Semplicemente Donna al Teatro Marconi | Recensione

Semplicemente Donna: un riflettore e un mezzo per dare voce alle proporzioni allarmanti che sta assumendo la violenza di genere nel mondo.

Semplicemente donna, andato in scena al Teatro Marconi il 18 maggio 2024 con Lorenzo Flaherty e Stefania Benincaso, riesce a trattare attraverso la tecnica teatrale del metateatro un tema molto delicato e tragico che purtroppo troviamo presente nella quotidianità attuale e mondiale: la violenza di genere.

Semplicemente Donna: un tema complesso dalle mille sfumature

Semplicemente Donna è patrocinato da CONFASSOCIAZIONI e UCID, nel tentativo di ricordare a tutti che la protezione della vita e la libertà delle donne rappresentano due valori che non possono essere dimenticati. Le scene riescono a coinvolgere gli spettatori attraverso un susseguirsi di emozioni che spaziano dal dramma all’ironia, rovesciando in modo paradossale i punti di vista più comuni sul tema della violenza di genere. È sicuramente un tema molto ampio, e la complessità del termine stesso avrebbe potuto non avere il giusto peso in una rappresentazione teatrale, ma le diverse sfumature della violenza di genere sono racchiuse alla perfezione in “semplicemente donna”. Lo spettacolo racconta otto storie in cui la violenza viene declinata in varie forme. È un modo di parlare di molti aspetti legati all’attualità e anche delle condizioni in cui vivono molte donne in territori in cui i diritti sono totalmente negati. I testi dello spettacolo attingono quindi a vicende e a fatti di cronaca in cui le donne hanno perso la vita per mano di un uomo, molto spesso quell’uomo che avrebbe dovuto amarle e proteggerle.

Semplicemente Donna in difesa dei diritti delle donne

Gli artisti si servono del palco per raccontare una vera e propria strage, quella che ormai ogni giorno riempie le pagine delle notizie di cronaca, e per farlo utilizzano un linguaggio a volte grottesco e sarcastico, con l’obiettivo di sensibilizzare il più possibile il pubblico. Il femminicidio molto spesso è un delitto già annunciato, ma nonostante questo non esiste ancora un monitoraggio nazionale che riesca a collegare i dati ufficiali delle istituzioni con i dati presenti e raccolti dalle varie associazioni che agiscono in difesa dei diritti delle donne. Semplicemente donna riflette in pieno la situazione sia delle donne di ieri sia delle donne di oggi, grazie alla presenza scenica dei due attori. Proprio loro saranno i protagonisti di questo spettacolo dissacrante che si propone di essere non solo un momento d’arte, ma anche un riflettore di diversi fatti di cronaca, tra cui Femminicidi, Gender Gap e Revenge Porn.

Il rumore del silenzio che potrebbe cambiare i dati

Dietro ogni violenza c’è una donna che soffre troppo spesso nell’ombra. La pièce teatrale Semplicemente Donna mette in luce uno degli aspetti più drammatici della violenza di genere: il silenzio. Rovesciando completamente i classici ruoli, Lorenzo Flaherty e Stefania Benincaso riescono a rispondere alla domanda che viene fatta più spesso alle donne vittime di violenza, ovvero le motivazioni dietro la mancata denuncia. Nonostante i dati ISTAT siano allarmanti, ad oggi non è possibile avere un quadro completo poiché sono ancora poche le donne che denunciano. 

Conclusioni

Semplicemente donna non è solo un modo per risvegliare le coscienze di un pubblico dormiente, ma è anche un mezzo per dare voce alle proporzioni allarmanti che sta assumendo la violenza di genere in tutto il mondo. Attraverso l’informazione e l’arte, i due attori ricordano anche le lotte e le idee delle tantissime donne che hanno scelto di non tacere, risvegliando le “leonesse addormentate”.

Fonte dell’immagine in evidenza: Ufficio Stampa Teatro Marconi

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