Font per dislessici: la guida ai caratteri ad alta leggibilità

font per dislessici

“Progettare significa offrire una soluzione ad un dato problema”: alle parole di Bruno Munari, eccellenza italiana nel campo del design, dà corpo il progetto EasyReading, un font per dislessici che rende più facile e veloce la lettura. Ma non è l’unico. Scopriamo quali sono le caratteristiche che rendono un carattere tipografico “ad alta leggibilità” e quali sono le migliori opzioni disponibili.

Cosa rende un font adatto ai dislessici?

Le persone con dislessia possono percepire le lettere come “affollate” (crowding effect) o confondere caratteri simili che sono speculari (come ‘b’ e ‘d’ o ‘p’ e ‘q’). Un font ad alta leggibilità agisce su elementi specifici per ridurre queste difficoltà:

  • Forme uniche per ogni lettera: ogni carattere ha una forma distintiva per evitare confusioni speculari.
  • Spaziatura aumentata: maggiore spazio tra lettere (tracking) e parole riduce l’effetto affollamento.
  • Assenza di grazie (Serif): i font senza grazie (Sans-serif) sono generalmente più puliti e facili da decodificare.
  • Aperture ampie: lettere come ‘c’, ‘e’, ‘s’ hanno aperture più larghe per essere più riconoscibili.

EasyReading: l’eccellenza italiana per la dislessia

Nato da un’idea del grafico torinese Federico Alfonsetti, EasyReading è un font ibrido (contiene sia grazie che tratti a bastoni) progettato scientificamente per essere ad alta leggibilità. La sua caratteristica principale è uno studio meticoloso degli spazi tra le lettere, che riduce drasticamente il crowding effect. Spiega Alfonsetti: “chi non ha questo problema quando legge non segue la singola lettera, intuisce la parola e va avanti. I dislessici invece decifrano lettera per lettera”.

Riconosciuto dall’Associazione Italiana Dislessia (AID) e premiato dal MIUR, EasyReading è utilizzato da istituzioni come gli Uffizi di Firenze e da case editrici come Einaudi. Oggi supporta tutte le lingue con alfabeto latino, il greco e il cirillico, ed è in attesa di essere integrato da Microsoft.

Altri font per dislessici: un confronto

Oltre a EasyReading, esistono altre valide alternative progettate specificamente per i lettori con dislessia.

  • OpenDyslexic: è un font open source (gratuito) molto popolare. La sua caratteristica principale è una “base appesantita” nelle lettere, che aiuta a prevenire la rotazione mentale dei caratteri e a mantenere il lettore ancorato alla riga.
  • Biancoenero®: creato dalla casa editrice italiana Biancoenero, è un font ad alta leggibilità progettato specificamente per le loro collane di libri per ragazzi. Come EasyReading, lavora molto sulla differenziazione delle lettere simili.
  • Lexie Readable: un altro font gratuito che si concentra su forme chiare e non ambigue, con una spaziatura generosa.

Tabella comparativa dei principali font

Nome del Font Caratteristica chiave e costo
EasyReading Design scientifico con spaziatura calibrata per ridurre il “crowding”. Gratuito per uso privato, a pagamento per uso commerciale.
OpenDyslexic Base delle lettere “appesantita” per migliorare la stabilità visiva. Gratuito (Open Source).
Biancoenero® Forte differenziazione delle lettere speculari (b/d). Legato alla casa editrice, non distribuito singolarmente.
Lexie Readable Forme chiare e tradizionali, ma ottimizzate per la leggibilità. Gratuito.

Oltre il font: i consigli di impaginazione

Non è solo il font a determinare l’accessibilità di un testo. Secondo le linee guida di associazioni come la British Dyslexia Association, sono altrettanto importanti altri accorgimenti di impaginazione:

  • Dimensione del carattere: tra 12 e 14 punti.
  • Interlinea: aumentata a 1.5 per dare “aria” al testo.
  • Allineamento: sempre a sinistra (a bandiera), mai giustificato, per mantenere una spaziatura regolare.
  • Carta e contrasto: preferire carta opaca di colore crema o avorio per ridurre il riverbero.

Domande frequenti (FAQ)

  • Qual è il miglior font per dislessici già presente su Word?
    Tra i font predefiniti, Verdana e Arial sono considerati i più leggibili per le loro forme pulite e la buona spaziatura. Anche Tahoma è una valida alternativa.
  • Perché il Comic Sans viene spesso consigliato?
    Anche se esteticamente controverso, il Comic Sans ha caratteristiche che aiutano alcuni lettori dislessici: le sue lettere hanno forme molto diverse l’una dall’altra (la ‘a’ e la ‘g’ sono uniche) e non sono perfettamente simmetriche, riducendo la confusione.

Articolo aggiornato il: 24/08/2025

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