Rimbambimenti di Andrea Cosentino al Bellini | Recensione

Rimbambimenti di Andrea Cosentino | Bellini | Recensione

Al Piccolo Bellini una conferenza-spettacolo con musica

Prosegue la stagione 2023/2024 al Teatro Bellini e questa volta va in scena alla sala del Piccolo dal 19 al 24 marzo 2024 Rimbambimenti di Andrea Cosentino, autore e interprete assoluto della pièce, con la drammaturgia sonora e musica dal vivo di Lorenzo Lemme e con la presenza particolare di una marionetta realizzata da A e B. Lo spettacolo viene definito un Ted talk senescente in salsa Punk e infatti si rivela un mix esplosivo tra musica, teatro di figura, conferenza scientifica, pillole di filosofia e, appunto, un Ted talk.

Rimbambimenti di Andrea Cosentino: in fondo, cos’è il tempo?

Rimbambimenti di Andrea Cosentino si presenta fin da subito come una conferenza, tenuta da un fantomatico scienziato, durante la quale si discuterà del tempo, della materia, della fisica quantistica. Ed ecco che, poi: ogni affermazione presa e proferita, alla quale si è abituati in modo quasi scontato e assolutizzante, viene contraddetta e rifiutata il secondo dopo; ogni cosa materiale viene privata del suo nome e presentata come materia; infine, lo scienziato che aiuta l’attore in scena, il quale vi mette voce e corpo, è una marionetta affetta da Alzheimer.

Insomma, Rimbambimenti di Andrea Cosentino si rivela a poco a poco l’esatto opposto di ciò che afferma. Ed è esattamente questo il suo focus: proferire un’affermazione, potenzialmente fondata su una certa verità, e contraddirla, ribaltarla, metterla in discussione, ripudiarla, opporla ad altre verità altrettanto plausibilmente funzionali. Tale perenne contraddizione non viene costruita soltanto nello stesso periodo discorsivo esposto parola per parola, frase dopo frase, bensì anche nell’impianto scenico, come si è visto prima. Infatti, non è una scelta casualmente non-logica far parlare di scienza a un anziano affetto di Alzheimer, a un personaggio per il quale il tempo è irrimediabilmente relativo, un contorno labile progressivamente sfumato quanto lo sono i contorni della sua memoria, un personaggio che secondo tale logica a cui si è abituati non può “essere”. Ancor di più, parla di scienza un personaggio che è una marionetta, un finto qualcuno per il quale il tempo è inesistente, immobile.

Ma se la marionetta sentenzia scientificamente, l’essere umano ne risalta le contraddizioni e così Rimbambimenti di Andrea Cosentino pone costantemente il pubblico su un piano doppio, sempre ambivalente, “altro” rispetto a quanto detto, inteso e creduto. Pertanto, è tutto inesauribilmente relativo, inguaribilmente umano, essendo quella dimensione doppia insita nell’origine dell’esistenza di ogni cosa. A questo punto, per “esserci” c’è davvero bisogno di esternare profezie assolutizzanti o postulati senza ritorno?

Con Rimbambimenti di Andrea Cosentino il pubblico “è” in quel momento scomposto in tante microfratture effervescenti e speciali, in quel divenire fluente, in quelle crepe che si diramano in indefinibili, almeno a posteriori, e sconfinate possibilità.

Fonte immagine di copertina: Teatro Piccolo Bellini

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A proposito di Francesca Hasson

Francesca Hasson è giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2023. Appassionata di cultura in tutte le sue declinazioni, unisce alla formazione umanistica una visione critica e sensibile della realtà artistica contemporanea. Dopo avere intrapreso gli studi in Letteratura Classica, avvia un percorso accademico presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e consegue innanzitutto il titolo di laurea triennale in Lettere Moderne, con una tesi compilativa sull’Antigone in Letterature Comparate. Scelta simbolica di una disciplina con cui manifesta un’attenzione peculiare per l’arte, in particolare per il teatro, indagato nelle sue molteplici forme espressive. Prosegue gli studi con la laurea magistrale in Discipline della Musica e dello Spettacolo, discutendo una tesi di ricerca in Storia del Teatro dedicata a Salvatore De Muto, attore tra le ultime defunte testimonianze fondamentali della maschera di Pulcinella nel panorama teatrale partenopeo del Novecento. Durante questi anni di scrittura e di università, riscopre una passione viva per la ricerca e la critica, strumenti che considera non di giudizio definitivo ma di dialogo aperto. Collabora con il giornale online Eroica Fenice e con Quarta Parete, entrambi realtà che le servono da palestra e conoscenza. Inoltre, partecipa alla rivista Drammaturgia per l’Archivio Multimediale AMAtI dell’Università degli studi di Firenze, un progetto per il quale inserisce voci di testimonianze su attori storici e pubblica la propria tesi magistrale di ricerca. Carta e penna in mano, crede fortemente nel valore di questo tramite di smuovere confronti capaci di generare dubbi, stimolare riflessioni e innescare processi di consapevolezza. Un tipo di approccio che alimenta la sua scrittura e il suo sguardo sul mondo e che la orienta in una dimensione catartica di riconoscimento, di identità e di comprensione.

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