4 film sulle streghe diretti da donne

film sulle streghe diretti da donne

Moltissimi sono i film sulle streghe, icone entrate nell’immaginario collettivo sin da prima del cristianesimo, già dal regno di Ramses III, ma che nel Medioevo viene perseguita attraverso un processo di eradicazione di religioni pagane e la demonizzazione di donne che hanno avuto a che fare con la magia. Ma chi è una strega?

Fattucchiera, megera, arpia: sono tanti i sinonimi del termine, figura che è entrata nell’immaginario comune come una persona che possiede poteri soprannaturali e che padroneggia le arti magiche.
La strega è tendenzialmente una donna che viene associata al peccato, perché rivendica la sua libertà ed è emancipata dai ruoli sociali ai quali essa è relegata.

Negli anni, questa figura ha cominciato ad abitare la fantasia umana, come antagonista per eccellenza, e creatura  della quale avere paura e sospetto. Basti immaginare la strega di Biancaneve, una donna malevola e invidiosa della bellezza di una ragazza innocente, al punto da cercare di annientarla o la malvagia Strega dell’Ovest, rappresentata con la pelle verde e il naso aquilino con un grosso porro sulla punta, cattiva per antonomasia del romanzo di L. Baum, Il meraviglioso mago di Oz.

Film sulle streghe diretti da donne

Nell’immaginario moderno, la strega è stata ritratta nelle pellicole anche come una creatura seducente e ammaliante, in grado di stregare gli uomini con la sua bellezza. Sono vittime anch’esse del male gaze, dunque della sessualizzazione del loro corpo, che ha trasformato la rappresentazione della strega da fattucchiera dalle sembianze orripilanti, come quelle descritte poc’anzi, a donna ammaliante come Kim Novak, in Una strega in Paradiso, o il personaggio interpretato da Eva Green in Dark Shadow.

Sono molti i film sulle streghe, che hanno dato vita alle sue diverse sfaccettature  come protagonista, ma non sono tanti i film sulle streghe diretti da donne.
Le registe, che hanno avuto l’onere di trasporre questa figura sul grande schermo, si sono avvalse del female gaze, o sguardo femminile, non l’opposto del male gaze, ma una visione secondo la quale le donne sono soggetti agenti e non un oggetto sessuale.

In questo modo hanno cambiato connotazione a una creatura presente da sempre nel folklore che ha rappresentato il peccato e la persuasione.

Film sulle streghe diretti da donne, i nostri consigli

I Am Not a Witch di Rungano Nyoni (2017)

Ambientato in Zambia, I Am Not a Witch racconta la storia di Shula, una bambina che viene etichettata come strega e spedita in un campo di donne anziane che eseguono lavori rupestri, mentre sono legate da nastri che limitano i loro movimenti. Inizierà così la sua nuova vita da strega.

The love witch di Anna Biller (2016)

Elaine è una strega seducente che ammalia gli uomini con il suo bell’aspetto e li induce a bere un magico intruglio, grazie al quale si innamorano di lei. Ciò la porterà a una serie di eventi terribili, fin quando non incontrerà un uomo di cui è davvero innamorata.

La baia di Eva di Kasi Lemmon (1997)

Il film mostra la storia di una famiglia della Louisiana attraverso gli occhi di Eva, una ragazzina di 10 anni. Dalla scoperta dell’infedeltà del padre, Eva cerca conforto nella zia Mozelle, una donna che pratica riti Voodoo e viene chiamata “la Vedova Nera”.

Spellbinder di Janet Greek (1988)

Miranda è una giovane donna che viene aggredita dal suo ex fidanzato e salvata da Jeff, un avvocato che corre in sua difesa. Miranda sembra un dono del cielo per lui, la sua anima gemella, ma dopo due giorni si rende conto che la sua vita sta diventando un inferno e che non è altro che una strega scappata da una congrega.

 

Immagine di copertina: Pixabay

A proposito di Dana Cappiello

Classe 1991, laureata in Lingue e specializzata in Comunicazione. Ho sempre sentito l’esigenza di esprimermi, impiastricciando colori sui fogli. Quando però i pensieri hanno superato le mie maldestre capacità artistiche, ho iniziato a consumare decine di agende. Parlo molto e nel frattempo guardo serie tv e leggo libri.

Vedi tutti gli articoli di Dana Cappiello

Commenta