Cartesiana: l’omaggio a Enzo Moscato al TIN | Recensione

Cartesiana: l'omaggio a Enzo Moscato al Tin | Recensione

Al Tin- Teatro instabile di Napoli, il 28 e il 29 gennaio è andato in scena Cartesiana, lo spettacolo che rende omaggio al drammaturgo Enzo Moscato ad un anno dalla sua scomparsa. Lo spettacolo, diretto da Gianni Sallustro e interpretato magistralmente da Gino Curcione, è un viaggio teatrale diviso in tre monologhi: Cartesiana, Spiritilli e Re Bomba. Ogni blocco è alternato dalla soave voce di Enza Di Blasio che esegue, con chitarra, canzoni scelte dal repertorio di tradizione e di collaborazione artistica con lo stesso Enzo Moscato tra cui ‘A sirena (Di Giacomo/Valente, 1897), Desiderio (Trusiano/Mazzocco, 1949) e Anna Soròr (testo di Enzo Moscato e musica di Enza Di Blasio). A impreziosire lo spettacolo, gli attori dell’Accademia Vesuviana del Teatro e Cinema che hanno contribuito a rendere lo spettacolo ancora più intenso.

Cartesiana: l'omaggio a Enzo Moscato al Tin

La rassegna “We love Enzo”

We love Enzo è un progetto di Casa del Contemporaneo per Sala Assoli ideato da Claudio Affinito, che nasce nella stagione 2022/23 per celebrare e tenere viva l’eredità artistica e poetica di Enzo Moscato, uno dei drammaturghi più importanti del teatro napoletano. We love Enzo non è semplicemente una rassegna di spettacoli, ma è un modo per mantenere viva la sua voce visionaria e potente.  Dopo la sua scomparsa, avvenuta proprio mentre risuonavano le note del tributo di Isa Danieli, durante lo spettacolo Tutto è fernuto il 13 gennaio dello scorso anno, questo omaggio è diventato un modo per tramandare il mondo di Moscato. Nel gennaio 2025, la rassegna We love Enzo si è estesa nei teatri napoletani e salernitani, in una sorta di saluto-celebrazione, un unico atto poetico che fa sentire ancora viva la presenza di Enzo.

TIN-Teatro instabile di Napoli

Cartesiana è stato messo in scena al TIN- Teatro instabile di Napoli nel cuore del centro storico della nostra città e vede come direttore artistico Gianni Sallustro, regista di Cartesiana. Il TIN, situato nelle segrete di Palazzo Spinelli in Vico Fico Purgatorio ad Arco, è stato fondato nel 1967 da Michele del Grosso e ha ospitato numerosi artisti, tra cui Franco Battiato, Pino Daniele, Massimo Troisi e Antonello Venditti. Il Teatro instabile di Napoli presenta una struttura architettonica con pianta ellittica, otto archi e una disposizione a deambulatorio intorno a un fulcro centrale; perciò, ricorda la scena nuda del teatro elisabettiano-shakespeariano, ed è l’unico teatro di Napoli a pianta circolare. La struttura del teatro stesso fa parte dello spettacolo Cartesiana in cui Gino Curcione si sposta su tre diversi spazi del palcoscenico per i tre diversi monologhi, accompagnato dalla magia e dal mistero degli attori: figure spettrali mosse dalle stesse parole recitate da Curcione quasi a rompere la quarta parete, rendendo così l’atmosfera a teatro da un lato intima dall’altro incerta.

Cartesiana: omaggio di Gino Curcione a Enzo Moscato

Cartesiana è la dimostrazione attoriale di un grande maestro quale Gino Curcione che avendo conosciuto e condiviso il palcoscenico con Enzo Moscato ne ha introiettato il modus operandi e l’intenzione dell’autore. La voce meravigliosa di Enza Di Blasio riesce a penetrare nell’anima degli spettatori, creando, insieme alle parole dei monologhi recitati da Curcione, un dialogo che vede come protagoniste due melodie: quella della musica cantata dalla Di Blasio e quella delle parole a ritmo serrato di Curcione.

