Da oggi anche gli pneumatici hanno una loro carta di identità

Gli automobilisti italiani risultano spesso poco informati sullo stato delle gomme montate sulle proprie vetture, mostrandosi talvolta indisciplinati riguardo a fattori determinanti come la pressione, l’omogeneità per asse o, peggio ancora, l’usura del battistrada. È il quadro che emerge dalle recenti campagne di controllo “Vacanze Sicure” condotte dalla Polizia Stradale, che anche nel 2025 evidenziano una preoccupante percentuale di veicoli circolanti con comportamenti sbagliati relativi alla salute delle coperture.

Per comprendere rapidamente come leggere le specifiche di una gomma, ecco una tabella di sintesi dei parametri fondamentali aggiornata agli standard attuali.

Perché è importante conoscere le caratteristiche degli pneumatici

Le associazioni dei produttori e l’Unione Europea sono impegnate da anni per divulgare le giuste informazioni e radicare una consapevolezza fondamentale: la sicurezza al volante passa primariamente dagli pneumatici. Essi rappresentano l’unico punto di contatto tra il veicolo e l’asfalto; conoscerli in tutti i loro aspetti (e sapere quando sostituirli, per legge quando il battistrada scende sotto 1,6 mm) è il primo fattore di prevenzione per evitare incidenti, aquaplaning o sanzioni amministrative.

La “carta d’identità” e i codici tecnici

Ogni pneumatico deve rispettare precisi criteri omologativi. Sulla spalla della gomma sono riportati dati essenziali come l’indice di carico (il peso massimo sopportabile) e il codice di velocità. Per interpretare correttamente queste sigle alfanumeriche, spesso complesse per i non addetti ai lavori, è utile consultare guide tecniche specifiche come quella disponibile su portali di settore quali Euroimportpneumatici.com, che offrono tabelle di conversione dettagliate per evitare errori in fase di acquisto.

Oltre ai codici, esiste la cosiddetta “carta di identità” dello pneumatico (iniziativa promossa da Assogomma). Si tratta di un documento che l’automobilista può richiedere al gommista all’atto dell’acquisto. Questo foglio accompagna lo scontrino fiscale e riporta i termini della garanzia, la descrizione del prodotto, la data di produzione (DOT) e il codice identificativo, garantendo la tracciabilità e la conformità del prodotto montato.

Nuova etichettatura europea: le regole 2025

Dal maggio 2021 è entrata in vigore la nuova normativa (Regolamento UE 2020/740) che ha aggiornato la precedente etichettatura del 2012. Oggi, nel 2025, tutte le gomme nuove vendute devono esporre questa etichetta che fornisce dati immediati su tre fronti:

Risparmio di carburante ed emissioni:
L’etichetta riporta la resistenza al rotolamento con una scala aggiornata che ora va dalla classe A alla classe E (le vecchie classi F e G sono state eliminate o accorpate). La classe A indica la massima efficienza energetica.

Aderenza su fondo bagnato:
Anche per la sicurezza in frenata su asfalto bagnato si utilizza la scala da A a E. Una gomma di classe A garantisce spazi di arresto notevolmente ridotti rispetto a una di classe inferiore, un dettaglio che può fare la differenza in situazioni di emergenza.

Rumore e simboli invernali:
L’etichetta attuale include l’indicazione dei decibel (dB) accompagnata dalle lettere A, B o C per classificare l’inquinamento acustico esterno. Inoltre, sono stati introdotti due nuovi pittogrammi: uno per l’aderenza sulla neve (il simbolo alpino a tre cime col fiocco di neve) e uno per l’aderenza sul ghiaccio (per gomme specifiche nordiche).

Pneumatici sicuri: un investimento necessario

Saper leggere la nuova etichetta europea e decifrare i codici sulla spalla non è un esercizio teorico, ma un atto pratico di responsabilità. Scegliere le gomme giuste in base alle proprie esigenze e monitorarne lo stato di usura è l’investimento più intelligente per la propria incolumità. Non sottovalutare mai l’importanza degli pneumatici: la tecnologia dell’auto più avanzata non può nulla se l’aderenza al suolo viene meno.

Articolo aggiornato il: 19/11/2025