19 Marzo 1955, nasceva Pino Daniele

19 marzo 1955

Il 19 Marzo 1955 nasceva Pino Daniele, uno dei cantautori più famosi della città partenopea. Vediamone insieme canzoni, concerti, vita privata e curiosità sul suo mondo musicale.

Pino Daniele, all’anagrafe Giuseppe Daniele, nasce a Napoli il 19 Marzo 1955. Il primo di sei figli, vive la sua infanzia in uno stato economico piuttosto difficile. Passa i primi tempi in un basso, per poi trasferirsi con la sua famiglia a Piazza Santa Maria La Nova, a casa di due zie. Qui, tra i banchi di scuola, conosce un altro grande della musica napoletana: Enzo Gragnaniello. La passione per la musica è da sempre molto forte, la stessa che lo spinge ad imparare a suonare la chitarra da semplice autodidatta, strumento che lo accompagnerà magistralmente per tutta la sua vita.

Le radici musicali di Pino Daniele

I primi passi nel mondo della musica avvengono grazie ad un complesso chiamato New Jet, fondato con Gino Giglio, suo compagno di classe di quei tempi. Il sodalizio dura poco, e ben presto, l’artista fonderà i Batracomiomachia con Enzo Avitabile, Rino Zurzolo, Rosario Jermano, Paolo Raffone ed Enzo Ciervo. Un complesso giovane, che muove i suoi primi passi nel quartiere Sanità. Nel 1976 Pino Daniele si esibisce per la prima volta come chitarrista nell’album Suspiro di Jenny Sorrenti. Grandi cambiamenti nella vita del cantautore avvengono dalla sua nascita il 19 marzo 1955, specialmente quando entra a far parte della band dei Napoli Centrale, insieme a diversi artisti, tra cui James Senese, che fin da subito stringe una forte amicizia con Pino, aiutandolo nella realizzazione del famosissimo album Nero a metà.

Sonorità blues e grandi successi 

Tra le caratteristiche più ricordevoli del cantante, vi è il legame tra napoletanità e influssi etnici/blues. Una miscellanea di suoni che lega fortemente con il sud del mondo. Tra le canzoni più fortunate dell’album Terra Mia dell’1977, vi troviamo Napul è, Terra Mia, e molte altre. Il meglio delle sonorità blues, tuttavia, si esprimono nelle canzoni come Je so Pazzo e Je sto vicino a te. Siamo negli anni ‘80, quando Pino Daniele raggiunge l’apice della sua carriera, invitato ad aprire nel 1980 a San Siro, il concerto dell’iconico Bob Marley. Qualche anno dopo, sempre a Milano, aprirà le esibizioni di Bob Dylan e Carlos Santana. Tra i cento album più belli di sempre, secondo la rivista Rolling Stones, vi è Nero a metà, album dove Napoli si mescola insieme con il blues, in sonorità inedite e preziose.

I grandi numeri di Pino Daniele

Sono i numeri a consacrare Pino Daniele, tra gli artisti più amati di sempre. Uno dei concerti più indimenticabili è, senz’altro, quello tenutosi a Piazza del Plebiscito nel 1981, furono 200.000 le presenze di quella sera. Saranno molti gli amici che si avvicenderanno sul palco, primi fra tutti James Senese e Tullio de Piscopo. La canzone Anna verrà, dedicata alla straordinaria Anna Magnani, decreterà il cambio di rotta dell’artista, con un album interamente in italiano, che non abbandona tuttavia gli influssi melodici partenopei.

Dal 19 marzo 1955 alle ultime straordinarie battute

A partire dagli anni ‘90, complice la stanchezza che inizia a rallentare l’artista, nato 30 anni prima, il 19 marzo 1955, riduce il numero dei suoi concerti. Sarà O scarrafone a decretare ancora una volta il fulcro del suo successo. In quegli anni sarà un importante sodalizio a rendere Pino Daniele uno degli artisti più iconici di Napoli. In quegli anni, infatti, il cantante, collabora con Massimo Troisi, producendo diverse colonne sonore dei suoi film, la più celebre è senz’altro Pensavo fosse amore…invece era un calesse. Più avanti, Troisi perderà la vita, lasciando un vuoto nel panorama del cinema italiano.

Pino Daniele, e vita privata

Sono due i matrimoni di Pino Daniele, il primo avuto con Dorina Giangrande, corista, da cui ha avuto due figli. Successivamente, si sposa con Fabiola Sciabbarasi, con la quale ha avuto due figlie e un figlio. Alla fine lascia la seconda moglie, per iniziare una relazione con Amanda Bonini, con cui vive stabilmente in Toscana.

La fine di una stella decisa a non morire mai

Gli anni che si avvicinano ai 2000, vedono un Pino Daniele più pop, con la canzone Se mi vuoi, interpretata con Irene Grandi. Sarà proprio in questi anni, che l’attività musicale dell’artista si ridurrà drasticamente per la prima volta dal 19 marzo 1955, e il 31 dicembre 2014 sarà la data della sua ultima esibizione a Courmayeur, nel programma televisivo L’anno che verrà. Il celebre artista ci lascerà qualche giorno dopo, il 4 gennaio 2015, colpito da infarto presso la sua casa ad Ortebello, in Toscana. Aveva solo 59 anni, morto nel tentativo di raggiungere il suo medico di fiducia a Roma. Fin dagli anni ’80, Pino Daniele, sembrava soffrisse di problematiche cardiache invalidanti. Quattro, gli interventi di angioplastica cui si era sottoposto nel corso del tempo.

Una montagna di ricci, pantaloni e giubbotto di jeans, sigaretta in una mano, chitarra nell’altra, questo è il ricordo che gli amanti dell’artista hanno stampato nella mente. Perché il 19 marzo 1955 nasce a Napoli una stella, decisa a non morire mai.

Immagine in evidenza: Wikimedia Commons (Matricole)

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