Samuele Lorenzi è un giovane ispettore trasferitosi dal suo piccolo paese in Piemonte a Sant’Agata dei Liri; di bella presenza, gentile, fortemente dedito al suo lavoro come uomo di Stato e imprescindibilmente legato al concetto vero di giustizia. Proprio quel senso di giustizia il motore della storia, quando si troverà ad indagare sul presunto suicidio del brigadiere Santino Pinna. Si tratta davvero solo di un suicidio e quindi di un caso da archiviare? E quel sogno? Quella bambina? Così ha inizio La bambina che urlava nel silenzio, il nuovo romanzo di Daniele Amitrano tornato alla narrativa dopo “Figli dello stesso fango”(qui la nostra recensione), pubblicati entrambi dalla 13Lab editore.
Daniele Amitrano torna con un nuovo giallo, pubblicato con la 13Lab editore in tutte le librerie
Un bosco immenso e una bambina, così inizia il sogno di Samuele – e il romanzo. Tutto è sfocato, ma così nitido, così come la corsa per raggiungerla, come il pozzo in cui precipita, e il suo sguardo che chiede aiuto. A lui, proprio a Samuele. Il cui intuito lo porterà a comprendere che il sogno è legato all’indagine di cui si sta occupando e alla decisione di dover approfondire nella vita del brigadiere, a partire dal motivo per cui avrebbe posto fine alla sua vita. Così mentre scava nella vita del collega (l’ex moglie, che ora con un nuovo compagno, o la figlia Federica, che amava tantissimo), si trova a dover fare i conti anche con la sua, con i sentimenti che prova e che non è mai riuscito ad esprimere davvero a Cinzia, la donna della sua vita.
Ne La bambina che urlava nel silenzio, Daniele Amitrano non riesce fino in fondo a delineare una perfetta descrizione dei personaggi; la personalità e la sagoma di ognuno fanno fatica ad emergere, ma la storia si concentra soprattutto sul prosieguo delle indagini, e una determinante svolta nella ricerca di Lorenzi. Proprio quest’ultima svolta è l’oggetto di cambiamento nel romanzo; anzi, piuttosto fa riflettere sulla possibilità di cambiamento. Samuele riflette su di sè, sulla necessità di essere se stessi, sulle motivazioni che lo hanno spinto ad aiutare gli altri, a scegliere un lavoro così di responsabilità ma che lo rende orgoglioso; riflette sulla possibilità di migliorarsi. Tassello dopo tassello, il protagonista riuscirà così a sbrogliare la matassa e a riportare nella direzione giusta non solo l’indagine, ma anche se stesso.
Ilaria Casertano
Acquista i libri di Daniele Amitrano e della 13Lab editore
[amazon_link asins=’8899633231′ template=’ProductCarousel’ store=’eroifenu-21′ marketplace=’IT’ link_id=’7801bfef-507b-11e8-a127-cd76fa7539aa’]