Teatro Arcobaleno (Roma): la stagione 2023/2024

Teatro Arcobaleno: la nuova stagione 2023/2024

Presentata al Teatro Arcobaleno di Roma la nuova stagione ’23/24, in partenza il prossimo 19 ottobre. Tanti i generi e tanti i temi per leggere la realtà attraverso le opere che hanno fatto la storia del teatro classico e moderno.

La stagione ’22/23 del Teatro Arcobaleno si era conclusa nell’approvazione unanime con lo spettacolo Epos scritto e diretto da Vincenzo Zingaro, e anche da lui interpretato. Una stagione che ha permesso al Centro stabile del classico di portare a casa un grande successo di pubblico e anche di riconoscimenti. Lo scorso marzo, infatti, Zingaro è stato premiato alla Camera dei Deputati come eccellenza nazionale. Merito del progetto che Zingaro mise a punto con la Compagnia Castalia trent’anni or sono, con lo scopo di dare nuova veste e nuova vita ai classici del teatro che, riprendendo una frase di Calvino, non smettono mai di dire quello che hanno da dire. Un teatro autentico, quello da lui promosso, che cerca, da anni, di riprodurre la sacralità e la pregnanza del teatro di ogni epoca.

Nuova stagione, stessi principi

È mantenendo fede a questi principi di base che è stata pianificata e presentata al Teatro Arcobaleno la stagione 2023/2024. Un progetto, quello in partenza il prossimo 19 ottobre, che viaggia attraverso infiniti mondi, gli stessi a cui, come recita il motto della stagione 23/24, conduce il teatro.

Tanti i generi e tanti i temi affrontati. Si inizia il 19 ottobre con Non fui gentile, fui Gentileschi con Debora Caprioglio, per raccontare il dramma della pittrice Artemisia Gentileschi, una delle pochissime voci femminili in un panorama artistico che nel Seicento era governato da uomini. Proprio contro gli uomini, e contro la violenza subita per loro mano, Artemisia scaglia la ferocia della sua pittura a tinte forti e caravaggesche.

Il Teatro Arcobaleno, centro stabile del Classico

In programma al teatro di Via Redi, immancabilmente, anche la commedia latina e la tragedia greca, colonna portante del Centro Stabile del Classico. Il 26 ottobre sarà la volta dell’Asino d’oro tratto dall’opera di Apuleio, la storia metamorfica e catartica dell’asino Lucio che deve affrontare lunghe e complesse peripezie prima di essere iniziato al culto della dea Iside. Il 1 dicembre Pietro Romano e Giovanni Carta metteranno in scena lo Pseudolos, uno dei più emblematici – e dei più maturi – tra i servi truffaldini di Plauto. A seguire, dal 26 gennaio al 4 febbraio, Cinzia Maccagnano porterà sul palco del teatro romano il Curculio di Plauto.

Tra le commedie ci sarà anche La Pace di Aristofane, in programma dall’8 al 24 marzo, per la regia di Vincenzo Zingaro; dopo il grande successo de Le nuvole della scorsa stagione, con La Pace la compagnia Castalia ritorna protagonista della commedia classica antica.  E della pace e della guerra, in particolare del dramma della Prima guerra mondiale, si parlerà anche dal 10 al 19 novembre con Gli ultimi giorni dell’umanità, scritto dal tedesco Karl Kraus e interpretato da Beatrice Palme (già nota per Nuova Cinema Paradiso e tanti altri successi del grande schermo).

Alle voci e ai volti di Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini sarà, invece, affidato il dibattito eternamente attuale tra la tracotanza del potere e la democrazia, riproponendo la più antica delle tragedie pervenutaci per intero, i Persiani di Eschilo, in programma al Teatro Arcobaleno dall’8 all’11 febbraio 2024; mentre Beatrice Fazi sarà la protagonista dell’Edipo a Colono, che porta sempre la firma di Eschilo, nella versione diretta da Vanessa Gasparri.

Il teatro moderno e contemporaneo

Questi e altri spettacoli – dallo Shylock shakesperiano a Sciascia, da Pirandello e Čechov allo speciale della notte di Capodanno e dell’Epifania – sui quali cadrà il sipario (letteralmente e simbolicamente) il 12 maggio, con una chiusura in grande stile affidata ad un Orlando Furioso diretto e interpretato da Vincenzo Zingaro.

Infiniti viaggi che partiranno da questo piccolo teatro che si affaccia, discreto, dalle vie strette che portano a Villa Torlonia, con l’insegna luminosa che invita a entrare e il cartellone esposto all’ingresso che promette belle serate. 

Fonte immagine: https://www.teatroarcobaleno.it/

A proposito di M. S.

Laureata in Filologia, letterature e storia dell’antichità, ho la testa piena di film anni ’90, di fotografie e di libri usati. Ho conseguito un Master in Giornalismo ed editoria. Insegno italiano, latino e greco, scrivo quando ne ho bisogno e intervisto persone. Vivere mille vite possibili attraverso gli altri è la cosa che mi riesce meglio, perché mi solleva dalla pesantezza delle scelte.

Vedi tutti gli articoli di M. S.

Commenta