Si è tenuta nella serata del 6 ottobre la prima di uno degli spettacoli per le scuole, inclusi nel cartellone 2025/2026 del Teatro Diana: Giancarlo Siani – cronista di strada. Sulla scena, attori giovani e talentuosi hanno raccontato alcuni passaggi della vita di Giancarlo Siani, dedicandosi prettamente agli aspetti della quotidianità del giovane giornalista vittima della camorra, la cui vita è stata spezzata troppo presto dalla brutalità della criminalità organizzata di Torre Annunziata, nella provincia di Napoli, il 23 settembre 1985. Lo spettacolo di Peppe Celentano, nato da un’idea di Gianpiero Mirra, è stato creato per un pubblico di riferimento giovane, anzi giovanissimo. La messa in scena, infatti, prodotta dallo stesso Teatro Diana, è diretta ai bambini delle scuole primaria e secondaria di primo grado. Per questo, nonostante si occupi di una ferita profonda inferta dalla criminalità organizzata, la tematica viene trattata con toni lievi e gentili, che ne assicurano una comprensione senza eccessive pressioni emotive sugli spettatori.
La messa in scena dello spettacolo
Lo spettacolo si articola in due atti, da circa un’ora ciascuno. La narrazione prosegue a ritmo veloce, intervallata da brevi spezzoni musicali. Le scene sono brevi e dirette, e raccontano episodi della vita personale e professionale del giovane Siani durante gli anni della sua formazione e del suo amore per la fidanzata Daniela. La scenografia è molto semplice, realizzata mediante l’inserimento sul palco di oggetti di scena che vengono di volta in volta impiegati dagli interpreti. Molto coinvolgente risulta essere la presenza di alcuni personaggi in sala, che entrano in scena attraversando la platea. Le vicende narrate sono di chiara comprensione grazie all’uso di didascalie proiettate sullo sfondo, che garantiscono una piena contestualizzazione del periodo storico e delle situazioni rappresentate. I dialoghi sono composti da un lessico semplice e includono in alcuni casi il dialetto napoletano, portando alla luce le differenze di estrazione sociale tra i vari protagonisti.

I protagonisti in scena: volti noti e meno noti
Pur trattandosi di uno degli spettacoli per le scuole proposti dal Teatro Diana, nel cast non mancano nomi celebri del teatro napoletano. Tra questi si annoverano Gabriella Cerino, nel ruolo della sorella di Daniela, fidanzata di Siani, oltre che costumista e organizzatrice dei casting, e Massimo Masiello, attore e cantante dal variegato bagaglio di esperienze. Di fondamentale importanza è anche il contributo del maestro Giovanni Quaranta, compositore delle musiche e delle canzoni presenti nello spettacolo. La colonna sonora si rivela in grado di creare e smorzare la tensione, garantendo una maggiore partecipazione del pubblico. Come dimostrano le considerazioni proposte, lo spettacolo risulta essere piacevole e fruibile facilmente da un pubblico molto giovane: l’intenzione che si propone l’opera, ovvero quella di raccontare un assassinio mafioso per mettere a tacere un giovane che lottava per la giustizia e la verità, senza essere eccessivamente violenta o distaccata dai giorni nostri, viene soddisfatta appieno. Ciò permette anche ai giovanissimi di avvicinarsi a temi scottanti e complessi senza considerarli eccessivamente lontani da sé. Il ricordo di una pagina di cronaca tanto triste e traumatica per l’opinione pubblica viene messo a disposizione di tutti, giovani e meno giovani, perché possa non essere mai dimenticato.
Fonte Immagini nel Testo: Francesca Anna Caccavo