La storia di Billy Milligan, l’uomo con 24 personalità

La storia di Billy Milligan, l'uomo dalle 24 personalità

Era il 1978 quando Billy Milligan venne dichiarato innocente per i capi d’accusa di rapimento, stupro e rapina di tre ragazze dell’Università dell’Ohio, che secondo la sua difesa erano state aggredite da due delle 24 personalità dell’uomo, Ragen e Adalana, vediamo nel particolare la storia di Billy Milligan, e quindi le origini del suo disturbo.

L’inizio della storia di Billy Milligan 

La storia di Billy Milligan comincia in Florida il 14 febbraio del 1955. Billy nasce con il nome di William Stanley Morrison, e affronterà il primo trauma a soli 4 anni quando il padre biologico, dopo la separazione con la madre di Billy, deciderà di suicidarsi, provocando nel piccolo un forte senso di abbandono. 

Poco dopo la madre incontrerà un altro uomo, Chalmer Milligan, con cui si sposerà, rendendolo quindi il patrigno del piccolo Billy, che da quel momento divenne il suo schiavo sessuale. 

Chalmer abusò del bambino per svariati anni, costringendolo ad ogni sorta di tortura, e minacciando di seppellirlo vivo se ne avesse mai parlato con qualcuno. 

Anni dopo, durante il processo, la sorella e la madre di Milligan confermeranno questi fatti, facendo presupporre a molti dottori che proprio questi avvenimenti avessero creato una sorta di frattura nella mente di Billy, che ad una così giovane età aveva subito un dolore fisico e mentale così forte da non essere sopportabile per il suo cervello. 

E fu così che nacquero le altre personalità, le prime nove probabilmente, ognuna con propri tratti distintivi, propri modi di parlare e di muoversi, e soprattutto di pensare. 

Ottobre 1977: i crimini 

Con il passare degli anni, e l’assenza di cure mediche e un’assistenza adeguata, alcune di queste personalità iniziarono a diventare sempre più violente e pericolose. 

Già imputato nel 75’ con un’altra accusa di stupro, il  27 Ottobre 1977  Billy fu identificato da una delle tre ragazze che aveva aggredito nell’Università dell’Ohio, e da quel momento sia investigatori che medici iniziarono a notare sempre più stranezze nel suo comportamento, a partire proprio dalle descrizioni che erano state fornite dalle vittime che avevano denunciato l’uomo.

Una era sicura che il suo aggressore fosse uno straniero, riconosciuto dal suo fortissimo accento, mentre la seconda affermava che Billy le aveva parlato come se fosse una bambina di tre anni  

Diagnosi e terapie  

La storia di Billy Milligan presuppone diversi quesiti, come per esempio se davvero nessuno si sia accorto del comportamento anomalo del ragazzo. 

A 15 anni viene ricoverato per la prima volta in un ospedale psichiatrico, dove gli verrà diagnosticata una nevrosi isterica. Dopo poco viene dimesso sotto insistenza della madre, ma ciò comporterà un peggioramento della sua salute mentale a causa delle violenze quotidiane. 

L’anno dopo tenta il suicidio cercando di buttarsi dal tetto della scuola, e qui verrà salvato da Regen, una delle personalità, e dopo quell’evento per sette anni Billy viene “addormentato” dalle personalità dominanti per paura che ritenti di uccidersi, e quindi, a seconda delle situazioni che si presentano, le personalità emergono e se ne occupano alternandosi.  

Ma chi è che più propriamente effettua la diagnosi di DID a Billy ?  

Durante un incontro con uno dei dottori che si era rivolto all’imputato con il nome di Billy, questo aveva risposto «Billy dorme, io sono David», e dopo questo episodio il dottore George Harding e la dottoressa Cornelia Wilbur vennero convocati per occuparsi del caso. 

Inizia quindi un lungo percorso per i due medici, e in particolare per la Wilbur che aveva già lavorato con una donna affetta da questo disturbo della personalità (anche se si scoprirà che in realtà le aveva inventate). 

Wilbur e Harding stabilirono che la psiche di Milligan si era da tempo fratturata in almeno 10 personalità, 8 maschili e 2 femminili. 

