Settimo Senso, dialogo con Moana Pozzi

Settimo senso Moana Pozzi

In scena dal 22 al 27 Novembre al Teatro San Ferdinando, Settimo Senso è un affascinante e immaginario dialogo che ruota attorno al concetto di pornografia giocando con il personaggio che più di tutti ha incarnato il paradigma del desiderio e del piacere sensuale, Moana Pozzi. Settimo Senso, scritto da Ruggero Cappuccio e diretto da Nadia Baldi, affascina e sorprende lo spettatore grazie alla meravigliosa interpretazione di Euridice Axen.

Su una terrazza incastrata tra le alte scogliere della Costiera Amalfitana,  un tramonto così bello da togliere il fiato accompagna il dialogo di un uomo e di una misteriosa e affascinante donna.  Poi d’improvviso la fisionomia e la conturbante sensualità della donna  sorprendono il suo interlocutore, che si accorge di avere difronte una copia troppo perfetta per non essere vera di  Moana Pozzi,  la porno-diva attorno alla cui morte  si avvolge da sempre un fitto mistero e un’inguaribile e morbosa curiosità. La sorpresa dell’uomo non passa inosservata alla donna che dà il via ad un intenso e ammaliante dialogo, un dialogo che suona come una sfida e offre innumerevoli spunti critici sulla vita dell’attrice e sul suo concetto di pornografia.

La protagonista, un’ecclettica e sensualissima Euridice Axen, colpisce nel profondo il suo interlocutore mettendone a nudo immediatamente le sue fragilità e morbose curiosità. Il primo pensiero dell’uomo è sicuramente quello di raccogliere informazioni per scrivere l’articolo che rivela definitivamente la falsa morte di Moana Pozzi. Ma la donna non mostra turbamento per il pericolo a cui la espone questo incontro, bensì trae spunto da quel meccanismo di ossessiva e morbosa curiosità, che da sempre ammanta la figura di Moana, per lanciarsi in una critica universale verso un società bigotta e corrotta; una società che mette all’indice il piacere sensuale marchiandolo con l’appellativo di pornografia nel disperato tentativo di nascondere il reale significato di questo termine.

Perché per la pseudo-Moana non è pornografico tutto ciò che la gente confonde con tale termine, bensì è pornografico il meccanismo del potere e gli indecenti compromessi ai quali ciascuno si sottomette nel disperato tentativo di acquisirlo: sono pornografiche le ingiustizie e le crudeltà di cui potenti e gente comune si macchiano ogni giorno lasciando emarginati i più fragili; pornografica è l’ipocrisia della gente che reitera ossessivamente la sua ipocrisia marchiando con tale termine tutti i piaceri innocenti; pornografico è il bigottismo che si replica all’infinito ogni qualvolta cerchiamo di screditare la sensualità marcandola come pornografica; pornografico è l’arrivismo dell’uomo che difronte ad un’affascinante e sensuale donna non si sofferma sul piacere della sua compagnia, bensì concentra tutti i suoi sforzi nel tentativo di rivelare dettagli inconfondibili della sua identità solo per il lustro e la fama che quella rivelazione potranno dargli.

Il meccanismo che la protagonista mette in pratica è sconvolgente nella sua astuzia e riesce a mettere a nudo l’essenza stessa dell’animo umano nella sua cruda realità. Mentre irretisce l’uomo con la proposta di un conturbante gioco notturno, la nostra Moana lo mette difronte a tutte le sue banali e pornografiche fragilità e ai pensieri opportunistici che lo animano. Il settimo senso che si materializza nel gioco della protagonista è una sfida a vincere i propri impulsi più beceri e pornografici per aprirsi al piacere puro e innocente; vivere una condivisione di sensi evitando di lasciarsi appiattire in quella condizione tetra e meschina a cui conduce l’arrivismo e l’opportunismo.

di Ruggero Cappuccio

regia Nadia Baldi
con Euridice Axen
costumi Carlo Poggioli
musiche Ivo Parlati
progetto luci e scene Nadia Baldi

produzione Teatro Segreto

Fonte immagine: SETTIMO SENSO – Teatro di Napoli

Leggi anche:

https://www.eroicafenice.com/teatro/il-medico-dei-pazzi/ 

Altri articoli da non perdere
Il sogno di una cosa al Bolivar | Recensione
Il sogno di una cosa al Bolivar

Il sogno di una cosa di Pier Paolo Pasolini arriva al Bolivar in versione parole e musica di Elio Germano Scopri di più

Duum, tra favola e poesia in movimento
duum

Recensione di  Duum. Il salto verso la bellezza Poesia in movimento. Se si dovesse sintetizzare Duum con una sola espressione, Scopri di più

Poubelle di Luca Lombardo, una favola romantica
Poubelle di Luca Lombardo, uno spettacolo magico

Recensione dello spettacolo di Luca Lombardo Poubelle  Divertimento, magia e romantica tenerezza. Non poteva andare meglio il ritorno sul palcoscenico per Scopri di più

Pseudolus al Teatro Arcobaleno | Recensione
Pseudolus al Teatro Arcobaleno | Recensione

Lo Pseudolus di Plauto è in scena al Teatro Arcobaleno di Roma fino al 17 dicembre, ultimo spettacolo prima della Scopri di più

Bathroom, di Valeria Impagliazzo | Il femminile singolare al Tram
Valeria Impagliazzo

Recensione di Bathroom, di e con Valeria Impagliazzo Un bagno, uno specchio e la solitudine di donna. Il sottofondo di Scopri di più

Gli abitanti di Alessio Forgione al Ridotto Mercadante | Recensione
Gli abitanti di Alessio Forgione

Arturo Cirillo dirige lo spettacolo Gli abitanti, il cui testo è stato scritto da Alessio Forgione sulla pelle e anima Scopri di più

A proposito di Rossella Siano

Napoletana di nascita e per vocazione. Appassionata di letteratura e scrittura nonostante la scelta di una professione molto poco poetica. Provo ad aggiungere poesia attraverso la condivisione di pensieri ed emozioni in queste pagine.

Vedi tutti gli articoli di Rossella Siano

Commenta