The Whale, Darren Aronofsky | Recensione

The Whale

The Whale di Darren Aronofsky, la recensione del nuovo classico del cinema drammatico con Brendan Fraser e Sadie Sink

«Hai mai la sensazione che le persone siano incapaci di non amare?»

The Whale è il nuovo film drammatico diretto dal regista statunitense Darren Aronofsky (autore di cult come π- Il teorema del delirio, Requiem for a Dream, The Fountain-L’albero della vita, Noah, Il cigno nero e Madre!), con la presenza nel cast  di Brendan Fraser (famosissimo per il ruolo di Rick O’Connel nella trilogia La Mummia), Sadie Sink (Maxine “Mad Max” in Stranger Things), Hong Chau (Downsizing-Vivere alla grande), Ty Simpkins (Jurassic World) e Samantha Morton.

Si tratta di una coproduzione tra A24 (la casa produttrice di film come Everything Everywhere  All at Once, Midsommar-Il villaggio dei dannati, Sir Gaiwan e il cavaliere verde e Diamanti grezzi) e Protozoa Pictures.

The Whale di Darren Aronofsky, la trama

La vicenda, tratta dall’omonima opera teatrale di Samuel D. Hunter (il quale ha lavorato al film in qualità di sceneggiatore), racconta la vita quotidiana di Charlie, un docente universitario di letteratura inglese che vive recluso in casa. Il protagonista è gravemente obeso e soffre di diversi problemi fisici causati dall’eccesso di massa grassa, per questo motivo è aiutato dall’infermiera Liz. Nonostante egli preferisca vivere da solo e non farsi vedere dai propri studenti (i quali seguono le sue lezioni online), Charlie incontra il giovane missionario Thomas (che collabora con la New Life Church) e la giovanissima figlia Ellie. Il rapporto tra i due è rovinato per un semplice motivo: il professore abbandonò la figlia e la moglie per  una relazione con un suo studente. Dopo la morte dell’allievo, l’uomo ha preferito chiudersi in casa e consumare il suo dolore mangiando..

Un dialogo  fra cinema e letteratura, il mito immortale di Moby Dick di Herman Melville

Il nome del film  è una citazione al noto romanzo Moby Dick, noto anche con il titolo alternativo The Whale (cioè “La balena”). Charlie incarna sia il perfido capitano Achab che il capodoglio albino dell’opera di Herman Melville: il primo è un uomo frustato e impazzito che insegue un solo obiettivo, ossia quello di uccidere il feroce cetaceo, mentre il secondo “personaggio” è il simbolo di una natura feroce e mostruosa che spaventa l’equipaggio del Pequod. Aronofsky combina l’opera di Melville con un dramma quotidiano di un professore universitario, è il racconto del rifiuto di vivere dopo aver perso l’unica felicità (ossia il proprio compagno).

Nonostante la presenza di un missionario (il quale esorta Charlie ad abbandonare la carne per recarsi al regno dei cieli), il protagonista rifiuta di seguire tali consigli e di credere all’idea di un mondo ultraterreno (dal quale il suo compagno defunto possa guardarlo e giudicarlo per l’aspetto fisico).

Il rapporto padre e figlia e gli altri temi del cinema di Aronofsky

L’altro tema è il rapporto tra padre e figlia. L’unica occasione per riscattarsi è quella di provare a correggere gli errori della figlia, una ragazzina cinica e ribelle che non esita a deridere il padre e la madre con l’ausilio di post su Facebook, oppure a fumare erba e marinare il liceo. Ellie diventa l’unico motivo per sopravvivere, l’unica possibilità di riscattare la propria vita e per donarle un significato. 

La pellicola di Aronofsky si ricollega ai suoi precedenti film. The Whale recupera da Requiem for a Dream l’idea dell’unità temporale della tragedia greca: un solo luogo (la casa di Charlie) e un numero ristretto di personaggi protagonisti. Inoltre, condivide con The Fountain l’idea di proporre un modello di cinema fatto di immagini evocative e oniriche, dove la realtà si manifesta in un modo diverso e spetta allo spettatore interpretarla. Come nel caso di Noah, il regista cita il materiale letterario (nel caso del film epico si tratta della Bibbia ebraica, cristiana e testi apocrifi, invece per il secondo il capolavoro di Melville, piegandolo alle sue esigenze narrative. 

La commuovente interpretazione di Fraser per una vicenda catartica

The Whale è uno dei migliori film distribuiti nelle sale  degli USA nel 2022. Una vicenda catartica e meravigliosa, che combina la forma classica della tragedia con le nuove necessità di raccontare i problemi della società statunitense odierna. Il film consacrerà Brendan Fraser nella storia del cinema per la sua bellissima interpretazione, e permetterà a Sadie Sink di intraprendere una carriera con altri grandi registi del cinema contemporaneo. 

Fonte immagine di copertina: IWonderPictures 

A proposito di Salvatore Iaconis

Laureato in Filologia moderna presso l'Università Federico II di Napoli il 23 febbraio 2024. Sono stato un lettore onnivoro fin da piccolo e un grande appassionato di libri e di letteratura, dai grandi classici letterari ai best-seller recenti, e grande ammiratore dei divulgatori Alberto e Piero Angela. Oltre ad adorare la letteratura, la storia antica e la filosofia, sono appassionato anche di cinema e di arte. Dal 26 gennaio 2021 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti continuando a coltivare questo interesse nato negli anni liceali.

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