Poesie di Gertrude Stein: 3 da leggere

Poesie di Gertrude Stein: 3 da leggere

Gertrude Stein è stata una celebre poetessa e scrittrice statunitense, le sue poesie sono caratterizzate da uno stile estremamente moderno ed anticonvenzionale.

Autoproclamata come genio, Stein si allontanò completamente dalla tradizione letteraria del XIX secolo, per cui le sue opere si traducono come astratte e quasi prive di trama, fortemente influenzate dalla corrente artistica del Cubismo. Sotto tanti aspetti la scrittrice si proiettò verso tempi più moderni; infatti, era una donna apertamente lesbica e sposata con Alice B. Toklas. Nonostante le varie restrizioni del tempo, le poesie di Gertrude Stein sono una testimonianza del suo amore lesbico, ma non solo, ella era infatti un’ebrea espatriata, e definì le sue come opere letterarie “per gli espatriati”. La poetessa sfidava i limiti del suo tempo, e allo stesso tempo sfidava i suoi lettori, per far sì che si avvicinassero ad una visione del mondo astratta e meno convenzionale, creando versi enigmatici che richiedevano concentrazione e dedizione. 

Ecco, quindi, 3 poesie di Gertrude Stein da leggere assolutamente:

1. A Light In The Moon

«Una luce nella luna l’unica luce è quella della domenica. Qual è stata la decisione sensata?

La decisione sensata è stata che nemmeno nonostante le tante dichiarazioni e più musica, nemmeno nonostante una decisione e una torcia e una collezione, nemmeno nonostante il cappello celebrativo e una vacanza e ancora più rumore del tagliare, nemmeno nonostante l’Europa e l’Asia e la prepotenza, nemmeno nonostante un elefante e un’occasione definita, nemmeno nonostante più coltivazione e maggior condimento, nemmeno con l’annegare e con l’oceano che circonda, nemmeno con più similitudini e qualche nuvola, nemmeno con un eccezionale sacrificio di pedonalità e una risoluzione speciale, nemmeno più probabile che sia gradito. La cura con cui la pioggia è sbagliata e il verde è sbagliato e il bianco è sbagliato, la cura con cui c’è una sedia e un respiro abbondante. La cura con cui c’è un incredibile giustizia e somiglianza, tutto questo crea un magnifico asparago, e anche una fontana.»

Questo è un poema tratto da Tender Buttons del 1914, il titolo in italiano è Una Luce Nella Luna. Con una prima lettura è possibile analizzare il carattere moderno delle poesie di Gertrude Stein, la struttura è caratterizzata da versi di diversa lunghezza, sono molto ripetitivi, un’aspetto chiaramente intenzionale. La ripetitività, infatti, da un senso d’incertezza, un effetto quasi ipnotizzante. La poesia vuole far riflettere sul mondo che ci circonda e il modo in cui influenza le nostre vite, e la scrittrice cerca di farlo creando un’atmosfera fugace tanto quanto quella della luna.

2. A Long Dress

«Questa è la corrente che crea le macchine, che le fa scricchiolare, cos’è questa corrente che presenta una lunga linea e una vita necessaria. Cos’è questa corrente. Che cos’è il vento, che cos’è questo.

Dov’è la lunghezza serena, è lì ed un luogo oscuro non è un luogo oscuro, solo un bianco e un rosso sono neri, solo un giallo e un verde sono blu, il rosa è scarlatto, e un fiocco è tutti i colori. Una linea lo distingue. Solamente una linea lo distingue.»

Un Lungo Vestito è un’altra delle celebri poesie tratte da Tender Buttons, in cui lo stile di Gertrude Stein resta astratto e ripetitivo. Come già accennato, la scrittrice era fortemente influenzata dal Cubismo, motivo per cui i suoi scritti richiedono varie letture, sono difficili da leggere e da interpretare. Inoltre, Stein andava a riprendere la presenza simultanea di vari punti di vista che caratterizzava le opere della corrente artistica, come i quadri del caro amico Picasso. In questi brevi versi si allude alle linee, ai colori e alle forme dei vestiti, si ripete ancora un senso di incertezza e fluidità. La scrittrice presenta i colori in modo anticonvenzionale, sfida la percezione tradizionale dei lettori, per spingere poi quest’ultimi ad un approccio più astratto alla vita.

3. 21

«Io amo il mio amore con una v
Perché è così
Io amo il mio amore con una b
Perché nonostante quello
Sono un re.»

In questi versi iniziali di 21 è da sottolineare una caratteristica replicata in molte delle poesie di Gertrude Stein, si parla chiaramente d’amore, ma la donna si riferisce a se stessa con sostantivo maschile, nonostante il genere con il quale si identificava fosse l’opposto. La poetessa era solita presentarsi come una figura androgina, la sua era una sorta di sfida alla società e i limiti che imponeva, oltre che alla letteratura estremamente ordinaria del tempo. 

«Io amo il mio amore con una a
Perché lei è una regina
Io amo il mio amore e una a è la migliore di loro
Pensa bene e sii un re,
Pensa di più e pensa ancora
Io amo il mio amore con un vestito e un cappello
Io amo il mio amore e non con questo o con quello
Io amo il mio amore con una y perché lei è la mia sposa
Io amo il mio amore con una d perché lei è il mio amore accanto
Grazie per essere lì
Nessuno deve interessarsi
Grazie per essere qui
Perché tu non sei lì.

E con e senza di me che è e senza lei lei può arrivare tardi e poi e come e tutt’intorno pensiamo e scopriamo che è ora di piangere lei ed io.»

Per quanto riguarda l’intera composizione, è importante dire che questa è una delle poesie esemplari di Gertrude Stein, perché gioca e sperimenta con il linguaggio, ma ha anche già completamente abbracciato quello che è il suo stile frammentario e ripetitivo. In questi versi si percepisce una sorta d’innocenza, un modo di esprimersi piuttosto inusuale per un adulto, quasi come se a parlare fosse invece un bambino. Il significato è piuttosto ambiguo, chiaramente si fa riferimento alla sua relazione amorosa con Alice Toklas, come per tutti i suoi scritti si lascia libera interpretazione, non ci sono limiti, ma una moltitudine di opzioni. 

Fonte immagine in evidenza: Wikimedia Commons

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