Settantasei, diario di un lockdown al Piccolo Bellini

Settantasei

Il progetto Zona Rossa è arrivato al suo settantaseiesimo giorno. Abbiamo trascorso settantasei giorni di reclusione all’interno del teatro Bellini, senza mai uscire. Durante questo tempo abbiamo fatto teatro, ci siamo interrogati sul senso di questo lavoro, sulla sua necessità, sulle ragioni della crisi dello spettacolo dal vivo, esasperata dalla pandemia, e abbiamo mostrato in streaming non uno spettacolo compiuto, ma le fasi creative che portano alla sua realizzazione. Tutto questo in attesa dell’annuncio della riapertura dei teatri, per debuttare davanti a un pubblico. Oggi 5 marzo è passato un anno da quando il Teatro Bellini ha chiuso. Abbiamo scelto questa data per sciogliere il progetto zona rossa perché riteniamo che la data annunciata del 27 marzo non sia una risposta alle criticità e alla complessità del nostro settore.

Alfredo Angelici, Federica Carruba Toscano, Licia Lanera, Pier Lorenzo Pisano, Matilde Vigna

Febbraio 2020, un DPCM annuncia la chiusura dei teatri per far fronte alla pandemia che cambierà la vita del nostro “bel paese”.  Dicembre 2020, a distanza di quasi un anno, al Teatro Bellini prende vita Zona Rossa, un progetto ideato da Daniele Russo e Davide Sacco, in risposta all’interruzione delle attività teatrali e al dibattito che ne è scaturito sul ruolo della cultura in generale e del teatro in particolare.

Due drammaturghi, Licia Lanera e Pierlorenzo Pisano e tre attori, Federica Carruba Toscano, Matilde Vigna e Alfredo Angelici, mentre il sipario è abbassato fino a data da destinarsi, fanno del teatro la loro casa e durante la reclusione che durerà settantasei giorni, vivono insieme e condividono un processo creativo che arriva sulla scena un anno dopo. Settantasei, come i giorni di reclusione: uno spettacolo che porta in scena, in maniera autentica e a tratti ironica, i sentimenti provati dagli artisti durante il lockdown, sentimenti condivisi dalla totalità dei lavoratori del mondo dello spettacolo, ritenuto “bene non essenziale” e quindi condannato all’immobilità. 

In scena al Piccolo Bellini, dal 21 al 30 gennaio, Settantasei-Il crollo dell’impero romano d’Occidente è un numero, una data, una testimonianza. Una riflessione continua ed estremamente attuale sul senso del teatro e della vita dei teatranti, ma anche sul tempo, sull’amore, sulla vita, sulla morte. Una riflessione sulla contemporaneità che porta in scena le emozioni che, in questo periodo così assurdo, caratterizzano le giornate di tutti noi, nessun escluso.

Settantasei-Il crollo dell’impero romano d’Occidente 

drammaturgia e regia Licia Lanera e Pier Lorenzo Pisano

con Alfredo Angelici, Federica Carruba Toscano, Matilde Vigna

scene Lucia Imperato
disegno luci Salvatore Palladino 
costumi Chiara Aversano
assistente alla regia Salvatore Scotto D’Apollonia

produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini

Fonte immagine in evidenza: Teatro Bellini

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A proposito di Rossella Capuano

Amante della lettura, scrittura e di tutto ciò che ha a che fare con le parole, è laureata in Filologia, letterature e civiltà del mondo antico. Insegna materie letterarie. Nel tempo libero si diletta assecondando le sue passioni: fotografia, musica, cinema, teatro, viaggio. Con la valigia sempre pronta, si definisce “un occhio attento” con cui osserva criticamente la realtà che la circonda.

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