Anime degli anni ’90: 4 da recuperare

Anime degli anni '90: 4 da recuperare

Il fenomeno della diffusione degli anime al di fuori dei confini del Giappone sta crescendo a dismisura di anno in anno, coinvolgendo fasce sempre più ampie di popolazione. Che sia un adolescente o un adulto non c’è da sorprendersi poiché in molti sono ormai appassionati a questo genere. Ma è un errore pensare che gli anime abbiano fatto breccia nel cuore delle persone solo nel nuovo millennio. Negli anni Sessanta del secolo scorso ha, infatti, avuto inizio un’epoca d’oro per i cartoni animati giapponesi, durata per ben quattro decadi. È proprio sugli anime degli anni ‘90 che proiettiamo il focus. È un periodo ricco di vere e proprie perle rare per il mondo dell’animazione, tanto che alcuni anime sono diventati dei cult. A rendere ancora oggi queste opere meritevoli di interesse e di fascino sono le tecniche di animazione legate al passato, che sembrano così lontane rispetto alla definizione e alla risoluzione grafica che si riscontra nel presente, ma si portano dietro un piacevole senso di nostalgia. Le tematiche e i protagonisti sono i più vari: dai mecha alle avventure in giro nello spazio, dai maestri di arti marziali ai combattimenti tra umani e demoni, e molto altro ancora.

Ma quali sono i quattro anime degli anni ‘90 da recuperare?

1. Yu Yu Hakusho

Yu Yu Hakusho, famoso in Italia con il titolo di Yu degli Spettri, è un manga del grande maestro Yoshihiro Togashi, autore anche di Hunter X Hunter. La serie anime è iniziata nel 1992 ed è composta da 112 episodi. Da poco, su Netflix, è stata rilasciata una serie live action di questa opera.
Il protagonista è Yusuke Urameshi, un giovane teppista dal cuore d’oro che per salvare un bambino che stava per essere investito sacrifica la propria vita. In questa occasione scopre la reale esistenza dell’aldilà, ma la sua morte coglie alla sprovvista il piccolo Enma – figlio del Re degli Spiriti e sovrano del Mondo degli Spiriti –  che propone a Yusuke, come ricompensa per l’eroico gesto, di tornare in vita a patto di assumere il ruolo di investigatore per conto del mondo spirituale. Comincia così l’avventura di Urameshi cui spetta il compito di mantenere l’equilibrio tra il mondo dei vivi e quello dei demoni.
È un classico battle shōnen, in cui gli scontri sono appassionanti e prevedono l’utilizzo di tecniche di grande impatto visivo per l’epoca. Yu Yu Hakusho si inserisce tra gli anime degli anni ‘90 da vedere assolutamente anche grazie ad una magnifica caratterizzazione dei personaggi. Questo mix di fattori terrà gli spettatori incollati allo schermo.

2. Cowboy Bebop

Parlando di cult, Cowboy Bebop occupa i vertici degli anime degli anni ‘90 sotto tutti i punti di vista. Almeno una volta nella vita bisogna vederlo. L’opera di Shinichirō Watanabe risale al 1998 e ha riscosso un incredibile successo che si è protratto nel tempo, tanto che al giorno d’oggi è ancora considerato uno degli anime più belli di sempre. La storia è ambientata in un futuro in cui i viaggi spaziali sono un elemento di ordinaria routine. Spike Spiegel è il protagonista, un ex sicario divenuto cacciatore di taglie, un cowboy nel gergo specifico del mondo creato da Watanabe. il compito dei cowboy è quello di catturare i criminali e i pirati dello spazio. A spiccare in Cowboy Bebop è sicuramente la colonna sonora, tra le più accattivanti e iconiche del settore. Spike e i suoi compagni sono caratterizzati alla perfezione e svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo della trama. Ad ognuno di loro, inoltre, è dedicato un approfondimento delle vicende personali che mira a scavare in passati complicati. L’anime nel complesso è breve, conta solo 26 episodi e si può guardare su Netflix. La piattaforma di streaming americana ne ha curato anche un live action che non ha reso giustizia all’opera originale.

3. Neon Genesis Evangelion

Pietra miliare dell’animazione nipponica, per Neon Genesis Evangelion non bastano gli aggettivi di elogio. Quest’ anime degli anni ‘90 ha fatto la storia, nonostante gli episodi siano solo 26. Ha fatto il suo debutto in Giappone nel 1995. Gli eventi si svolgono in un mondo post-apocalittico, precisamente vent’anni dopo la catastrofe. Shinji Ikari viene portato a Tokyo dal padre che lo addestra all’utilizzo di un particolare tipo di mecha, chiamati Evangelion, allo scopo di eliminare gli alieni che hanno invaso il pianeta Terra, gli Angeli. In pratica Shinji intraprende una carriera militare che vedrà delle complicazioni appena saranno rivelate informazioni sia sulla vera natura degli Evangelion sia sugli Angeli.
Chi non apprezza il genere di anime legate ai mecha non deve intimorirsi, Neon Genesis Evangelion merita ugualmente di essere visionato poiché unisce la fantascienza ad una profondità e drammaticità della storia raccontata e ad un’intensa introspezione psicologica dei personaggi. Anche in questo caso, su Netflix è possibile recuperare l’anime.

4. Trigun

Nel 1998, dalla mano di Yasuhiro Nightow, ha preso vita Trigun. È uno degli anime degli anni ‘90 di maggiore rilevanza in quanto ha costituito la base per le opere di azione e avventura degli anni seguenti. I fan degli shōnen di avventura con un’ambientazione fantascientifica e stempunk non possono esimersi dal farsi trasportare da questa serie animata. Un ulteriore punto a favore è rappresentato da una sigla di apertura in pieno stile hard rock.
Gunsmoke è il pianeta desertico in cui si sviluppa la trama e il protagonista è Vash The Stampede, un abile pistolero conosciuto col soprannome di “tifone umanoide, accusato di aver raso al suolo una città e quindi ricercato come criminale. In realtà Vash a causa di un’amnesia non ha memoria della distruzione di July City ed è tutto fuorché un criminale, anzi si batte sempre a favore dei bisognosi. Trigun si basa perciò sul viaggio di Vash e dei suoi compagni allo scopo di risalire alle origini dell’amnesia e di scoprire la verità sul suo misterioso passato. I 26 episodi dell’anime sono presenti nel catalogo di Netflix.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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