Talenti sprecati del calcio: 6 calciatori che non hanno mai reso come avrebbero potuto

Talenti sprecati del calcio: 6 calciatori che non hanno mai reso come avrebbero potuto

Si sa: il mondo del calcio è fatto di stelle, e le stelle possono vivere vite molto differenti. Possono nascere, brillare e affievolirsi naturalmente, oppure possono nascere, brillare e spegnersi di colpo, quasi senza spiegazione. È proprio questo che intendiamo quando parliamo di talenti sprecati del calcio, ossia quei talenti dello sport che hanno cominciato a brillare dando l’idea di essere dei veri e propri predestinati per poi sparire di colpo dai radar.

6 talenti sprecati del calcio che non hanno mai reso come avrebbero potuto

Antonio Cassano

«È giusto parlare di talenti sprecati del calcio citando chi ha vinto scudetto e Liga, ha segnato 150 gol, di cui uno nella finale di Euro 2012? Sì, se questo giocatore è Antonio Cassano» spiega France Football. Ed effettivamente è così, e il suo palmares lo spiega piuttosto chiaramente: inizio nel Bari, cinque anni alla Roma, una parentesi brevissima al Real Madrid (condita da solo 2 goal in 19 presenze con tanto di soprannome “El Gordito” per i chili di troppo) per poi passare nell’arco di due anni dall’Inter al Milan e finire la sua carriera tra Parma, Sampdoria e Verona. Proprio al Verona, tra l’altro, compie l’audace scelta di risolvere il contratto con 0 partite giocate per poi procedere direttamente al ritiro. Entra sicuramente di diritto nella lista dei talenti sprecati del calcio.

Dele Alli

Ad entrare di diritto nella lista dei talenti sprecati del calcio è anche Dele Alli, centrocampista inglese classe ’96 considerato da giovane come uno dei migliori prospetti del calcio inglese ed europeo. Proprio recentemente, Dele Alli si è aperto ai microfoni di The Overlap con Gary Neville, raccontando del suo durissimo passato e delle dipendenze che lo hanno portato a non riuscire mai realmente a rendere al meglio. Talvolta, dunque, non è l’indole personale (o le “cassanate”) a portare una stella a spegnersi così improvvisamente, e le lacrime del centrocampista sono lo specchio dei rimpianti rispetto ad un giocatore che avrebbe senza dubbio potuto illuminare il calcio per tanti anni a venire. Ad oggi è tornato all’Everton dopo una brevissima parentesi in Turchia, e chissà che l’essersi aperto non possa portarlo a tornare a brillare come un tempo.

Adriano Leite Ribeiro (Adriano l’Imperatore)

Quando parliamo di talenti sprecati del calcio, non possiamo non menzionare Adriano Leite Ribeiro (soprannominato “l’Imperatore” dai tifosi dell’Inter). Classe, fisicità, tiro, dribbling…questo è quello che Adriano è stato per due stagioni calcistiche: quella del 2004/2005 e quella del 2005/2006, segnando 44 gol di cui 19 in Champions League, diventando il miglior marcatore dell’Inter nella storia della competizione europea. Poi, ad un tratto, la scomparsa del padre Almir Leite Ribeiro. Fu proprio questo l’inizio del declino di Adriano. Un declino fatto di depressione e alcol, che non faranno mai più tornare l’Imperatore a brillare come prima. Un grandissimo rimpianto per tutti i tifosi neroazzurri, ma anche per il mondo del calcio in generale.

Alexandre Pato

Un posto nella lista dei talenti sprecati del calcio spetta anche ad Alexandre Pato, il “Papero” che non è mai riuscito ad essere l’anatroccolo che alla fine della storia si trasforma in cigno. Pato illuminerà il San Siro come punta nella stagione 2008/2009 sotto la guida di Ancelotti, realizzando 18 gol in una sola stagione in maglia rossonera. Tuttavia, è proprio mentre brillava di più che il suo fisico ha smesso di aiutarlo. Iniziano qui i primi problemi, e Pato inizia ad accusare una serie interminabile di infortuni (soprattutto muscolari) che lo tenevano fermo, talvolta, anche per mesi interi. Quando è in campo, però, continua a segnare e a far sognare, segnando un gol da vero e proprio alieno nella fase a gironi della Champions League contro il Barcellona. Continuano gli infortuni e Pato finisce al Corinthias (da cui sarà costretto a fuggire a causa di un rigore sbagliato) per poi passare ogni anno in una squadra diversa. Attualmente milita al San Paolo, dove ha già realizzato 2 reti in 7 partite.

James Rodriguez

37 gol e 42 assist in 125 presenze al Real Madrid, 15 gol e 20 assist in 67 presenze al Bayern Monaco, un Mondiale da assoluto protagonista nel 2014…Eppure, James Rodriguez merita una grande citazione all’interno della lista dei talenti sprecati del calcio. Questo perché, di fatto, oltre alle parentesi nella Liga spagnola e nella Bundesliga tedesca, la carriera di James Rodriguez ha ben poco da raccontare. Dopo il mancato riscatto del Bayern Monaco, James torna in Spagna, dove trascorrerà la stagione 2019/2020 tra panchine, interminabili infortuni e problemi disciplinari. Finirà fuori rosa anche all’Everton, per poi andare direttamente all’Al-Rayyan in Qatar. Negli ultimi anni, poi, le vicende extracalcistiche che lo hanno visto protagonista (come il party su uno yacht in piena pandemia) sicuramente non lo hanno aiutato a spiccare positivamente nella cronaca calcistica. Un altro inevitabile rimpianto del mondo del calcio.

Mario Balotelli

A chiudere la lista dei talenti sprecati del calcio vi è inevitabilmente Mario Balotelli. La storia di Balotelli è sicuramente travagliata, ma di fatto a parte le varie stagioni all’Inter, al Manchester City (non senza grandissime polemiche) e al Milan, di Super Mario c’è ben poco di positivo da ricordare. Tra grandissimi problemi disciplinari, scandali pubblici e privati (di cui un ultimo proprio quest’anno al Sion) e infortuni, Mario Balotelli resta sicuramente un grandissimo rimpianto per qualsiasi appassionato del calcio italiano e mondiale.

Fonte delle immagini: Wikipedia

A proposito di Gianluca Comentale

Vedi tutti gli articoli di Gianluca Comentale

Commenta