Storia dell’Impero ottomano: un capitolo durato 623 anni

storia dell'impero ottomano

La storia dell’Impero ottomano

L’Impero turco, definito come uno degli imperi più vasti della storia, inizia la sua espansione a livello mondiale nel 1299. La storia dell’Impero ottomano dura per ben 623 anni, durante i quali esso ha controllato grandi territori dall’Europa centrale, orientale e sud-orientale, dell’Asia occidentale e anche territori del Nord Africa.

Da dove parte la storia dell’Impero ottomano?

La storia dell’Impero ottomano inizia verso la fine del XIII secolo, quando la regione dell’Anatolia fu divisa in diversi Stati indipendenti. Il guerriero Osman I, che controllava l’Anatolia occidentale, inizia a incuriosirsi del vicino Impero bizantino che andava perdendo sempre più potere e territori. È nel 1299 che il guerriero dichiara il suo territorio indipendente dal Sultanato, ufficializzando il suo piccolo regno e definendosi sultano ottomano.

Non si hanno fonti storiche accertate su Osman I: quello che sappiamo di sicuro è che esiste un mito che racconta come il giovane guerriero sia stato spinto da un sogno premonitore a segnare la storia dell’Impero ottomano. Il sogno racconta di un grande albero, che sta a rappresentare l’impero, con delle radici che si espandono in tre continenti diversi. Queste radici, in più, creano quattro fiumi: il Danubio, il Tigri, l’Eufrate e il Nilo. Questo sogno diventa realtà, dato che durante il proprio regno Osman I espande l’impero fino ai confini di quello bizantino.

Successivamente, suo figlio Orhan I conquista, nel 1326, la città turca di Bursa che diventa anche la nuova capitale dell’Impero. A mano a mano l’impero si inizia ad espandere sempre di più, fino a portare il proprio potere nei Balcani. Nel 1453 Maometto II il Conquistatore, a capo dell’Impero, conquista Costantinopoli segnando così la fine dell’impero bizantino in una delle vicende più importanti della storia dell’Impero ottomano. A seguito di questa conquista l’impero turco diventa una sorta di tramite di scambi tra Oriente e Occidente.

Solimano Il Magnifico 

Nel 1520, Solimano il Magnifico entra nella storia dell’Impero ottomano, succedendo a suo padre Selim I. Il suo regno è stato caratterizzato da diverse campagne militari, soprattutto contro potenze cristiane, che hanno portato l’impero ad espandersi sempre di più. Fu durante il regno di Solimano il Magnifico, uno dei monarchi più importanti del XV secolo, che l’impero raggiunse il punto più alto del suo potere. Il monarca controllava un vastissimo territorio in cui si contavano circa 20 o 25 milioni di persone. Durante il suo regno, l’impero ottomano si trasforma in un’entità multietnica, multiculturale e multireligiosa. Oltre alle campagne militari, fondamentali nella storia dell’Impero ottomano, Solimano il Magnifico si interessa anche ad altri settori, per esempio l’istruzione, l’economia, l’arte e l’architettura. Applica una serie di riforme che portano l’impero turco verso uno sviluppo letterario, artistico e architettonico, difatti questo periodo viene definito anche “età dell’oro”. Dopo 46 anni di regno, Solimano il Magnifico muore, lasciando la storia dell’Impero ottomano nelle mani del figlio Selim II. Secondo diversi storici, dopo la fine del regno di Solimano, l’impero ottomano si avvia verso il declino, anziché un miglioramento.

Il 1º novembre del 1922 l’impero ottomano, sotto la guida di Mehmet VI, giunge al termine con la nascita della Repubblica di Turchia.

Fonte immagine: CreativeCommons

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