11 maggio 330, Costantinopoli divenne la capitale dell’Impero romano | Accadde oggi

11 maggio 330

11 maggio 330, Costantinopoli (in precedenza chiamata Bisanzio) divenne la nuova capitale dell’Impero romano 

Era il giorno 11 maggio del 330, quando l’imperatore Flavio Valerio Aurelio Costantino decise di trovare una nuova capitale per l’Impero romano e una sede per esercitare il suo potere. Egli scelse di rifondare l’antico insediamento, di origine greca, noto come Bisanzio, e di insediare la sua corte con i suoi burocrati e “cortigiani”.

Gli antefatti storici, un clima politico difficile nel III secolo e l’impoverimento della penisola italica

Come riportato dai docenti Giovanni Geraci e Arnoldo Marconi nel loro volume Storia Romana, il III secolo fu un periodo critico per l’Impero romano. Dopo la morte di Alessandro Severo e la conclusione della sua dinastia, Roma piombò in un periodo critico conosciuto come l’Anarchia militare (235-284). Diversi imperatori si alternarono al potere, così come molti avevano ricoperto tale ruolo illegittimamente, dopo essere stati eletti dalle proprie truppe fedeli. Mentre i Romani si contendevano il dominio; l’Impero era minacciato a nord dalle popolazioni germaniche, a oriente dai Persiani (guidati dalla nuova dinastia sasanide) e in Nord Africa dagli attacchi delle tribù nomadi locali. In aggiunta, ci furono dei tentativi di scissione con la nascita del  Regno di Palmira della regina Zenobia e dell’Impero delle Gallie con la rivolta di Postumo.

Dopo mezzo secolo di scontri politici e  di strapotere dell’esercito, il generale Diocleziano sconfisse i suoi “rivali” e, assieme a Massimiano, decise di rimodellare la gestione del potere. L’impero fu diviso in quattro sezioni affidate a due Augusti (Diocleziano e Massimiano) e due Cesari (Costanzo Cloro e Galerio). Diocleziano controllava la penisola anatolica, il Levante e l’Egitto; a Massimiano toccò la penisola italica, il Nord Africa e la penisola iberica; Costanzo Cloro governava la Gallia e la Britannia mentre Galerio l’attuale penisola balcanica. L’idea era di far in modo che gli Augusti abdicassero in vecchia, affinché fossero i Cesari a sostituirli ( ricoprendo quel ruolo) e a nominarne dei nuovi.

Anche il sogno di Diocleziano terminò, dopo il suo ritiro dalla vita politica e la sua morte. Costantino fu eletto dai militari dopo il decesso del padre Costanzo Cloro (avvenuto nel 306) come nuovo imperatore, egli sfidò Massenzio (figlio di Massimiano) per detenere il potere in occidente. Dopo averlo sconfitto nella battaglia di Ponte Milvio,  affrontò anche il suo ex-alleato orientale Licinio (il quale aveva sconfitto le truppe di Massimino Daia) e divenne l’unico signore dell’impero. 

La nascita della “Nuova Roma” nel giorno 11 maggio del 330

Davanti ad una situazione politica molto complessa, Costantino aveva deciso che era necessario trovare una nuova capitale per mostrare la sua forza e la sua gloria. L’Italia si era impoverita e l’imperatore puntava a controllare l’Oriente, ossia l’area più ricca dell’impero romano in quanto produttrice e importatrice di lussi. Il giorno 11 maggio del 330, avvenne la cerimonia di fondazione della città; dove Costantino ricoprì il ruolo di Pontifex maximus e tracciò il pomerio, cioè il confine sacro e inviolabile di una città romana, seguendo un rito di stampo pagano.

Il docente di storia Tommaso Gnoli, nella voce online del Dizionario Treccani, afferma che, in origine, Costantinopoli non avrebbe dovuto sostituire l’Urbe. Roma continuava a godere del prestigio storico e culturale, il senato aveva il proprio seggio nella città laziale, tali politici erano chiamati clarissimi per contrapporli ai clari della nuova capitale. Il fondatore volle replicare anche l’urbanistica civile, le due città erano divise in 15 quartieri, di cui uno al di là dello nucleo principale (a Costantinopoli si tratta di un quartiere oltre lo Stretto dei Dardanelli, a Roma il famoso Trastevere).  Alla città fu fornito un’ippodromo per assistere alle corse e diverse chiese per la nuova religione cristiana, non più oggetto di persecuzioni. Nel 476, dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente, Costantinopoli divenne la capitale del neonato Impero romano d’Oriente o Impero Bizantino

Fonte immagine: Pixabay

A proposito di Salvatore Iaconis

Laureato in Filologia moderna presso l'Università Federico II di Napoli il 23 febbraio 2024. Sono stato un lettore onnivoro fin da piccolo e un grande appassionato di libri e di letteratura, dai grandi classici letterari ai best-seller recenti, e grande ammiratore dei divulgatori Alberto e Piero Angela. Oltre ad adorare la letteratura, la storia antica e la filosofia, sono appassionato anche di cinema e di arte. Dal 26 gennaio 2021 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti continuando a coltivare questo interesse nato negli anni liceali.

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