Hypnotic, il film di Robert Rodriguez | La recensione

Hypnotic

Hypnotic, il regista Robert Rodriguez dirige Ben Affleck e Alice Braga in un film thriller fantascientifico disponibile su Prime Video

Hypnotic è l’ultimo film del regista statunitense Robert Rodriguez, l’amico di Quentin Tarantino e l’autore di molti film di vario genere: El Mariachi (1992), Desperados (1995), Dal tramonto all’alba (From Dusk Till Dawn, 1996), Spy Kids (2001), C’era una volta in Messico (Once Upon a Time in Mexico, 2003), Sin City (2005, diretto assieme a Frank Miller e con la presenza di Tarantino), Grindhouse- Planet Terror (2007),  Machete (2010, co-diretto con Ethan Maniquis), Machete Kills (2013), Sin City- Una donna per cui uccidere (Sin City: A Dame to Kill For, diretto sempre con Miller) e Alita-Angelo della battaglia (Alita: Battle Angel, 2019). Hypnotic è disponibile dal 20 settembre nel catalogo del servizio streaming Prime Video.

Ben Affleck, Alice Braga (presente nel cast di Io sono leggenda, The New Mutants e The Suicide Squad-Missione Suicida), William Fichtner, JD Pardo, Dayo Okeniyi e Jackie Earle Haley  (in Watchmen interpretò Rorschach)  sono i protagonisti di Hypnotic, thriller fantascientifico molto diverso dalle altre pellicole pulp del regista texano-messicano. In questo caso, sembra che Rodriguez abbia lasciato la strada del cinema ispirato da quello di Tarantino per seguire come modelli Christopher Nolan e David Fincher; infatti, Hypnotic combina le suggestioni di Memento e Inception con l’azione vista in Fight Club.  

Hypnotic, la trama del thriller fantascientifico con Ben Affleck e Alice Braga

Il protagonista di Hypnotic è il detective della polizia di Austin (Texas)  Daniel Rourke, il quale soffre a causa della misteriosa scomparsa della figlia durante una giornata festiva trascorsa giocando in un parco pubblico. L’uomo sta conducendo delle indagini per arrestare un ladro, il quale deruba una banca semplicemente parlando con le persone e convincendole a collaborare. L’incredulo Daniel si reca da Diana Cruz, una sensitiva e medium che legge i tarocchi, predice il futuro e gestisce un piccolo negozio, costei gli svela un terribile segreto: l’esistenza di individui chiamati “ipnotici”. Sono capaci di ipnotizzare la gente usando determinate parole e a convincere le persone a compiere azioni o far credere agli ascoltatori di provare determinate emozioni o sensazioni. Diana e Daniel scappano in Messico per sfuggire a qualcosa che il protagonista non può nemmeno immaginare…

Un film diverso dai precedenti lavori di Robert Rodriguez

In Hypnotic, Rodriguez abbandona il pulp delle sue pellicole più famose (come Sin City o Dal tramonto all’alba) e non collabora con attori come Antonio Banderas, Salma Hayek e Danny Trejo (i suoi “feticci cinematografici”). Tutto ciò renderebbe anonima la pellicola, ma in questo caso il regista interviene inserendovi delle scene d’azione bene dirette e molto semplici rispetto all’attuale standard di Hollywood, come John Wick o Mission: Impossible.  La storia scritta da Max Borenstein e da Rodriguez presenta diversi colpi di scena, i quali possono stupire lo spettatore e sconvolgere le sue certezze durante la visione, grazie alla scelta di un narratore poco attendibile e di voler adottare il suo punto di vista. 

Poco interesse per la psiche dei personaggi

Tuttavia, in Hypnotic, la situazione più problematica sorge nei personaggi e nel loro approfondimento psicologico. Daniel Rourke di Ben Affleck è il classico detective in crisi che il cinema statunitense tende a usare come topos, un uomo risoluto a trovare la figlia e a combattere contro tutti pur di trovarla. Lo stesso problema vale per la Diana di Alice Braga, la quale non cattura l’interesse dello spettatore durante lo svolgimento della storia. Soltanto sul finale il suo personaggio cambia, arrivando a tradire anche il suo vero “datore di lavoro” pur di salvare Daniel. L’unico vero personaggio con il quale possiamo provare qualcosa è il (presunto) ladro Dellrayne, interpretato da William Fitchner. Sadico, astuto, manipolatore e crudele, questi quattro aggettivi descrivono la sua personalità malvagia dell’uomo. 

Un film che vorrebbe essere diretto da Nolan, l’insolita caratteristica di Hypnotic 

Hypnotic è il possibile tentativo di Rodriguez di voler sperimentare qualcosa di diverso nella sua carriera. Il film  gode di buone scene d’azione ben dirette e non caotiche, ma non riesce a superare i modelli sopra indicati. Gli spunti interessanti ci sono, eppure la storia cade nel banale e nel déjà vu pur intrattenendo senza problemi. Lo spettatore potrebbe avvertire la sensazione di guardare un tentativo (confuso) di imitare Nolan, un regista lontano da Rodriguez per modelli e stile narrativo.

Fonte immagine di copertina dell’articolo “Hypnotic, il film di Robert Rodriguez | La recensione”:  si ringrazia Prime Video Italia per la locandina 

A proposito di Salvatore Iaconis

Laureato in Filologia moderna presso l'Università Federico II di Napoli il 23 febbraio 2024. Sono stato un lettore onnivoro fin da piccolo e un grande appassionato di libri e di letteratura, dai grandi classici letterari ai best-seller recenti, e grande ammiratore dei divulgatori Alberto e Piero Angela. Oltre ad adorare la letteratura, la storia antica e la filosofia, sono appassionato anche di cinema e di arte. Dal 26 gennaio 2021 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti continuando a coltivare questo interesse nato negli anni liceali.

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