Design giapponese: le caratteristiche dello stile nipponico

Design giapponese: le caratteristiche dello stile nipponico

Quali sono le principali caratteristiche del design giapponese e cosa lo rende così affascinante agli occhi della cultura occidentale? Si tratta di una lontana cultura in cui possiamo riconoscere innovazione tecnologica, simbiosi con la natura, ricerca di un’armonia formale data da uno stile sobrio e dall’elevata qualità tecnica dei prodotti. Estetica raffinata, organizzazione razionale dello spazio, miniaturizzazione, design pieghevole e modulare. Ecco quali sono le principali caratteristiche dello stile nipponico.

Il design giapponese e il suo legame con l’Occidente

Il design giapponese affonda le sue radici nella religione scintoista. Secondo il credo dei suoi fedeli non vi è un dio che ha creato la natura ma dio stesso nasce con l’universo ed è immesso in esso. Questa credenza ha determinato un forte rapporto con il concetto di estetica, intesa come armonia compresa nella natura. Il design giapponese non nasce, come in Occidente, dall’idea etica del miglioramento della qualità di un prodotto ma, piuttosto, nella ricerca dell’armonia ritrova anche l’etica.

Il design giapponese ha iniziato un periodo di modernizzazione con la salita al trono del principe Mutsuhito e l’inizio dell’Era Meiji (l’epoca illuminata, dal 1868 al 1912). In questo periodo il Giappone si è aperto al mondo occidentale e ha avuto inizio un crescente e reciproco scambio tra culture. Un esempio è dato dalla produzione del designer Christopher Dresser che viaggiò in Giappone per apprendere da esso la grande cultura nell’uso della materia. Lo stesso avvenne nel 1905 con l’architetto Frank Lloyd Wright che rimase colpito dal legame della casa giapponese con la natura; è da questi viaggi che egli sviluppò la sua concezione di architettura organica fusa con l’esterno.

Nel primo decennio del Novecento si assiste in Giappone alla nascita e allo sviluppo di alcune grandi industrie elettriche, dando il via a quella produzione che oggi rende la nazione una grande potenza mondiale.

Nel 1926 fu fondata in Giappone l’Associazione per l’arte popolare il cui intento era quello di riscoprire la bellezza, l’essenzialità e la razionalità degli antichi oggetti d’uso quotidiano giapponesi, costruiti da artigiani anonimi. L’arte popolare e l’antica tradizione giapponese sono al centro dello stile di questa nazione.

Sobrietà e qualità: le parole chiave dello stile giapponese

Le caratteristiche del design giapponese si trovano in tutti i campi della progettazione. Nell’architettura troviamo un senso di diffusa leggerezza, data dalla disposizione degli arredi che dal centro della stanza si estendono verso l’esterno. Un altro topic dell’architettura giapponese è la modularità: gli elementi sono separati e assemblati assieme a seconda delle esigenze. In questo contesto notiamo un forte interesse per l’oggetto pieghevole, strettamente legato alla cultura nipponica per il richiamo all’arte del piegare, l’origami.

Anche spostandoci sulla categoria degli oggetti d’uso, notiamo che una delle caratteristiche maggiori del design giapponese è la tendenza al prodotto leggero, piccolo e, ancora una volta, modulare. Questa tendenza fa sì che i prodotti giapponesi – spesso anche oggetti anonimi – siano molto curati.

Il principale materiale utilizzato in ogni campo della progettazione e ad ogni scala è il legno, spesso di bambù, sandalo o cedro.

Nell’arredo giapponese si segue un principio della razionalità; le superfici sono usate in maniera funzionale e si prediligono materiali naturali e pochi mobili. Il valore è dato dalla qualità, non dalla quantità, ed è per questo che lo stile nipponico rifiuta gli eccessi e predilige l’ordine e la pulizia dello spazio. Gli arredi tipici giapponesi sono i tavoli molto bassi, le porte scorrevoli, il famoso letto basso chiamato “futon”, utilizzato anche in occidente come soluzione per i soppalchi e gli spazi eccessivamente ristretti.

L’utilizzo del bambù è uno degli aspetti principali per gli arredi giapponesi. Così come i materiali, anche i colori utilizzati richiamano molto il mondo naturale. Il Giappone è caratterizzato proprio da questo stretto legame con la natura e tutto ciò traspare anche nell’arredo, in cui ritroviamo spesso bonsai e orchidee ma anche elementi come acqua, pietre, sabbia.

Il design giapponese nel campo dell’interior è identificabile con i seguenti aspetti: utilizzo di forme pulite e semplici, geometrie essenziali e arredi minimal. Un design sobrio e senza eccessi molto amato anche in Occidente, per cui spesso è fonte di ispirazione.

Fonte immagine: https://www.creativeboom.com/inspiration/japan-house-london-set-to-launch-this-summer-the-first-of-its-kind-in-europe/

A proposito di Federica Grimaldi

Ventenne appassionata di arte e letteratura. Entra a far parte del team di Eroica per dedicarsi alla stimolante attività della scrittura.

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