I 10 film storici coreani da non perdere

10 film storici coreani da non perdere

Nell’ultimo decennio, la cultura coreana ha guadagnato grande fama in Occidente grazie alla musica K-pop e ai drama. Questo interesse ha spinto molte persone ad avvicinarsi alla sua complessa storia, segnata da grandi dinastie come quella Joseon (1392-1897) e da periodi tragici come l’occupazione giapponese (1910-1945). I film storici coreani offrono una via d’accesso potente e coinvolgente a questi eventi. Ecco una selezione di 10 titoli fondamentali.

Guida rapida ai periodi storici dei film
Periodo storico Film e tematica centrale
Dinastia Joseon The King’s Letters: la creazione dell’alfabeto Hangul da parte di Re Sejong
The King and the Clown: il regno del re tiranno Yeonsangun
Hwang Jin-yi: la vita della più celebre cortigiana (kisaeng) coreana
The Admiral – Roaring Currents: l’impresa dell’Ammiraglio Yi Sun-sin contro i giapponesi
The Throne: la tragica storia del Principe Ereditario Sado
The Fatal Encounter: il tentato assassinio di Re Jeongjo
The Last Princess: la vita dell’ultima principessa della dinastia
Occupazione giapponese The Battleship Island: il lavoro forzato sull’isola di Hashima
Snowy Road: il dramma delle “comfort women”
Dongju – The Portrait of a Poet: la resistenza culturale del poeta Yun Dong-ju

The Battleship Island (2017)

Durante la Seconda guerra mondiale, un gruppo di coreani viene attirato con false promesse in Giappone, finendo schiavo sull’isola di Hashima. Il film di Ryoo Seung-wan mostra le atrocità subite durante l’occupazione: gli uomini costretti al lavoro forzato nelle miniere, le donne ridotte a schiave sessuali. La ricostruzione del set riproduce fedelmente la geografia dell’isola, aggiungendo realismo a una narrazione potente sulla resilienza di un popolo.

The Admiral: Roaring Currents (2014)

Basato sulla Battaglia di Myeongnyang del 1597, questo film di Kim Han-min è un’opera colossale. Racconta come il leggendario ammiraglio Yi Sun-sin, con sole 13 navi, respinse una flotta giapponese di oltre 300 imbarcazioni. La pellicola non è solo un racconto epico, ma anche un fenomeno culturale: come riportato dal Centro Culturale Coreano in Italia, è a oggi il film con i maggiori incassi nella storia della Corea del Sud. L’accuratezza nella ricostruzione di navi e costumi è stata lodata anche dagli storici.

Snowy Road (2015)

Ambientato nel 1944, il film di Lee Na-jeong affronta il delicato tema delle “comfort women” attraverso la storia di due adolescenti deportate. La pellicola si concentra sulla forza della loro amicizia come unica via per sopravvivere a una realtà abominevole. Senza mostrare scene esplicite, il film riesce a trasmettere la profonda sofferenza e la ferita ancora aperta nella memoria collettiva del popolo coreano.

The Fatal Encounter (2014)

Questa pellicola di Lee Jae-kyoo narra, seppur in forma romanzata, il tentato assassinio del 1777 ai danni di Re Jeongjo, ventiduesimo sovrano della dinastia Joseon. Il film mette in luce gli intrighi di palazzo e lo stato di perenne minaccia in cui visse il re, un sovrano che diede vita a un vero e proprio Rinascimento culturale per la Corea.

Hwang Jin-yi (2007)

Basato su un romanzo di Hong Sok-jung, il film di Chang Yoon-hyun racconta la vita di Hwang Jin-yi, la più famosa kisaeng (cortigiana) della storia coreana. La sua scelta di diventare un’artista fu un atto di ribellione contro una società che relegava le donne a un ruolo subalterno. Divenne un’icona non solo per la sua bellezza, ma anche per la sua cultura in campi come la letteratura e la poesia.

The King and the Clown (2005)

Ambientato durante il regno del tiranno Re Yeonsangun, questo film di Lee Joon-ik segue le vicende di due artisti di strada che, con la loro satira, attirano l’attenzione del sovrano. La storia, basata su un breve passo degli Annali della Dinastia Joseon, esplora la precarietà della vita a corte e la condizione degli artisti e dell’omosessualità in quell’epoca.

The Last Princess (2016)

Il film di Hur Jin-ho narra la tragica vita della principessa Deokhye, l’ultima della dinastia Joseon. Costretta a trasferirsi in Giappone a 13 anni, visse una vita di isolamento e sofferenze psicologiche. La pellicola ricostruisce la sua storia fino al suo ritorno in patria nel 1962, dopo 37 anni di esilio forzato.

The Throne (2015)

Lee Joon-ik dirige un film storicamente accurato sulla controversa figura del Principe Sado, condannato a morte per fame dal suo stesso padre, il Re Yeongjo. La pellicola non si limita a narrare la follia del principe, ma esplora il complesso rapporto padre-figlio e la rigidità dei rituali di corte e dell’educazione confuciana.

The King’s Letters (2019)

Il regista Jo Chul-hyun racconta la più grande impresa del sovrano più amato della storia coreana, Re Sejong il Grande: la creazione di un nuovo sistema di scrittura, l’Hangul. Come documentato anche dall’enciclopedia Treccani, questo alfabeto fonetico fu un atto rivoluzionario per consentire a tutto il popolo di leggere e scrivere. Il film mostra le difficoltà e l’opposizione dell’élite confuciana a questo progetto.

Dongju: The Portrait of a Poet (2016)

Questo film di Lee Joon-ik, girato interamente in bianco e nero, è basato sulla vita del poeta Yun Dong-ju. Durante l’occupazione giapponese, la lingua coreana fu bandita e persino scrivere poesie nella propria lingua madre era un atto di resistenza. Proprio per questa ribellione, Yun Dong-ju fu imprigionato, dove morì a soli 27 anni, lasciando un’eredità di versi che sono diventati un simbolo della lotta per l’identità culturale.

Fonte immagini: Pixabay


Articolo aggiornato il: 24/09/2025

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A proposito di De Fenzo Benedetta

Benedetta De Fenzo (1995) studia Coreano e Giapponese presso l'Università di Napoli L'Orientale. Nel tempo libero si dedica alle sue passioni principali: la cucina, la musica, gli animali e la letteratura.

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