Cartesiana è un progetto che lega tre drammaturgie di Enzo Moscato: Cartesiana, grottesca vicenda di tre “femminielli”; Spiritilli la storia di due coniugi che “sfidano” le leggi della tradizione magica napoletana; Re bomba piccolo spaccato che racconta lo scontro eterno tra monarchia e plebe. Ed è proprio il contrasto che fa da grande file rouge dello spettacolo: la decadenza di una sceneggiatura povera e spettrale, i costumi pomposi degli attori sullo sfondo; la maestria nella voce dei due protagonisti contro le parole che raccontano i miserabili, i dimenticati; la sonorità sapiente e ben calibrata di tutto ciò che viene emesso dalla voce di Curcione, contro quei modi di dire, quelle frasi fatte, tramandate di comare in comare.

Cartesiana è uno dei testi più audaci e spericolati della drammaturgia di Moscato scritto nel 1986 che narra di Cartesiana, Miss Inciucio e Cha-Cha-Cha, tre trans napoletani che viaggiano verso la Spagna per cercare una propria identità sessuale. Questo monologo non tocca solo la comunità LGBTQ+, ma anzi arriva a chiunque: raggiungere Azuléjos, città in cui si trova il santuario/ clinica dove sottoporsi all’intervento di chirurgia transessuale, non è solamente una meta per i protagonisti ma un posto in cui trovare sé stessi, un posto dove appagare il desiderio di appartenere a qualcosa e di cambiare finalmente.

 Spiritilli, il secondo monologo, è tratta dallo spettacolo Scannasurice e narra dell’incontro tra l’umano e il soprannaturale che è tipicamente napoletano: dei fantasmi- gli spiritilli– abitano la casa di una famiglia umile e diseredata portando sia piacevole e inaspettata ricchezza che vari scompigli che finiranno in tragedia.

L’ultimo monologo, Re Bomba, è tratto da Partitura e poi ripreso in Rasoi con la regia di Servillo e Martone. Racconta, dal punto di vista di un cuoco-macellaio,  il disagio e l’astio della plebe nei confronti della nobiltà, in particolar modo verso Ferdinando IV e Maria Carolina.

Cartesiana è uno strano scenario onirico, in cui lo spettatore si chiede se è giusto ridere delle disavventure dei protagonisti o se è meglio fermarsi a riflettere. Ma è questa la magia: galleggiare in un sogno dove entrambi sentimenti trovano spazio, e chi lo sa che questa parentesi sia un vorticoso incubo o se è solo l’ennesima leggenda tramandata di balcone in balcone, nei nostri vicoli di Napoli.

Fonte immagine: Archivio personale

Altri articoli da non perdere
Claude Monet: the Immersive Experience arriva a Napoli
Claude Monet

A partire dal 20 maggio, nella Chiesa di San Potito in via Tommasi 1, a Napoli, arriva la grande mostra Scopri di più

Il giardino delle zucche, una tradizione americana sbarcata in Italia

Ecco il giardino delle zucche di Pignataro Maggiore, dove trascorrere nel mese di ottobre momenti magici con animali, zucche, laboratori Scopri di più

Allo store Nalì un Holly Jolly Christmas party
store nalì

Lo store Nalì ha dato il benvenuto al mese del Natale con un "Holly Jolly Christmas party" nell’elegante via Chiaia, Scopri di più

Raffaello torna in vita a Capodimonte
Raffaello torna in vita a Capodimonte

Pensare a Raffaello vuol dire immergersi in un mare di armonia, delicatezza e intimità. Non a caso il pittore rappresenta Scopri di più

Carnevale di Fano 2024: il Carnevale più antico e dolce che ci sia
Carnevale di Fano 2024 il Carnevale più antico e dolce che ci sia

Dall'antichità al futuro, questa è la prospettiva che il Carnevale di Fano 2024 vuole trasmettere durante l'edizione di quest'anno. Un Scopri di più

PosterArt, FrameArsArtes inaugura la mostra
PosterArt

La mostra PosterArt, curata dal presidente della galleria FrameArsArtes Paola Pozzi, apre le porte al pubblico venerdì 23 settembre.  Lo Scopri di più

A proposito di Chiara Di Genova

Vedi tutti gli articoli di Chiara Di Genova

Commenta