Opera viva al Piccolo Bellini | Recensione

Opera viva

In scena dal 26 al 28 Gennaio al Piccolo Bellini ritorna Opera viva, un emozionante spettacolo scritto, diretto ed interpretato dagli ex-allievi della Bellini Teatro Factory. A dare voce ai protagonisti di questa storia le intense interpretazioni di Alessandra Cocorullo, Stefania Remino, Riccardo Ciccarelli e Gianluca Vesce.

Nel lussuoso studio di un notaio si ritrovano i fratelli Palma, Alfio e Rosario, tutti convocati quali eredi di una proprietà ormai abbandonata da anni che è stata la loro casa d’infanzia e che, dopo lunghi indugi e ripensamenti, hanno deciso di vendere ad un misterioso compratore. La proprietà, che sorge su un versante costiero in un luogo non meglio precisato, è in uno stato di incuria e totale abbandono ma conserva ancora il ricordo delle loro risate e dei loro giochi.

La decisione di vendere l’immobile ad un prezzo molto inferiore al suo reale valore è ancora causa di indecisione e malumore per i tre fratelli, ed è in questo malumore che scavano le domande incalzanti del notaio. Un secco e diretto susseguirsi di domande che scavano nel passato dei tre fratelli, facendo breccia nei loro ricordi e riportando a galla un passato che ognuno di loro ha cercato di lasciarsi alle spalle.

In Opera viva, il notaio svolge un vero e proprio interrogatorio, un’operazione di estrazione e ricostruzione del passato che si va ricomponendo attraverso immagini e figure sbiadite dall’usura degli anni. Così ripercorrendo i ricordi dei tre fratelli ritroviamo pezzi d’infanzia, immagini di famiglia e disagi di adolescenti che ognuno di loro ha cercato di combattere a modo suo. Perché c’era chi andava e veniva, chi partiva e chi addirittura si è sposato pur di allontanarsi da quella vita e da quella casa.

Le domande del notaio sono crude e spietate, la loro insistenza apre crepe nel muro che i tre fratelli hanno cercato di erigere per difendersi da quel passato scomodo. E attraverso quelle crepe riemergono pezzi di un passato che è rimasto attaccato ai muri di quella casa, vivendola e consumandola anche quando dentro non c’era più vita.

Così ritroviamo tutta intera la figura imponente e ingombrante del padre, i suoi giudizi e le aspettative da cui i tre fratelli sono stati diversamente vessati. Ritroviamo i giochi di tre fratelli uniti e complici anche nella distanza che hanno cercato di mettere tra loro e quella casa, tra il loro presunto futuro e la loro disgregata infanzia. Ma soprattutto aleggia la figura della  sorella maggiore, Nica, una figura impalpabile ma realissima che li inchioda inesorabilmente alle loro responsabilità e alla loro vigliaccheria.

Opera viva è uno spettacolo vibrante e fluido, che ricostruisce paure e disagi di una famiglia come tante, un viaggio catartico nel passato attraverso l’elemento dell’acqua in cui i protagonisti rivivono tutte le loro colpe e le loro mancanze.  Una lenta e soffocante immersione del passato attraverso la quale ognuno dei protagonisti riacquisisce la memoria colpevolmente smarrita.

Opera viva: cast, regia e produzione

Opera viva è un progetto Bellini Teatro Factory a cura di Gabriele Russo, Costanza Boccardi e Marina Dammacco
di Elvira Buonocore
con Riccardo Ciccarelli, Alessandra Cocorullo, Stefania Remino, Gianluca Vesce
regia Maria Chiara Montella
aiuto regia Mario Ascione
scene Lucia Imperato
costumi Giuseppe Avallone
disegno luci Luca Sabatino
progetto sonoro Alessio Foglia
produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini

Fonte immagine articolo “Opera viva al Piccolo Bellini | Recensione”: ufficio stampa

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A proposito di Rossella Siano

Napoletana di nascita e per vocazione. Appassionata di letteratura e scrittura nonostante la scelta di una professione molto poco poetica. Provo ad aggiungere poesia attraverso la condivisione di pensieri ed emozioni in queste pagine.

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