Colonne sonore italiane degli anime: 5 da ricordare

Colonne sonore italiane degli anime: 4 da ricordare

Le sigle dei cartoni animati rappresentano un biglietto da visita di forte impatto e sono il primo strumento capace di attirare l’attenzione e l’interesse dello spettatore. Una bella canzone, coinvolgente e accattivante, svolge una funzione magnetica da non sottovalutare.
Negli ultimi anni, gli anime giapponesi arrivano in Italia con la loro colonna sonora originale e si è ormai persa l’abitudine di riscriverle o comporle direttamente in italiano. Ma in passato, nel periodo che gravita intorno all’inizio del nuovo millennio, le colonne sonore italiane degli anime sono state compagne di vita indimenticabili. Non stupirebbe che qualcuno ne abbia tirato fuori una playlist dal sapore storico o che alla prima nota cominci a cantarla a squarciagola, perdendosi nei ricordi di un’infanzia o di un’adolescenza meravigliosa.

Il panorama delle colonne sonore italiane degli anime è vastissimo, tocca le tematiche più svariate e gli stessi artisti che le hanno interpretate hanno rubato un pezzo del nostro cuore, con Cristina D’Avena e Giorgio Vanni che occupano il trono di re e regina in questo specifico e peculiare settore della musica italiana.

Le colonne sonore italiane degli anime da portare nel cuore

Onestamente stilare una classifica delle migliori canzoni correlate agli anime è impossibile, ogni fan ha i propri gusti e potrebbe storcere il naso a vederne presenti alcune al posto di altre. Però se ne possono segnalare 5 da ricordare assolutamente, perché hanno il giusto mix di ingredienti tali da renderle dei veri e propri cult, al pari delle opere cui fanno riferimento.

1. What’s My Destiny Dragon Ball

Una presenza a dir poco obbligatoria nella categoria delle colonne sonore italiane degli anime è What’s My Destiny Dragon Ball, conosciuta da chiunque. Verosimilmente anche chi non nutre alcuna passione per il mondo dei cartoni animati è in grado di ripetere il ritornello di questo pezzo di storia. Da segnalare come questa sigla, nonostante sia andata in onda nelle reti Mediaset per oltre due decenni, e continua ad essere riproposta saltuariamente, non sia mai passata di moda e riesce a trasmettere sempre delle emozioni uniche a chi la ascolta. La storica canzone a cui Giorgio Vanni ha prestato la voce è una delle più amate in assoluto dal pubblico. Inoltre, questo brano porta con sé un senso di nostalgia siccome, per chi ha superato la soglia dei vent’anni, fa tornare in mente il ritorno a casa dopo la scuola che corrispondeva alla sua trasmissione in televisione.

2. Pokémon: oltre i cieli dell’avventura

Ancora Giorgio Vanni è il cantante di questa sigla, risalente al 2000, che ha aperto la seconda stagione della serie animata dei Pokémon. Il testo della canzone è emblematico, un inno alla libertà e allo spirito di avventura, seguendo un ritmo trascinante ed esplosivo che la colloca nella lista delle migliori colonne sonore italiane degli anime. Chi ama l’universo dei Pokemon non potrà mai restare indifferente all’ascolto di Oltre i cieli dell’avventura.

3. Io credo in me

Non c’è due senza tre per Giorgio Vanni, interprete dell’iconica sigla che per tanti anni ha aperto la serie animata di Naruto. Le parole del testo di Io credo in me raccontano la storia del giovane ninja di Konoha, Naruto Uzumaki, permettendo al telespettatore di entrare subito in contatto con lui e di provare una grande empatia per la difficile vita che ha vissuto. Impossible non farsi trasportare dall‘emotività e dal carisma di questo brano, da includere per forza tra le colonne sonore italiane degli anime.

4- All’arrembaggio

Chiudiamo la serie dei big three, insieme a Dragon Ball e Naruto chiaramente, con la sigla che ha fatto conoscere al pubblico della penisola il capolavoro del maestro Oda: One Piece. Questa intro, pubblicata nel lontano 2001, è stata cantata dalla meravigliosa voce di Cristina D’Avena, che già aveva racimolata una grande notorietà, e da Giorgio Vanni, che all’epoca iniziava a farsi conoscere.
All’arrembaggio è un brano che trasuda libertà e voglia di avventura (tematiche ricorrenti nelle colonne sonore italiane degli anime, tanto quanto in quelle originali), di affermarsi per diventare qualcuno attraverso la determinazione e di raggiungere i propri scopi. Questa canzone trasmette agli ascoltatori il desiderio di salpare e navigare per i sette mari in cerca del leggendario tesoro.

5- Shaman King

Shaman King è un manga realizzato da Hiroyuki Takei, arrivata in Italia nel 2005. Nel 2021 Netflix ha distribuito un remake dell’anime. È un’opera leggermente sottovalutata, nonostante l’originalità e l’intensità della trama.
In Italia, la sigla della serie animata ha avuto un autore d’eccezione: Marco Masini. L’invito è di godere almeno una volta dell’ascolto di questa canzone straordinaria, che forse non ha mai ricevuto tutta l’attenzione che meritava. La voce rauca ed emozionante di Masini, il testo che rende subito l’idea del senso della serie, il ritornello che entra nella testa, sono queste le motivazioni che consentono a Shaman King di essere una delle colonne sonore italiane degli anime più belle della storia.

Fonte immagine: Pixabay

A proposito di Mariagrazia Marino

Vedi tutti gli articoli di Mariagrazia Marino

Commenta