Il K-drama D.P. e la verità sul servizio militare in Corea del Sud

Il K-drama D.P. e la verità sul servizio militare in Corea del Sud

Il noto k-drama D.P. – acronimo per indicare Deserter Pursuit – è stato rilasciato il 27 agosto del 2021 su Netflix ed è stato rinnovato per una seconda stagione, la cui messa in onda è avvenuta il 28 luglio del 2023. Esso è diretto da Han Jun-hee ed è basato sul webtoon D.P: Dog Days di Kim Bo-tong

Il k-drama D.P.: la trama 

Il k-drama D.P. ha come protagonista An Jun-Ho, – interpretato dal celebre attore Jung Hae-In – un giovane dal passato familiare difficile che si arruola per svolgere il servizio militare, ancora obbligatorio in Corea del Sud per i giovani tra i 18 e i 28 anni. Il giovane, fin dal suo arrivo alla base militare, non passa inosservato grazie alla sua tenacia e alla sua spiccata capacità di osservazione, tanto che il Sergente Park Beom-gu decide di trasferirlo nella squadra D.P. in cui è incaricato di individuare e arrestare i disertori insieme al Caporale Han Ho-yeol.

La denuncia sociale

Episodio dopo episodio il k-drama D.P. smantella il fenomeno della diserzione, considerato oltre che un reato agli occhi della legge anche un vero e proprio disonore per la società sudcoreana, e viene fatta luce sui segreti nascosti dell’istituzione militare. Emerge in maniera lampante come dietro alla scelta di disertare l’esercito vi sia molto di più di un rifiuto di arruolarsi: molti dei giovani uomini che decidono di disertare nascondono situazioni familiari difficili o, nella maggior parte dei casi, tentano di sfuggire agli abusi fisici e mentali di cui sono vittime da parte dei loro superiori all’interno delle basi militari, e che si palesano sotto gli occhi dei nostri protagonisti al rientro dopo ogni missione.

Il k-drama D.P., attraverso una narrazione realistica molto spesso estremamente cruda e violenta, – anche se non mancano momenti comici soprattutto grazie alla chimica tra i due protagonisti – diventa veicolo di denuncia sociale di un fenomeno su cui non sempre viene posta la giusta attenzione. Il bullismo e il nonnismo sono estremamente frequenti nell’esercito sudcoreano, e spesso sono utilizzati per imporre la disciplina e il rispetto delle gerarchie militari attraverso il ricorso a pratiche che vanno dall’abuso fisico e verbale alla violenza sessuale. Tali violenze generano conseguenze gravi e spesso irreparabili nelle vittime, tanto che circa il 60% delle morti che ci sono ogni anno all’interno dell’esercito sono suicidi.

Accoglienza

Il k-drama D.P. è stato accolto positivamente dal pubblico internazionale, sia dal punto di vista tecnico sia per il modo in cui sono stati trattati temi così delicati. È stato un vero e proprio successo, tanto da rientrare nella Netflix Top 10 in Corea del Sud ed essere considerato una delle uscite migliori del 2021. Uno dei punti di forza di D.P. è sicuramente il cast. L’attore protagonista Jung Hae-In, già noto al pubblico di appassionati per le sue interpretazioni in prodotti come  Something in the Rain o One Spring Night, rompe con il passato e con i ruoli da innamorato a cui ha abituato il suo pubblico per indossare le vesti di un giovane An Jun-Ho, cimentandosi in un ruolo più profondo e introspettivo.

La sua interpretazione non delude assolutamente e riesce a conquistare diversi premi, tra cui Best Actor in a leading role e agli Asian Academy Creative Awards. Stesso discorso vale per Koo Kyo-hwan, che per la sua interpretazione del Caporale Han Ho-yeol viene premiato come Best New Actor ai Baeksang Arts Awards. La critica ha in più riprese elogiato il k-drama D.P., che è riuscito ad ottenere diversi riconoscimenti, tra cui Best Drama ai Blue Dragon Series Awards e i Baeksang Arts Awards nel 2022. 

Fonte immagine: Screenshot del trailer ufficiale del k-drama D.P.

A proposito di Rita Prezioso

Classe 1997, nata e cresciuta a Napoli. Curiosa per natura, da sempre appassionata di cultura in ogni sua forma, dall'arte alla musica passando per il cinema. Consumatrice seriale di serie tv e film. Nel tempo libero studentessa di Relazioni Internazionali.

Vedi tutti gli articoli di Rita Prezioso

Commenta