La città di Whittier: la società-condominio

la città di Whittier

Nel 1950, la città di Whittier fu “edificata” per ordine del governo degli Stati Uniti, il cui progetto era di costruire un bunker a grattacielo residenziale nella natura selvaggia dell’Alaska. Lo scopo dell’Hodge Building a prova di bomba della metà del secolo era quello di supportare una stazione logistica remota a Whittier, in Alaska. Faceva parte di un complesso completamente autosufficiente progettato per consentire ai suoi residenti di rimanere al chiuso per mesi durante i rigidi inverni costieri dell’Alaska.
I militari si ritirarono da Whittier prima che le strutture per la guerra fredda fossero pienamente utilizzate, lasciando gli edifici per lo più disabitati.

Origini e scopo

La città di Whittier si trova all’estremità occidentale del Prince William Sound, circa 120 chilometri a sud est di Anchorage, in posizione più o meno centrale sulla costa meridionale dell’Alaska.
Prima del XX secolo, l’area era stata utilizzata per secoli dagli indiani Chugach per attraversare la penisola di Kenai. Poi, nel 1941 l’esercito degli Stati Uniti si interessò a Whittier per usarlo come porto di riserva a quello primario a Seward, a circa 80 chilometri a sud. L’esercito si stabilì a Whittier per molte ragioni, soprattutto perché è l’unico porto con acque profonde che non ghiacciano per tutto l’anno. Tuttavia, lo svantaggio era il suo isolamento, in quanto al tempo la regione non aveva vie ferroviarie o reti stradali.
Così, l’esercito iniziò la costruzione di una linea ferroviaria nel 1941 dalla citta di Whittier alla vicina Portage. Poiché Whittier è circondata da montagne, il collegamento con altre città ha richiesto un progetto importante.
Dal 1941 al 1943, l’ingegnere militare Anton Anderson guidò il più grande progetto per un tunnel nella storia degli Stati Uniti. Il tunnel ferroviario percorreva 2 chilometri attraverso Begich Peak e 4 chilometri attraverso Maynard Mountain: quando fu terminato, era il tunnel più lungo d’America.

Dall’Hodge Building alle Begich Towers
La costruzione dell’Hodge Building iniziò nel 1953. L’edificio prende il nome dall’ingegnere civile dell’esercito Walter William Hodge; il colonnello morì in un incidente del B-26.
L’Hodge Building è stato edificato diviso in tre torri separate, ma collegate da piastre metalliche. La torre est fu costruita per prima, seguita dalla torre centrale, e infine la torre ovest, che fu terminata nel 1957. Erano meraviglie ingegneristiche, costruite per resistere ad esplosioni di bombe, terremoti, incendi e venti che soffiano a più di 95 km/h- il tutto mentre ospitano fino a 1.000 soldati all’interno dei suoi 150 appartamenti.  Nel marzo del 1974, l’Hodge Building fu ufficialmente rinominato Begich Towers in onore del deputato dell’Alaska Nick Begich, che scomparve nell’ottobre del 1972 dopo che le torri di controllo persero il contatto con il loro Cessna 310. Begich stava volando con il leader della maggioranza della Camera Hale Boggs, da Anchorage a Juneau, quando si è verificato l’incidente. La ricerca fu interrotta dopo 39 giorni; l’aereo e i suoi quattro passeggeri non furono mai trovati.

La città di Whittier fu un porto militare attivo fino al 1º settembre 1960, quando le strutture furono poste in stato inattivo. La maggior parte dei 1200 residenti del complesso (all’epoca tutto il personale dell’esercito) furono riassegnati altrove. Per il resto degli anni sessanta, la popolazione oscillava tra 40 e 70 persone, e coloro che rimasero indietro occuparono i primi quattro piani dell’Hodge Building.
Nel marzo del 1964, il secondo terremoto più potente della storia si è abbattuto sulla citta di Whittier, che era a soli 90 chilometri dall’epicentro. Mentre la maggior parte della città fu distrutta, le linee ferroviarie, le banchine, i pozzi d’acqua e gli edifici in cemento massiccio rimasero in gran parte intatti. L’edificio però rimase per lo più inutilizzato dopo il terremoto.

Dopo il servizio militare, poi, l’edificio fu adattato alla vita civile.
Oltre agli appartamenti residenziali, l’edificio ospita il negozio di alimentari, la lavanderia automatica, la clinica medica, il dipartimento di polizia, l’ufficio postale e gli uffici generali della città.

Al giorno d’oggi
Prima del 2000, non c’era accesso veicolare alla città di Whittier. Chiunque volesse portare un’auto o un camion in città, doveva far spedire il proprio veicolo tramite barca o treno. Nel 1998 la ricostruzione iniziò a convertire l’Anton Anderson Memorial Tunnel per il doppio uso, consentendo anche l’accesso veicolare. Il progetto, durato due anni, costò 80 milioni di dollari per essere completato e migliorò drasticamente l’accesso a Whittier. Il tunnel di Anton Anderson ospita, ad oggi, sia veicoli che treni dal 2000.
Poiché il passaggio veicolare nel tunnel è a una corsia, il traffico in entrata e in uscita viene sfalsato in intervalli di quindici minuti due volte all’ora; in inverno, questo si riduce ad intervalli di cinque minuti di apertura per mantenere il tunnel caldo. Di notte, invece, il tunnel è chiuso.
Quando la conversione del tunnel fu terminata, sempre più persone iniziarono a trasferirsi nella citta di Whittier. In particolare, durante l’estate la popolazione della città aumenta grazie a diportisti, pescatori, lavoratori stagionali, e turisti che scendono sul piccolo porto.
In inverno, invece, la popolazione scende a meno di 200 abitanti, e le strade sono vuote; la maggior parte della città si muove al chiuso. Questo perché i forti venti e le intense nevicate non permettono la circolazione di veicoli in sicurezza.

Lo sviluppo delle imprese nella città di Witter è una vera e propria sfida, in quanto vi è poca disponibilità di terreno edificabile. L’Alaska Railroad è il più grande proprietario terriero, ma non paga le tasse di proprietà e impiega pochi locali. Il turismo è sicuramente una fonte di reddito per la città, anche se i suoi ospiti tendono a fare brevi visite. Tra le 700.000 e le 900.000 persone visitano la città ogni anno -principalmente tramite nave da crociera o di passaggio in rotta per Anchorage- ma la maggior parte non rimanere per più di mezza giornata.

Fonte immagine: Wikipedia

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