Michelle LaVaughn Robinson, coniugata Obama, è molto più di un nome nella storia. È un’avvocatessa, scrittrice, filantropa e la prima first lady afroamericana nella storia degli Stati Uniti, in quanto moglie del 44° presidente Barack Obama. La sua influenza va ben oltre gli otto anni trascorsi alla Casa Bianca, rendendola una delle figure femminili più ammirate del nostro tempo. Analizziamo insieme la biografia di Michelle Obama, una storia di determinazione e ispirazione.
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L’infanzia e la formazione: da Chicago a Harvard
Nata a Chicago il 17 gennaio 1964, Michelle Obama è cresciuta in un solido contesto familiare nel South Side della città. Figlia di Marian, una casalinga, e di Frasier Robinson, un operatore dell’impianto di depurazione delle acque, ha ricevuto insieme al fratello maggiore Craig un’educazione basata su valori solidi. Ha spesso descritto la sua come una famiglia unita, un nido sicuro che le ha dato le fondamenta per il futuro. Dopo il diploma alla Whitney M. Young Magnet High School nel 1981, si iscrisse alla prestigiosa Princeton University. Lì si laureò cum laude nel 1985 in sociologia. Proseguì il suo percorso accademico alla Harvard Law School, dove i suoi studi nel campo giuridico le permisero di conseguire la laurea in giurisprudenza (Juris Doctor) nel 1988.
La carriera e l’incontro con Barack Obama
Dopo il percorso formativo, Michelle iniziò a lavorare come associata presso l’importante studio legale Sidley Austin a Chicago. Quello fu il luogo in cui il suo destino si incrociò con quello di un giovane stagista, Barack Obama, a cui fu assegnata come mentore nel 1989. Agli inizi degli anni ’90, decise di lasciare la carriera legale per dedicarsi al servizio pubblico, diventando prima assistente del sindaco Richard Daley e poi vice commissario per la pianificazione e lo sviluppo della città di Chicago. Nel 1993, divenne direttrice esecutiva della filiale di Chicago di Public Allies, un’organizzazione no-profit volta ad aiutare i giovani a sviluppare carriere nel settore pubblico.
Tappe fondamentali nella vita di Michelle Obama | ||||||||||||
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L’impegno politico accanto al marito
Quando suo marito decise di candidarsi a senatore dello Stato dell’Illinois nel 1996, Michelle si dimostrò da subito una spalla solida e un’abile stratega, malgrado un’iniziale ritrosia verso il mondo politico. Pur con i gravosi impegni lavorativi e familiari, accresciuti dalla nascita delle loro due figlie Malia Ann (1998) e Natasha “Sasha” (2001), la futura first lady fu sempre una presenza di supporto fondamentale. Mentre Barack veniva eletto al Senato degli Stati Uniti nel 2004, lei, l’anno successivo, divenne vicepresidente per gli affari comunitari ed esterni dell’University of Chicago Medical Center. Con l’annuncio della candidatura di Barack Obama alle presidenziali del 2008, Michelle assunse un ruolo di primo piano, riducendo i suoi impegni professionali per dedicarsi alla famiglia e alla campagna politica. I suoi discorsi appassionati furono un elemento chiave anche nel 2012, quando Barack Obama si ricandidò, agevolando la sua rielezione per un secondo mandato.
Il ruolo di first lady: le battaglie sociali
Come first lady, Michelle Obama ha utilizzato la sua piattaforma per promuovere cause significative, diventando un modello di riferimento. La sua biografia ufficiale, conservata negli archivi de La Casa Bianca, documenta il suo intenso lavoro. Oltre a essere celebrata per il suo stile, ha dato vita a iniziative di grande impatto. Una delle sue battaglie più note fu la lotta contro l’obesità infantile attraverso l’iniziativa “Let’s Move!”. Un gesto simbolico fu la creazione, nel 2009, di un orto biologico nei giardini della Casa Bianca. Nel 2011, insieme a Jill Biden, fu co-fondatrice di “Joining Forces“, un’organizzazione nazionale per fornire supporto alle famiglie dei membri delle Forze Armate. Un altro pilastro del suo operato, come documentato dalla National First Ladies’ Library, è stato l’impegno per l’istruzione, in particolare con l’iniziativa “Let Girls Learn” per garantire l’accesso alla scuola alle ragazze di tutto il mondo.
La vita dopo la Casa Bianca: il successo di becoming e l’impegno continuo
Concluso il secondo mandato presidenziale, la storia di Michelle Obama non si è fermata. La pubblicazione del suo memoir, “Becoming“, nel 2018, è diventata un fenomeno globale, uno dei libri di memorie più venduti di tutti i tempi. Attraverso la Obama Foundation, ha proseguito il suo lavoro per l’istruzione femminile lanciando la “Girls Opportunity Alliance“, un programma che supporta l’istruzione delle adolescenti a livello globale. Come donna istruita, intelligente e indipendente, è diventata un modello a cui aspirare, non solo per le donne americane ma per chiunque creda nel potere del cambiamento e del servizio pubblico.
Fonte immagine: Depositphotos
Articolo aggiornato il: 19/09/2025