Le specie viventi più longeve del nostro pianeta sono senza dubbio gli alberi, patriarchi millenari che da un tempo lunghissimo assistono alla vita sulla Terra. Sono esemplari maestosi che hanno visto il trascorrere di epoche, arricchendosi di rughe e segni del tempo senza però soccombere. Per questo motivo, gli alberi sono una fonte incredibile di informazioni sul nostro pianeta: analizzandoli possiamo ricavare notizie preziose riguardo la storia del clima terrestre.
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Come si calcola l’età di un albero
Definire l’età esatta di un albero non è un compito semplice. Il metodo più conosciuto e scientificamente valido è la dendrocronologia, che consiste nel contare gli anelli presenti nella sezione del tronco: ogni anello equivale a un anno di vita. Gli anelli si formano perché il legno prodotto in primavera è più chiaro, mentre quello autunnale è più scuro. La loro forma e spessore forniscono anche indizi sullo stato di salute della pianta e sulle condizioni climatiche di quell’anno. Chiaramente, questo metodo richiede di tagliare l’albero o di estrarre un campione (carota) con strumenti appositi. In alternativa, per una stima approssimativa su un albero in vita, si può misurare la circonferenza del tronco in centimetri e dividere il valore per 2,5.
La classifica dei 10 alberi viventi più antichi al mondo
Ecco una classifica, dal più “giovane” al più anziano, dei patriarchi verdi ancora oggi in vita.
- Oliveira de Santa Iria de Azòia (circa 2.850 anni): situato a Loures, in Portogallo, questo ulivo europeo non impressiona per l’altezza, ma per la straordinaria maestosità del suo tronco, che ne rivela l’età. L’ulivo è da sempre un simbolo di longevità e saggezza.
- Patriarca da Floresta (circa 3.000 anni): questo esemplare di Cariniana legalis si trova a Santa Rita do Passa Quatro, in Brasile. È considerato l’albero non-conifera più antico del paese, un vero superstite della deforestazione che minaccia la sua specie.
- Castagno dei Cento Cavalli (circa 3.000 anni): un orgoglio italiano, questo castagno millenario si trova a Sant’Alfio, sulle pendici del Parco Nazionale dell’Etna in Sicilia. Il suo nome deriva da una leggenda secondo cui la regina Giovanna d’Aragona trovò riparo sotto le sue enormi fronde con tutto il suo seguito di cento cavalieri. È stato riconosciuto come “Monumento Messaggero di Pace” dall’UNESCO.
- S’Ozzastru (oltre 3.000 anni): è l’albero più antico d’Italia. Questo olivo selvatico si trova a Luras, in provincia di Sassari, Sardegna. Dichiarato monumento naturale nel 1991, il suo nome in dialetto sardo significa “l’Olivastro” ed è il patriarca indiscusso degli olivi millenari d’Europa.
- Gran Abuelo (circa 3.650 anni): custodito nel Parco Nazionale Alerce Costero, in Cile, questo cipresso della Patagonia (Fitzroya cupressoides) è l’albero più grande del Sud America. Raggiunge un’altezza impressionante e recenti studi suggeriscono che la sua età potrebbe essere addirittura superiore, superando i 5.000 anni, anche se la datazione è ancora in fase di verifica.
- Llangernyw Yew (circa 4.000 anni): questo straordinario tasso si trova nel sagrato di una chiesa nel villaggio di Llangernyw, nel Galles del Nord. Con una circonferenza di quasi 11 metri, è uno dei 50 alberi più importanti della Gran Bretagna, avvolto da miti e leggende locali.
- Sarv-e Abarqu (oltre 4.000 anni): un magnifico cipresso situato nella provincia di Yazd, in Iran. Alto 25 metri, è considerato un monumento nazionale iraniano. La sua incredibile longevità è attribuita alle favorevoli condizioni ambientali della zona in cui cresce.
- Matusalemme (circa 4.850 anni): per lungo tempo ritenuto l’albero più antico del mondo, questo pino dai coni setolosi (Pinus longaeva) vive sulle White Mountains, nell’Inyo National Forest in California. La sua esatta posizione è tenuta segreta per proteggerlo dal vandalismo.
- Prometheus (circa 4.900 anni al momento del taglio): sebbene non più vivente, è doveroso menzionare questo altro pino dai coni setolosi. Fu abbattuto nel 1964 da uno studente per scopi di ricerca, prima che ci si rendesse conto della sua età record. La sua storia ha portato a una maggiore protezione per gli alberi di questa specie.
- Great Basin Bristlecone Pine (oltre 5.070 anni): l’attuale detentore del record di albero singolo non clonale più antico del mondo. È un altro Pinus longaeva che vive sulle White Mountains della California, non lontano da Matusalemme. La sua scoperta nel 2012 ha riscritto le classifiche, confermando questa specie come la più longeva in assoluto.

Menzioni speciali: Pando e Old Tjikko
È importante citare altri due famosi “alberi” che spesso compaiono in queste classifiche ma che non sono organismi singoli. Pando, nello Utah, è una colonia di pioppi tremuli geneticamente identici, collegati da un unico sistema di radici che si stima abbia 80.000 anni. Old Tjikko, in Svezia, è un abete rosso il cui tronco ha solo poche centinaia di anni, ma il suo sistema di radici è stato datato con il carbonio-14 a 9.550 anni.
Nota importante: nella lista originale era presente “Il Senatore”, un cipresso della Florida. Questo albero, pur avendo circa 3.500 anni, è stato purtroppo distrutto da un incendio nel 2012 e non è più in vita.
Tabella riassuntiva degli alberi più antichi
Nome | Età stimata (anni) e luogo |
---|---|
Great Basin Bristlecone Pine | Oltre 5.070 – California, USA |
Matusalemme | Circa 4.850 – California, USA |
Sarv-e Abarqu | Oltre 4.000 – Yazd, Iran |
Llangernyw Yew | Circa 4.000 – Galles del Nord, UK |
S’Ozzastru (più antico d’Italia) | Oltre 3.000 – Sardegna, Italia |
Questi giganti silenziosi sono monumenti viventi, testimoni della storia del nostro pianeta e un prezioso patrimonio da proteggere.
Fonte immagine: Pixabay
Articolo aggiornato il: 22/08/2025