Bullet hell: 5 videogiochi da mal di testa

bullet hell

I videogiochi bullet hell, spesso impostati seguendo il genere roguelike, sono esperienze videoludiche in cui il giocatore deve affinare i sensi ed essere pronto a schivare le migliaia di proiettili e nemici diretti verso di lui.
Il termine bullet hell definisce proprio “l’inferno di colpi” che il giocatore dovrà affrontare in esperienze di gioco estremamente difficili e che richiedono un elevatissimo livello d’attenzione e molti tentativi per permettere alla propria memoria muscolare di assimilare e riprodurre i movimenti giusti al momento giusto.
Ecco le 5 proposte per sperimentare come si sentì Neo in Matrix a schivare decine di proiettili.

I titoli bullet hell da provare

5. Vampire Survivors

Vampire Survivors, il più recente di questa lista pubblicato nel 2022, è un gioco roguelike ed un misto tra bullet hell e shoot’em up dove la difficoltà sta nel districarsi in piccole mappe di gioco dove centinaia di mostri hanno come unico obiettivo di accerchiarti e mettere fine alla tua partita.
Il gioco, opera italiana di Luca Galante, ha ottenuto enorme successo e la critica ha altamente elogiato, non solo la varietà di mostri e le combinazioni di armamenti che permettono di annientare orde infinite, soprattutto la capacità di creare l’illusione di star giocando su un vecchio cabinato di un arcade. Combinata con l’ambientazione medievale e il tema di vampiri sempre ricorrente all’interno del gioco, Vampire Survivors ha conquistato gli amanti dei bullet hell.

4. Cuphead

Cuphead, gioco run’n’gun bullet hell del 2017, sin dal suo primo rilascio ha conquistato le classifiche videoludiche. Tra un gameplay ad alta difficoltà e uno stile grafico d’eccezione che ricorda le serie animate degli anni Trenta, il capolavoro dello Studio MDHR segue le avventure di due fratellini, Cuphead e Mugman, che dopo un patto col diavolo sono costretti a combattere nemici dai design fuori di testa in scenari pieni di difficoltà. Premiato come miglior gioco indie ai The Game Awards 2017, Cuphead merita di essere giocato almeno una volta nella vita già solo per la colonna sonora d’eccezione che accompagna l’intera opera.

3. The Binding of Isaac

The Binding of Isaac, gioco roguelike bullet hell di Edmund McMillen, rilasciato per la prima volta nel 2011, e in costante aggiornamento fino all’ultima espansione Repentance, è uno delle colonne portanti di questo genere videoludico. Dal gameplay sempre fitto di nemici che il piccolo Isaac affronta all’interno di stanze sempre più difficili, The Binding of Isaac inonda il giocatore di rischi e avversari sempre pronti a colpire il protagonista sia a distanza che in maniera ravvicinata.
Il videogioco non è solo uno dei migliori bullet hell ma è anche un capolavoro di storytelling sugli effetti traumatici del fanatismo religioso su un bambino. Se avete stomaci forti e nervi saldi è un titolo da giocare assolutamente.

2. Undertale

Una menzione d’onore va ad Undertale. Il capolavoro di Toby Fox è infatti uno degli rpg più amati della storia dei videogiochi conosciuto soprattutto per la trama e per la colonna sonora ma è forse l’iniziatore del genere bullet hell. Infatti, i vari combattimenti possibili all’interno del cosiddetto percorso genocida consistono in evitare gli attacchi degli avversari in creative situazioni in cui tocca schivare moltissimi proiettili diretti verso il cuore del protagonista. Un capolavoro senza tempo che ha non intenzionalmente dato il là ad un genere.

1. Enter the Gungeon

Enter the Gungeon è forse l’emblema del genere bullet hell perché letteralmente tutto il gioco è basato sui proiettili. Già dal nome Gungeon, dungeon ma sostituendo dun con gun ovvero arma da fuoco, si può capire come il gioco incentri molto del suo gameplay e artstyle sulle armi da fuoco. I nemici sono proiettili che sparano al protagonista e ce ne saranno molti di colpi diretti al personaggio giocato.
Uno dei giochi più difficili da imparare anche a causa dei suoi ritmi forsennati ma anche uno dei giochi più soddisfacenti del panorama roguelike.

Fonte immagine in evidenza: Pixabay 

A proposito di Nanni Luigi

Studente di Lingue e Culture Comparate presso L'Orientale di Napoli. Ventunenne sempre con le cuffie e un jack of all trades con le mani in pasta in troppe cose.

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