DID : caratteristiche  

La storia di Billy Milligan viene descritta da Daniel Keyes nella biografia Una stanza piena di gente,  basandosi sulle parole stesse del criminale, utilizzando alcune interviste. 

Nel libro si legge : 

«Immaginate che tutti noi, tante persone, ci troviamo in una stanza buia. In mezzo a questa stanza, sui pavimenti, c’è una chiazza di luce. Chiunque faccia un passo dentro la luce esce sul posto, ed è fuori nel mondo reale e possiede la coscienza. Questa è la persona che gli altri -quelli fuori- vedono e sentono e a cui reagiscono. Gli altri possono continuare a fare le solite cose, studiare, dormire, parlare o giocare. Ma chi è fuori, chiunque sia, deve fare molta attenzione a non rivelare l’esistenza degli altri. È un segreto di famiglia.» 

Secondo il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, il DID è caratterizzato dalla presenza di due o più personalità distinte, che quando in controllo non sono coscienti dell’esistenza delle altre, e il passaggio avviene spesso quando sotto stress a causa di eventi negativi. 

Questo passaggio è accompagnato da forti amnesie, per questo quando Billy si risveglierà dopo 7 anni avrà uno shock dato dal fatto che pensava di essere morto e non ricordava nulla sulle aggressioni di cui era stato accusato. 

Il disturbo nasce da traumi avvenuti soprattutto durante l’infanzia, ovviamente più l’abuso è grave, protratto nel tempo, più i sintomi dissociativi aumenteranno. 

La dissociazione si manifesta spesso durante la situazione traumatica, e quindi come meccanismo di difesa e sopravvivenza il cervello disgrega la coscienza e crea altre personalità su cui proiettare l’abuso ricevuto, arrivando a credere che quell’evento sia capitato effettivamente ad un’altra persona.  

Con il passare del tempo, poi, questo stesso meccanismo verrà utilizzato dalla persona come strategia per far fronte a situazioni percepite come pericolose, e anche se ciò permette in un primo momento alla persona di difendersi dal trauma, a lungo andare nella vita quotidiana aumenta invece gli stati di confusione e di agitazione.  

 Le 10 personalità ‘’principali’’ di Billy Milligan 

Nella storia di Billy Milligan figurano ben più di 10 personalità, ma vediamo assieme le “principali”:

  • Billy (26 anni):  personalità principale e frammentata 
  • Rage Vadaskovinich (23 anni): guardiano dell’odio, un comunista iugoslavo con accento slavo, dalla forza impressionante, che commise diverse rapine ma che non sapeva nulla degli strupi.
  • Arthur (22 anni): un uomo inglese molto educato, formale e intelligente, esperto di scienza e medicina. Era colui che manteneva l’ordine.
  • Allen (18 anni): un manipolare con evidenti segni di narcisismo, inoltre suonava la batteria.
  • Tommy (16 anni): suonava il sassofono, ed era un esperto di elettronica. 
  • Danny (14 anni): aveva una fortissima paura per le persone, soprattutto gli uomini. 
  • David (8 anni): che assorbiva tutto il dolore e la sofferenza delle altre personalità, ed era il più sensibile.
  • Christene (3 anni): una bambina dislessica a cui Arthur aveva insegnato a scrivere e leggere. 
  • Christopher (13 anni): fratello di Christene, dalla personalità obbediente.
  • Adalana (19 anni): una ragazza lesbica, solitaria e timida, che ammise di aver commesso  gli stupri, ma non era a conoscenza delle altre personalità.

Billy aveva in realtà altre personalità oltre queste – definite gli indesiderabili – e che erano state ‘’bandite’’ da Arthur per aver violato alcune regole che egli stesso aveva stabilito, l’unica più rilevante è quella del ‘’maestro’’, personalità in cui Billy riuscì a fondere tutte le altre dopo anni di terapia. 

La storia di Billy Milligan si conclude il 12 Dicembre 2014 quando muore di cancro a 54 anni.

Fu il primo uomo ad utilizzare il suo caso di DID come difesa per ottenere l’assoluzione durante un processo penale, con esito positivo. 

La storia di Billy Milligan, inoltre, ha ispirato numerose opere cinematografiche, tra cui Split e la serie tv Apple Originals The crowded room, in cui Tom Holland veste i panni del protagonista. 

Fonte dell’immagine: Pixabay

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