Unificazione dell’Italia: 4 protagonisti

Unificazione dell'Italia: 4 protagonisti

La proclamazione ufficiale dell’unificazione dell’Italia è avvenuta il 17 marzo 1861. Quel giorno, con la Legge n. 4671 del Regno di Sardegna, Vittorio Emanuele II assunse per sé e per i suoi successori il titolo di Re d’Italia. Questo evento fu il culmine del Risorgimento, il lungo processo politico e culturale che portò il nostro paese a ottenere l’indipendenza dopo secoli di dominazione straniera, grazie alle imprese e alle idee di personaggi che sono rimasti nella storia.

I 4 protagonisti dell’unificazione a confronto

Sebbene abbiano tutti contribuito all’Unità d’Italia, i quattro protagonisti principali avevano visioni e metodi spesso differenti. La loro interazione, talvolta collaborativa e talvolta conflittuale, fu la vera chiave del successo del Risorgimento.

Protagonista Ruolo chiave e ideologia
Camillo Benso, conte di Cavour La mente diplomatica: artefice dell’espansione del regno di sardegna attraverso la politica e le alleanze internazionali in una visione monarchico-liberale.
Giuseppe Garibaldi Il braccio armato: condottiero e uomo d’azione, guidò la spedizione dei mille che unificò il sud al nord.
Giuseppe Mazzini L’anima ideologica: apostolo del pensiero repubblicano e democratico, diffuse l’idea di un’italia unita dal basso, attraverso l’insurrezione popolare.
Vittorio Emanuele II di Savoia Il simbolo unificante: il sovrano che incarnò politicamente il progetto unitario, diventando il primo re d’italia.

Camillo Benso, conte di Cavour: il diplomatico

Tra coloro che hanno dato un contributo fondamentale all’unificazione c’è Camillo Benso, conte di Cavour (1810-1861). Portò avanti i principi di progresso economico e civile, la fede nei valori liberali e un forte anticlericalismo, affermandosi come uno dei più grandi statisti italiani. La sua figura fu determinante per il Regno di Sardegna, il quale grazie alla sua abilità politica riuscì a stringere alleanze con le grandi potenze europee, come la Francia di Napoleone III, e a proiettare la “questione italiana” su un piano internazionale.

Giuseppe Garibaldi: l’eroe d’azione

Riguardo le figure che hanno contribuito all’unificazione non si può non citare Giuseppe Garibaldi (1807-1882): è sicuramente l’eroe indiscusso del Risorgimento italiano, paladino di libertà e uguaglianza. Le sue imprese militari hanno portato alla nascita di un mito, tanto che è stato definito l’eroe dei due Mondi. Si distinse in imprese militari in Europa e in America, fino alla Spedizione dei Mille (1860) che, con la conquista del Regno delle Due Sicilie, portò alla concreta unione del Sud al nascente Regno d’Italia. Garibaldi è ricordato come un capo militare capace di diffondere il proprio carisma e portare a termine le proprie imprese con coraggio.

Giuseppe Mazzini: l’ideologo

Giuseppe Mazzini (1805-1872) dedicò interamente la propria vita all’ideale di un’Italia unita, indipendente e, a differenza di Cavour, repubblicana. Dopo aver militato nella Carboneria, nel 1831 fondò a Marsiglia la Giovine Italia, un’associazione che per prima diffuse su larga scala l’idea di unificare gli stati italiani in una repubblica democratica basata sul principio della sovranità popolare. Dopo il fallimento dei moti del ‘48 trascorse gran parte della sua vita in esilio. Mazzini è considerato il più grande teorico del Risorgimento, grazie alla sua opera di propaganda che tenne vivo il fervore patriottico e ispirò generazioni di rivoluzionari.

Vittorio Emanuele II: il re unificatore

Il Re galantuomo, Vittorio Emanuele II di Savoia (1820-1878), ebbe un ruolo fondamentale nel processo di unificazione. Come documentato dal sito ufficiale della Presidenza della Repubblica, ebbe il merito di aver mantenuto in vigore lo Statuto Albertino dopo il 1848, rendendo il Regno di Sardegna l’unico stato liberale della penisola e il punto di riferimento per i patrioti. Appoggiando la politica di Cavour e accettando i risultati delle imprese di Garibaldi, incarnò la soluzione monarchica che portò all’indipendenza della nazione, fino alla proclamazione come Re d’Italia nel 1861.

Fonte immagine: Pixabay


Articolo aggiornato il: 15/09/2025

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Studentessa di mediazione linguistica e culturale presso l'Università degli studi di Napoli l'Orientale

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