Conflitti Interiori al Teatro Di Villa Lazzaroni: viscerale

Conflitti Interiori

Conflitti Interiori è una commedia non canonica, un susseguirsi di risate, pugni allo stomaco (letteralmente) e spunti su cui riflettere

Conflitti Interiori, la cui prima è andata in scena al Teatro di Villa Lazzaroni la sera del 16 maggio 2025, è una commedia scritta e diretta da Ludovica Valeri e interpretata da Pamela Chantal Alessandrini, Edoardo Cappelli, Francesco Della Valle, Salvatore Genovese, Silvia Guido e India Santoro.

Conflitti interiori: una commedia dell’interno

Partiamo da un presupposto fondamentale: l’opera della Valeri non è una commedia come le altre. Anzi, da tanti punti di vista è unica nel suo genere. Ad essere protagonisti della stessa non sono, a dire la verità, neanche veri e propri esseri umani. Ad essere al centro della narrazione sono infatti gli organi del corpo umano, nello specifico quelli di Danilo, uno studente universitario di 20 anni, che da troppo tempo sta ignorando i segnali che il suo corpo gli sta mandando. Per cercare di ridurre al minimo gli spoiler, vi basti pensare che ad essere i veri e propri protagonisti della commedia sono gli organi di Danilo, che da tempo stanno cercando di avvertirlo di un malessere diffuso, che parte dal cervello e si diffonde verso tutti gli altri organi. 

L’inside out degli organi

Sono evidenti le influenze che Inside Out, film d’animazione Pixar uscito ormai diversi anni fa, abbia avuto sull’intero progetto. L’idea di portare in scena il punto di vista degli organi rispetto a ciò che avviene fuori è senza ombra di dubbio presa in prestito dal sopra citato Inside Out, ma il fatto di far vedere, più che il punto di vista di vere e proprie emozioni, quello degli organi del corpo umano appunto, nonché il modo con cui viene fatto, è del tutto unico e originale.

Conflitti interiori: gli organi riflettono ciò che siamo

Divertentissimi e profondi allo stesso tempo i personaggi di Stom (lo stomaco), Duodeno (l’intestino), Cervello e Fantasia. Impegnati nel far capire allo spettatore e a Danilo stesso come il nostro corpo funzioni come un vero e proprio macchinario, nel quale ogni ingranaggio deve andare all’unisono con l’altro. Se uno degli ingranaggi si inceppa, l’intero macchinario ne risente.
Il più grande pregio dell’intero spettacolo è quello di farti immergere a pieno all’interno delle dinamiche interne del corpo di Danilo, tanto da farti pensare “Chissà se quella volta avessi ascoltato ciò che il mio stomaco cercava di dirmi”.

Dove sto andando?

Conflitti Interiori è in grado di innescare risate, di far emozionare e di fare guardare le cose da tutta un’altra prospettiva.
La storia di Danilo è quella di un ragazzo che sta affrontando le prime difficoltà dell’ età adulta, ritrovandosi a studiare in una grande città, senza veri amici al fianco. È la storia degli organi che compongono il nostro corpo, che molto spesso finiamo per ignorare, anteponendo un organo all’altro, senza comprendere a pieno come non ci sia nel concreto un organo più importante degli altri; in quanto ogni organo ricopre un ruolo fondamentale per il funzionamento dell’intero corpo. Danilo è schiacciato dalla frenesia della sua vita, incapace di fermarsi anche solo un attimo a riflettere a cosa stia accadendo, e di cosa abbia davvero bisogno nel concreto.
Conflitti Interiori ci riporta alla mente come prendersi cura di noi stessi e come, a volte, sia necessario fermarsi e chiedersi “dove sto andando?”

Fonte immagine in evidenza: foto scattata presso il Teatro di Villa Lazzaroni da Giovanni Fede, durante la prima andata in scena il 16 maggio 2025

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