Yayoi Kusama: chi è l’artista dei pois?

opere di Yayoi Kusama.

Yayoi Kusama è una delle artiste contemporanee più famose e influenti al mondo. Nasce nel 1929 a Matsumoto, Giappone, e da subito si appassiona all’arte. La madre, contraria, le impediva di disegnare, così inizia a sviluppare il suo talento nel ricreare delle immagini in modo molto veloce e attraverso dei puntini, oggi marchio distintivo delle opere dell’artista.
Apprende lo stile pittorico tradizionale giapponese, la pittura Nihonga, ma è decisa nel voler sperimentare un proprio stile artistico. Durante gli anni ‘60 decide, dunque, di trasferirsi a New York, dove l’incontro con Andy Warhol sarà decisivo per la sua ascesa come artista Pop Art: lui, infatti, sarà il primo acquirente delle opere di Yayoi Kusama. 

Lo stile provocante delle opere di Yayoi Kusama

La produzione artistica di Yayoi Kusama è invasa da pois, veri e propri protagonisti di ogni opera. Nel 1965 nasce la sua prima Infinity Mirror Room- Phalli’s Field, ovvero una sala circondata da specchi che rendono lo spazio infinito: il pavimento è ricoperto di falli a pois, oggetto ricorrente nella prima fase dell’artista, definiti Soft Sculpture, i quali rientrano nella categoria di Arte Psicosomatica, che riguarda il produrre un elemento all’estremo fino a fargli perdere valore.
Anche il corpo diventa una tela su cui dipingere, e infatti Kusama ha dato vita alla Self-Obliteration: durante alcuni eventi performativi, la stessa ha dipinto con pois i corpi di numerose persone.

Possiamo di certo dire che sue opere sono assolutamente provocatorie, basti pensare alla XXXIII Biennale di Venezia a cui si è autoinvitata per poi gettare 900 sfere di metallo nei canali, rendendo la città stessa un’opera, dal titolo Giardini di Narciso.

Ma perché proprio i Pois?

L’ispirazione artistica nasce da un trauma infantile causato da violenze domestiche. La sua sofferenza fisica e psichica viene espressa attraverso la rappresentazione ossessiva dei pois. Questi ultimi sono metafora della piccolezza dell’essere umano rispetto ad un universo così vasto. L’arte, ha dichiarato lei stessa, è una terapia salvavita, fonte di speranza e guarigione.

Infinity Room e le Pumpkins

Tra le opere più famose di Yayoi Kusama bisogna ricordare l’Infinity Room e le Pumpkins.
L’infinity room è una rappresentazione del mondo dell’artista, un’installazione immersiva ricca di luci e colori che tentano di trasportare lo spettatore in un’altra dimensione. È costituita da specchi che rendono l’illusione di spazi infiniti, al cui interno ci possono essere diverse opere dell’artista, tra le quali, ovviamente, le zucche a pois.
Le zucche rappresentano l’alter ego di Kusama, tanto da essere molto ricorrenti nella sua produzione. Queste non sono soltanto degli ortaggi, ma hanno un significato molto più profondo: sono metafora della natura effimera della nostra esistenza, nonché un invito a guardarla con curiosità e ammirazione, con la consapevolezza di essere parte di un universo in cui ogni persona, nel suo piccolo, ha il suo valore.

Le opere di Yayoi Kusama sono testimonianze del fatto che la creatività può emergere nonostante i traumi e le difficoltà che incontriamo, e che il dolore si può trasformare in bellezza. La vita ed il lavoro dell’artista hanno segnato in modo indelebile la storia dell’arte, ispirando e influenzando gli artisti e gli amanti dell’arte.

Fonte immagine in evidenza: Pixaby

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