Bonjour tristesse di Françoise Sagan | Recensione

Bonjour tristesse di Frnçoise Sagan, la recensione

Bonjour tristesse è un romanzo della scrittrice francese Françoise Sagan pubblicato nel 2009 da Longanesi.

Biografia dell’autrice di Bonjour Tristesse

Françoise Sagan è stata una scrittrice francese, nonché drammaturga e sceneggiatrice, nata a Cajarc nel 1935. 

Sagan è appartenuta al movimento degli ussari, corrente letteraria francese degli anni cinquanta nata come risposta all’esistenzialismo di Sartre e che aveva come obiettivo quello di andare a ristabilire i canoni del romanzo tradizionale, proprio come risposta al nouveau roman.

Sagan è ricordata, oltre che per la sua attività di scrittrice, anche come un personaggio tormentato, simbolo di donna libera nel contesto della Francia del dopoguerra in cui l’autrice visse.
Il suo libro più noto è, senza dubbio, Bonjour tristesse.

Bonjour tristesse di Françoise Sagan, la trama

Ci troviamo in Costa Azzurra, in una splendida villa bianca che affaccia sul Mar Mediterraneo. 
È un’estate calda e promettente per Cécilie, una ragazza di diciassette anni che sta trascorrendo le sue vacanze in compagnia del padre e di Elsa, la sua ennesima amante. La vita di Cécilie scorre con tranquillità, fino all’arrivo di una donna di nome Anne, un’amica della mamma della protagonista, morta quindici anni prima. 
Anne è diversa dalle donne che Cécilie vede solitamente al fianco di suo padre: è bella, raffinata, elegante e intelligente. Proprio grazie a queste sue qualità, il padre di Cécilie si invaghisce perdutamente di lei, al punto da lasciare la sua precedente amante per stare con Anne.
Anne è un personaggio chiave all’interno del romanzo, poiché introduce uno dei temi principali di Bonjour tristesse, ovvero la crescita
Nonostante tutte le belle qualità della donna, Cécilie è profondamente infastidita da lei: a discapito dell’indiscutibile ammirazione che la giovane nutre nei riguardi di Anne, quest’ultima rappresenta allo stesso tempo una vera e propria minaccia per la ragazza. Il carattere forte della donna e i suoi ferrei principi rappresentano per la diciassettenne una grande sfida, poiché la costringono a fare qualcosa che non le è mai stato insegnato: mettersi in discussione, riflettere come un’adulta, crescere in poche parole.

Nel corso di Bonjour Tristesse assistiamo ad un rifiuto nei riguardi del personaggio di Anne che si fa sempre più grande e incontenibile, rifiuto che scaturisce proprio dal tentativo della donna di spingere Cécilie, quasi obbligandola, a sviluppare un pensiero critico e ad impegnarsi, al fine di raggiungere risultati soddisfacenti nella propria vita. Ma questo costa molta fatica alla giovane: è infinitamente più semplice accontentarsi della vita così come viene, non porsi domande ed evitare di impegnarsi per cambiare le situazioni che non ci piacciono. 

Una delle tappe obbligatorie della propria crescita, quella che sconvolgerà maggiormente la vita di Cécilie, arriverà soltanto alla fine del libro: è soltanto allora che la storia si compie e si realizza pienamente nei suoi intenti, poiché è soltanto allora che la giovane si trova a non potersi esimere dal prendersi la responsabilità e accettare le conseguenze delle proprie azioni sconsiderate. 
Il titolo del romanzo, Bonjour tristesse, allude proprio alla scoperta del sentimento della vera tristezza, che sconvolge la vita di Cécilie quasi come un’epifania quando si trova a dover fronteggiare, forse per la prima volta nella sua vita, delle situazioni difficili e dolorose. 

Fonte immagine in evidenza: casa editrice Longanesi

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