L’alimentazione cinese ha subito innumerevoli cambiamenti nel corso dei secoli, ma il tema del cibo resta un elemento cardine della cultura. Un noto proverbio recita: «Per il popolo il cibo è come il cielo» (民以食为天), sottolineando l’importanza del cibo come nutrimento, piacere e status sociale. Questo articolo esplora la vera storia dell’alimentazione in Cina, andando oltre i pregiudizi.
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L’alimentazione cinese antica: riti, cibo e ritrovamenti
Nell’antica Cina, il cibo non era solo nutrimento, ma anche un’offerta agli antenati e un simbolo di status. I sovrani delle dinastie Shang e Zhou usavano preziosi vasi di bronzo per le offerte rituali, distinguendosi dal popolo. I ricchi erano noti come mangiatori di carne (肉食者), un lusso per pochi. Molte informazioni ci giungono dalle tombe dei nobili Han (206 a.C. – 220 d.C.), come quella della Marchesa di Dai a Mawangdui, dove sono stati ritrovati corredi da banchetto e persino menù su listarelle di bambù.
Grazie a questi ritrovamenti, sappiamo che gli Han, oltre a miglio, riso e frumento, consumavano ortaggi, carne e pesce conditi con salsa di soia, miele e zenzero. L’archeologia ha confermato queste abitudini, ritrovando semi di melone non digeriti nello stomaco di mummie perfettamente conservate.
Curiosità storiche: alcol, latticini e tofu
Gli alcolici, ottenuti dalla fermentazione di riso e miglio, hanno sempre avuto un ruolo importante, ispirando anche poeti come Li Bai. Curiosamente, nel Medioevo si diffusero i latticini, ma a partire dall’epoca Song vennero considerati “cibo barbaro” e quasi abbandonati, il che potrebbe spiegare la radice storica dell’alta incidenza di intolleranza al lattosio nella popolazione cinese odierna. Anche il tofu non è un’invenzione moderna: divenne un sostituto della carne nelle cerchie buddiste e daoiste, entrando nell’alimentazione comune già in epoca Song.
Stereotipi sull’alimentazione cinese: la verità dietro gli orrori
Gli stereotipi sull’alimentazione cinese sono diffusi, ma pochi sanno che spesso nascondono la disperazione di un popolo affamato, non la crudeltà. La Cina è stata tormentata da terribili carestie, come quella causata dal Grande balzo in avanti di Mao. In questi periodi, la fame spingeva a mangiare qualsiasi cosa, non per scelta ma per sopravvivenza.
Stereotipo comune | Verità storica |
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“I cinesi mangiano di tutto, anche insetti e serpenti”. | Queste pratiche erano limitate a specifiche regioni (soprattutto nel Sud) o a periodi di grave carestia, in cui la necessità spingeva a consumare fonti di proteine non convenzionali. Non è mai stata la norma. |
“In Cina si praticava il cannibalismo”. | Episodi di cannibalismo sono documentati, ma quasi esclusivamente come gesti estremi di sopravvivenza durante le peggiori carestie della storia cinese, non come pratica culturale. |
“La cucina cinese è solo riso, involtini primavera e pollo alle mandorle”. | Questa è una visione estremamente riduttiva, basata sulla cucina cantonese adattata per l’Occidente. La Cina ha otto grandi tradizioni culinarie regionali, con una varietà immensa di sapori e ingredienti. |
È fondamentale superare questi pregiudizi per apprezzare la vera ricchezza e varietà della cucina cinese, che va ben oltre i piatti che troviamo nei ristoranti occidentali.
Altre informazioni e domande sull’alimentazione cinese
Qual è l’importanza del cibo nella cultura cinese?
Il cibo è al centro della vita sociale e culturale. È un simbolo di prosperità, un elemento fondamentale nelle feste, nelle celebrazioni familiari e negli affari. Il modo in cui il cibo viene preparato, offerto e condiviso ha profondi significati legati all’armonia, al rispetto e allo status sociale. Un modo comune per salutare qualcuno in Cina è chiedere “你吃了吗?” (nǐ chī le ma?), che significa “Hai mangiato?”.
Cosa mangiavano gli antichi cinesi?
L’alimentazione di base variava geograficamente: miglio e frumento nel Nord, riso nel Sud. A questi si aggiungevano verdure (soia, germogli di bambù), frutta e, per le classi più agiate, carne (maiale, pollo, manzo) e pesce, spesso insaporiti con salse e spezie.
Perché molti cinesi sono intolleranti al lattosio?
Storicamente, dopo l’infanzia, i latticini non erano una parte significativa della dieta tradizionale cinese, venendo addirittura considerati “cibo da barbari” in alcuni periodi. Di conseguenza, nel corso dei secoli, gran parte della popolazione ha perso la capacità di produrre l’enzima lattasi, necessario per digerire il lattosio. Si tratta di un adattamento genetico a un modello alimentare.
Fonte immagine di copertina: Pixabay
Articolo aggiornato il: 04/09/2025