33 motivi per non andare in barca a vela, Marco Bruzzi | Recensione

33 motivi

33 motivi per non andare in barca a vela è un libro scritto da Marco Bruzzi, edito da Il Frangente.
Marco Bruzzi è uno skipper, navigatore, imprenditore e missionario laico, appassionato di mare.
Proprio l’attività di skipper, dalla quale ha rivelato di essere molto affascinato, lo ha invogliato a ‘trascinare con sè’ non solo la propria famiglia (alla quale il libro è dedicato) ma anche amici, parenti e clienti di viaggio.

33 motivi per non andare in barca a vela: consigli ed esperienza personale 

Un libro, breve ma estremamente simpatico, è composto da 33 capitoli, intervallati da ironiche vignette a cura del fumettista Clod.
33 motivi per non andare in barca a vela si legge con estrema semplicità, nata dal piacere di narrare ma anche dalle conoscenze sull’argomento trattato dall’autore. Marco Bruzzi è esperto di mare, oltre ad esserne fortemente attratto e quindi crea, col proprio libro, un insieme di elementi da prendere in considerazione qualora si decidesse di andare in barca a vela.

Il mare, bellezza ed incanto, se attraversato con una barca a vela, può essere considerato simbolo perfetto di un’attività del tutto totalizzante, difficile da gestire e soprattutto non facile da vivere.
Una serie di aspetti negativi su cui l’autore fa leva, con giustificazioni e argomentazioni più che valide, anche in base alla propria esperienza personale.

Naturalmente,  33 motivi per non andare in barca a vela non è un libro che si fonda sulla pretenziosa voglia di sminuirne  un’attività bella e rilassante (o meglio, che dovrebbe essere tale) ma leggendolo si potranno trovare tanti consigli utili rivolti a chi si approccia a trascorrere del tempo a bordo di una barca a vela, da solo o in gruppo.

Un libro con un ‘mare’ di consigli 

È importante sottolineare che un viaggio in barca a vela può essere intrapreso da soli o in compagnia, in questo caso bisogna tenere conto anche delle cosiddetta sfera interpersonale. Sarà necessario fare gruppo, essere uniti, per evitare problemi e ricordando che a bordo non si è passeggeri ma membri di un equipaggio.

Un viaggio in barca a vela non sempre soddisfa le esigenze di tutti. Mare cristallino, sole, senso di libertà, vento sulla pelle, sono elementi che sicuramente invogliano ma non bastano, risultano insufficienti a gestire un viaggio di tale entità, spesso sminuito.

Il libro 33 motivi per non andare in barca a vela può essere considerato una lettura-guida, per quanti decidono di vivere tale esperienza e magari si approcciano ad essa per la prima volta. È importante sottolineare che il libro è il risultato di tanti anni di navigazione che hanno ispirato e invogliato l’autore a scrivere degli appunti e poi un’opera.

Il mare può essere un ottimo amico, ma anche un terribile nemico.

Secondo l’autore Bruzzi, su una barca a vela occorre quella che può essere definita una forma di galateo per la quale i consigli non bastano. Le buone abitudini rappresentano qualcosa che contraddistingue l’uomo, e si acquisiscono col tempo, “ma non si possono comprare al mercato” citando testualmente l’autore.
Infine, bisogna ricordare che la barca a vela non è un espediente per scappare dalle proprie abitudini, che siano buone o cattive, è un’esperienza di vita, e in quanto tale sarà in grado di arricchire e far riflettere, perdendosi in un mare di ispirazioni, rammarichi, pensieri, e quant’altro.

 

Fonte immagine: ufficio stampa.

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