica. Nonostante l’enorme prestigio delle scuole cattedrali, esse ammettevano un massimo di 100 allievi ai corsi istruttori; gli allievi dovevano dimostrare sin da subito intelligenza e, soprattutto, capacità mnemonica, in quanto i libri erano un bene molto costoso e, soprattutto, raro. I corsi istruttori si dividevano in due categorie: la schola minor, riservata ai più giovani ed oggi identificabile come scuola primaria, e la schola major, simile nei contenuti all’attuale scuola secondaria. Le materie insegnate in questi istituti erano le cosiddette arti liberali, suddivise a loro volta in due settori: il trivium, ovvero il settore letterario, comprendeva grammatica, retorica e dialettica; il quadrivium, invece, si concentrava sulle materie scientifiche, ovvero l’aritmetica, la geometria, la musica e l’astronomia. Le materie del trivium erano svolte in latino, in quanto questa lingua era la lingua utilizzata nelle liturgie, nonché la lingua più parlata in Europa. Gli studenti si esercitavano nella lettura di grandi classici, come le opere di Cicerone e Virgilio, utilizzandole come canone estetico e stilistico. Per le materie scientifiche, invece, il testo di riferimento era il trattato naturalistico di Plinio il Vecchio, ovvero Naturalis Historia. Un’altra disciplina fondamentale all’interno delle scuole cattedrali e, in seguito, nelle università medievali e moderne, erano le disputationes, ovvero delle discussioni che ruotavano intorno a specifici argomenti, tenute dagli studenti che già avevano concluso i corsi di studio.
L’evoluzione delle scuole cattedrali, la nascita di scuole private e l’allargamento dell’istruzione anche ai laici non aristocratici, ha contribuito alla nascita delle scuole ed università moderne. Questi nuovi istituti fornivano un’istruzione più specializzata sui settori emergenti del Basso Medioevo, in particolare sulla contabilità commerciale e sulla Legge.
Ad oggi, nonostante siano stati sorpassati per popolarità dagli istituti scolastici pubblici e privati, esistono ancora delle cattedrali che sono anche scuole, sia primarie che secondarie, specialmente nei Paesi anglosassoni e del Nord Europa. Tra queste ricordiamo la Saint Paul Cathedral School di Londra, fondata circa nel 1123, la Katedralskolan di Lund, in Svezia, fondata nel 1085, e la Roskilde Cathedral School, fondata nell’omonima città intorno al 1020.
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