La storia di Marilyn Monroe è una delle più complesse e tormentate del XX secolo. Marilyn Monroe, nome d’arte di Norma Jeane Mortenson Baker, nasce a Los Angeles l’1 giugno 1926. È stata un’attrice, cantante, modella e produttrice cinematografica fenomenale. Il suo fascino unico e la sua bellezza hanno definito la sua immagine pubblica, dando vita a un ‘personaggio’ che ha rapito il pubblico dagli anni ‘50 fino ai primi anni ’60, trasformandola nell’incarnazione stessa della parola icona. Considerata una delle più grandi star di Hollywood di tutti i tempi, ha recitato in film di successo come Gli uomini preferiscono le bionde.
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Il personaggio pubblico vs la persona privata: il dualismo di un’icona
Dietro la facciata glamour, la storia di Marilyn Monroe nasconde un profondo conflitto tra l’immagine che il mondo vedeva e la donna che era realmente. Questo dualismo è la chiave per comprendere la sua vita.
| Il personaggio pubblico: Marilyn Monroe | La persona privata: Norma Jeane |
|---|---|
| Simbolo di seduzione e ingenuità, spesso relegata allo stereotipo della ‘bionda svampita’. | Una donna intelligente e lettrice accanita, con una biblioteca personale di oltre 400 libri di autori come joyce e freud. |
| Attrice di commedie leggere, vista come un prodotto di hollywood. | Un’attrice seria e studiosa, che frequentò il celebre actors studio per affinare la sua arte drammatica. |
| Figura pubblica che collezionava flirt e matrimoni da copertina. | Una donna in cerca di stabilità e amore, vittima di abusi fisici e psicologici da parte dei suoi mariti. |
L’infanzia di Norma Jeane e le radici del tormento
Molte delle fragilità di Marilyn Monroe derivano da un’infanzia segnata dall’abbandono. Con una madre affetta da gravi problemi mentali, Norma Jeane passò gran parte della sua giovinezza tra orfanotrofi e famiglie affidatarie, subendo abusi e sviluppando un profondo senso di insicurezza e un disperato bisogno di essere amata, sentimenti che la tormentarono per tutta la vita.
La tormentata vita privata e le critiche feroci
Nonostante i successi, la sua vita personale fu costellata di difficoltà. I suoi matrimoni con figure come la stella del baseball Joe DiMaggio e il drammaturgo Arthur Miller furono turbolenti e segnati da incomprensioni e abusi. Il suo primo marito non supportava minimamente la sua carriera. Fu continuamente bersaglio di critiche feroci, anche di stampo religioso, per i suoi scatti fotografici, nonostante la sua fede personale. Fu persino accusata di razzismo, un’affermazione smentita dai fatti: fu lei a usare la sua influenza per far esibire la cantante Ella Fitzgerald nel celebre club Mocambo, rompendo le barriere razziali dell’epoca. Le sue doti d’attrice vennero messe in discussione, nonostante abbia vinto 3 Golden Globes e altri premi. Fu accusata di aver avuto una relazione con il presidente John F. Kennedy, voce mai provata ma che alimentò ulteriormente le speculazioni sulla sua vita.
La morte, il mistero e l’ultima richiesta
La morte di Marilyn Monroe, avvenuta il 5 agosto 1962 a soli 36 anni, è ufficialmente archiviata come “probabile suicidio” per overdose di barbiturici. Questa versione, però, non ha mai placato le discussioni e le teorie del complotto, alcune delle quali coinvolgono i fratelli Kennedy. Nonostante le sfide, il suo lascito come simbolo di bellezza e vulnerabilità vive ancora oggi. Il giorno prima di essere trovata senza vita, il suo ultimo desiderio, rivelato a un giornalista, fu: «But please don’t make me look like a joke» (Per favore, non fatemi passare per uno scherzo). Una frase seguita dalla sua inconfondibile risata, che racchiude tutta la tragedia di una donna che chiedeva solo di essere presa sul serio.
Fonte immagine in evidenza: Pexels
Articolo aggiornato il: 02/10/2025


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