Beethoven’s silence: un’armonia di emozioni

Beethoven's silence

Beethoven's silenceBeethoven’s silence…Io sono Irina e sono Elise… è l’ultimo libro della scrittrice romana Sonia Paolini. Pubblicato dalla casa editrice Lettere Animate lo scorso gennaio e disponibile per ora solo in formato e-book, il romanzo narra la storia di Irina, una ragazza segnata da un passato difficile, costellato dalle violenze: da bambina è stata violentata e ha visto uccidere i suoi genitori; da adolescente è diventata l’ossessione di un malvivente locale, Danton, ricercato da anni dalla polizia e che la rapisce più volte.

Seguita, da quando era bambina, dalla psicologa Jean Le Mot che ha dedicato anima e corpo al suo caso, Irina diventa protagonista di un progetto sperimentale: ridarle una nuova identità e trasferirsi a Parigi, abitando sotto lo stesso tetto di Philippe Le Gros, reduce dal dramma di aver perso moglie e figlio in un incidente stradale. Philippe è un celebre direttore d’orchestra e insegnerà ad Irina, diventata per il progetto sua nipote Elise, a suonare il pianoforte. E sarà proprio l’amore per la musica che li farà emergere dal loro dolore e tornare ad essere felici.

Beethoven’s silence: indimenticabili personaggi su uno sfondo musicale

Romanzo molto ben scritto, con una trama dove la descrizione dei personaggi è accurata e coinvolgente: mille sono le sfaccettature dei caratteri di ciascuno, in particolare di Etienne, un compagno di scuola di Irina che vivrà nei suoi confronti un sentimento di amore e odio tanto da portarlo ad assumere comportamenti molto al limite, sia in un senso che nell’altro. Notevoli anche le caratterizzazioni della dottoressa Le Mot che, chiusa nella rigidità delle sue scelte professionali, rischierà di perdere di vista il suo obiettivo professionale facendosi condizionare dall’emotività e, infine, del team di psicologi che insieme alla dottoressa Le Mot hanno seguito il progetto: nell’ipotizzare una nuova vita per Philippe e Irina, non terranno conto della complessità dell’animo umano che quasi mai segue una linearità razionale.

Leggere “Beethoven’s silence…Io sono Irina e sono Elise” è stato un vero piacere: la musica classica, filo conduttore degli stati d’animo, dei tormenti e della felicità dei protagonisti, riecheggia dalle pagine, sembra quasi di ascoltarla tra le righe.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A proposito di Rita Giordano

Sono laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche e mi occupo di progettazione sociale per il No Profit. Mi definisco curiosa e appassionata verso l’arte in tutte le sue forme: amo scrivere, dipingere ma soprattutto leggere, tanto da andare in astinenza se non leggo per più di un una settimana. Ho collaborato con varie riviste specializzate (Storie, Cevitasumarte, Guerra e Pace, Eco delle città).

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